Collegati con noi

Cronache

Per la coppia torinese della corna on line ora confronto in Tribunale per 700mila euro prese dal conto comune

Pubblicato

del

Un incontro inatteso tra lusso e legge attende Massimo Segre e Cristina Seymandi, poiché martedì 22 agosto si ritroveranno di fronte al giudice Gabriella Ratti nel Tribunale di Torino. L’ex coppia, protagonista di una vicenda che ha catturato l’attenzione del pubblico, si ritroverà per la condivisione dei beni dopo la fine della loro relazione.

L’attenzione sulla coppia era cresciuta quando un video era diventato virale, mostrando Massimo Segre in un discorso gelido e distante nel quale annunciava la rottura delle nozze previste con la manager a causa dei presunti tradimenti di lei. Ora, i due si troveranno ad affrontare una nuova sfida in tribunale.

L’aspetto economico è al centro del dibattito. L’ex coppia aveva condiviso un conto in comune, il quale ora sarà oggetto di discussione legale. La situazione è diventata ancora più complessa quando è emerso che 700mila euro erano scomparsi dal conto comune. Gli avvocati di Massimo Segre hanno richiesto un provvedimento cautelare urgente per indagare su questa scomparsa, poiché sembra che Cristina Seymandi abbia trasferito la somma su un conto privato senza informare l’ex compagno.

La comunicazione tra i due è attualmente limitata a intermediari legali e comunicati alle testate giornalistiche, poiché il rapporto umano è stato incrinato dall’accaduto. Il conto condiviso è bloccato e la somma è stata sequestrata in attesa di chiarimenti.

L’udienza sarà un’occasione per affrontare direttamente la situazione e stabilire cosa accadrà agli aspetti finanziari della loro relazione passata. L’ex collaboratrice di Appendino ha già risposto mediaticamente alle accuse, sottolineando che il trasferimento dei fondi era avvenuto prima della fine della loro convivenza e che Massimo Segre era a conoscenza dell’operazione.

Oltre agli aspetti finanziari, ci sono anche questioni professionali da considerare. Seymandi è consigliera di amministrazione di Directa Sim, una società di trading online fondata da Massimo Segre. Quest’ultimo è attualmente sotto indagine per “abusivismo bancario e finanziario”. Inoltre, il futuro della Hope srl, azienda che Seymandi aveva aiutato a salvare, è ancora in discussione. Il destino di queste questioni, insieme alle sfide personali e professionali della coppia, si giocheranno nell’aula del tribunale a Torino.

La conclusione di questa storia complessa e carica di implicazioni rimane ancora incerta, ma l’udienza rappresenterà un passo significativo nel cercare di far quadrare i conti tra i due ex partner.

Advertisement

Cronache

G7: Scontri al corteo, polizia respinge gli antagonisti

Pubblicato

del

Serata di tensione, nel centro di Torino, per il corteo contro il G7 promosso dal centro sociale Askatasuna e dai collettivi studenteschi, nel primo giorno della riunione dei ministri dell’Ambiente alla Reggia di Venaria. La polizia ha usato prima gli scudi per respingere i manifestanti poi ha fatto ricorso a idranti e lacrimogeni, infine anche a qualche manganellata. I manifestanti, che volevano dirigersi verso gli alberghi che ospitano le delegazioni e Palazzo Madama, sede della serata di gala, hanno continuato a spostarsi nel centro cittadino cercando varchi, ma i cordoni di polizia hanno chiuso ogni possibile accesso. Dal corteo sono state lanciate a più riprese uova, fumogeni e qualche bottiglia contro le forze dell’ordine. Il primo momento caldo a poche decine di metri dalla partenza del corteo, da Palazzo Nuovo, la sede universitaria dove militanti dei centri sociali e dei collettivi studenteschi si erano riuniti in assemblea. La polizia ha subito fatto indietreggiare i manifestanti all’imbocco di via Po. Il corteo si è poi ricomposto e diretto verso altre zone del centro nel tentativo di avvicinarsi il più possibile alle zone transennate, dove si sono verificati altri momenti di tensione. Vicino al cinema Massimo alcuni antagonisti hanno lanciato tavolini di un dehors e sono stati fatti indietreggiare anche con qualche manganellata. Nel pomeriggio erano stati gli attivisti di Extinction Rebellion a prendersi la scena salendo a sorpresa sul tetto di un edificio in piazza Carlo Emanuele II, sede della facoltà di biologia, da dove hanno mostrato uno striscione con la scritta ‘The king is nake, G7 is a scam’ (Il re è nudo, il G7 è una presa in giro’.). Poi gli attivisti avevano bloccato una strada ballando al ritmo della musica techno: una cinquantina le persone identificate dalla Digos della questura di Torino che durante le perquisizioni ha sequestrato corde da arrampicata e coltellini modello svizzero.

Continua a leggere

Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

Pubblicato

del

Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

Continua a leggere

Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

Pubblicato

del

False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto