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Paradoxe, a Parigi la festa degli ‘altri’ Giochi

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Parigi è tornata a fremere per i suoi Giochi dopo averli chiusi nemmeno 20 giorni fa. E torna con tutto l’orgoglio dei suoi ideali: Liberté, Egalité, Fraternité ma oggi anche e soprattutto “inclusione”, la parola d’ordine degli ‘altri’ Giochi, i Paralimpici. Che per almeno 50.000 francesi e stranieri accorsi stasera ad affollare i dintorni degli Champs-Elysèes sono ancora più emozionanti, veri e carichi di senso “olimpico” di quelli vissuti un mese fa. Dagli Champs-Elysées alla Concorde, la festa di Thomas Jolly si chiama stavolta “Paradoxe” ed è travolgente l’entusiasmo che accoglie gli atleti paralimpici.

L’emozione riporta nei cuori dei parigini le giornate delle Olimpiadi, una vera e propria indigestione di festa, di partecipazione popolare che da tutti è già rimpianta. Stasera la festa dei Giochi è tornata a Parigi, potenziata dall’emozione della gioia degli atleti che ballavano felici giocando con i loro handicap invece di nasconderli. C’era la pioggia quella sera del 26 luglio, tanta pioggia sugli atleti che sfilavano nei barconi sulla Senna, e persino sui capelli fradici del presidente Mattarella, rimasti simbolo di un goffo scivolone diplomatico. Oggi è una giornata di sole splendido e una serata di pura emozione con 5.100 atleti che hanno cominciato a sfilare sugli Champs-Elysées fino alla Concorde. Nella tribuna presidenziale, che al centro vede il presidente francese, Emmanuel Macron e il presidente del Comitato internazionale Paralimico, Andrew Parsons, c’è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi.

Nella stessa tribuna, la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli. La cerimonia d’apertura, come quella del 26 luglio firmata da Thomas Jolly, è stata battezzata “Paradoxe”. Paradosso, come un atleta che corre anche se non ha tutte e due le gambe, o come una metropoli che rende onore ai portatori handicap nonostante la città sia per chi ha un problema di mobilità il luogo più ostico. O come i 5.100 che sfilano sorridenti e che non vogliono essere bollati con il cliché di “eroi” e ripetono “siamo atleti”. Alla Concorde, si comincia con “Discorde”, il primo quadro creato con tanti pianoforti discordanti guidati da Chilly Gonzales, attorno all’obelisco. 140 ballerini e 16 artisti con handicap, sulle carrozzine, o con le stampelle, sfilano sfoggiando grandi sorrisi. Il cielo sulla Concorde si riempie di fumogeni bianco-rossi-blu della Francia.

Sfreccia poi un taxi ricoperto di mascotte olimpiche Phryge, al volante il nuotatore francese con handicap, Théo Curin. Torna quindi in scena, come nell’altra apertura di Giochi, Edith Piaf, stavolta con “Je ne regrette rien”, in una versione difficile da riconoscere, di Christine and the Queens. Sfreccia la “Patrouille de France” nel cielo e comincia la sfilata degli atleti. Dominano le bandiere con i colori delle medaglie olimpiche, oro, argento e bronzo e questi tre colori prendono il posto di quelli della bandiera francese. Apre l’Afghanistan la sfilata delle 168 le delegazioni verso una Concorde che si è trasformata da ‘parc urbain'”, dove si svolgevano le gare dei nuovi sport “urbani”, lo skate, la BMX, la breakdance, nello stadio più grande del mondo.

Dietro, a pochi metri, arde il braciere olimpico, che al termine della cerimonia volerà di nuovo nel cielo di Parigi sulla mongolfiera. La delegazione italiana ha sfilato con i suoi 141 fra atleti e atlete, 26 in più rispetto a Tokyo, 51 esordienti. Proveranno a battere il record di medaglie conquistate, consapevoli che “Tokyo è stato il più grande risultato di tutti i tempi”, come ha sottolineato il presidente del Cip, Luca Pancalli. Li hanno guidati, fino alla Concorde, i due portabandiera, Ambra Sabatini e Luca Mazzone.

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Rudi Garcia e Francesca Brienza, nozze da favola a Roma tra Caravaggio e vip

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Dopo il matrimonio segreto a Cannes, Rudi Garcia e Francesca Brienza hanno deciso di celebrare il loro amore con una cerimonia solenne e romantica nel cuore della Capitale, tra arte, amici e petali bianchi. Il 1° maggio si sono detti sì per la seconda volta, stavolta davanti a decine di invitati nella splendida cornice della chiesa di San Luigi dei Francesi.

Una cornice unica tra i capolavori di Caravaggio

San Luigi dei Francesi, celebre per custodire il ciclo di tele di Caravaggio dedicate a San Matteo, è uno degli scenari più ambiti da chi desidera un matrimonio indimenticabile. E proprio lì, tra vocazione, angeli e martiri, Francesca Brienza, ex volto noto di programmi come Quelli che il calcio e Tiki Taka, è arrivata in abito bianco firmato Antonio Riva, accompagnata dalle emozioni e dagli applausi.

Petali, applausi e amici celebri

Ad accoglierli all’uscita, una pioggia di petali bianchi e l’abbraccio di tanti amici. Tra gli invitati l’étoile Eleonora Abbagnato con il marito Andrea Balzaretti, Max Giusti con la moglie Benedetta, il dentista delle star Daniele Puzzilli, il preparatore atletico Guido Nanni e l’imprenditrice Maria Rosito. Assente Francesco Totti, ancora in vacanza ai tropici. Superospite, la piccola Sofia, nata in Francia nel 2023, terza figlia per Francesca e quarta per Garcia, già padre di Carla, Eva e Lena.

Una dedica in musica e lacrime di gioia

Al ricevimento, nella scenografica Villa Miani a Monte Mario, Garcia ha commosso tutti con la dedica alla sposa sulle note di Come nelle favole di Vasco Rossi: «Io e te, dentro un bar a bere e a ridere…». Commozione anche per le figlie ormai adulte del tecnico francese, che in quell’istante ha mostrato il lato più tenero e familiare, lontano dalle telecamere degli stadi.

Una storia cominciata a Trigoria

Il loro amore è nato nel 2014, quando lui allenava la Roma e lei lavorava per Roma Tv. «Mi corteggiava in modo elegante – racconta Francesca – ma prima di accettare il suo invito avvisai il mio direttore. Non volevo mischiare lavoro e sentimenti». Poi tutto è cresciuto lentamente, fino alla nascita di Sofia e alla scelta di costruire una famiglia insieme.

Viaggio di nozze a giugno, tra Sardegna e sogni tropicali

La luna di miele è rimandata a giugno. Destinazioni probabili? Sardegna e Thailandia, le mete del cuore di Francesca, detta “Brienzina”, da sempre appassionata di viaggi. Sarà l’ennesima tappa di un amore che ha saputo resistere a sfide e distanze, costruito con pazienza, eleganza e determinazione.

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Match Lecce Napoli: 701 biglietti annullati ai tifosi napoletani

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La sfida tra Lecce e Napoli, in programma domani pomeriggio allo Stadio di Via del Mare, ha scatenato un’autentica corsa al biglietto, con i tagliandi destinati al settore ospiti, oltre un migliaio, andati esauriti in appena mezz’ora. Ieri la questione che ha sollevato parecchie perplessità, con molti biglietti, in particolare nei settori di Tribuna Est e Curva sud, acquistati da tifosi napoletani residenti fuori regione forse attraverso dichiarazioni di residenza fasulle per aggirare le restrizioni. L’acquisto dei biglietti alla tifoseria ospite era, infatti, limitata ai soli possessori di tessera del tifoso residenti in Campania.

Da qui una serie di controlli della Questura di Lecce che ha da subito attivato le procedure per l’annullamento di centinaia di tagliandi intestati a cittadini residenti in Campania, acquistati per settori dello stadio diversi da quello riservato agli ospiti. Tramite una nota sui propri canali ufficiali, l’Unione Sportiva Lecce ha annunciato l’annullamento di 701 biglietti per violazione della misura organizzativa stabilita in precedenza.

“L’US Lecce – si legge nella nota diffusa dal club salentino – comunica che l’Autorità Provinciale di P.S., a seguito degli accertamenti e approfondimenti eseguiti di concerto con l’Ufficio Anagrafe del Comune di Lecce sui tagliandi acquistati nei settori diversi da quello riservato alla tifoseria ospite, ha disposto l’annullamento di 701 biglietti emessi in violazione della seguente misura organizzativa: ‘Vendita dei tagliandi per i residenti nella regione Campania esclusivamente per il settore ospiti e solo se sottoscrittori del programma di fidelizzazione della società sportiva S.S.C. Napoli'”.

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‘Anche Gazprom nel mirino di possibili sanzioni Usa’

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Il gigante energetico russo statale Gazprom e importanti entità coinvolte nei settori delle risorse naturali e bancario figurano tra gli obiettivi delle nuove sanzioni economiche contro Mosca finalizzate da dirigenti Usa. Lo scrive la Reuters sul suo sito, citando tre funzionari statunitensi e una fonte vicina alla questione. Non è affatto chiaro, tuttavia, se il pacchetto verrà approvato da Trump, la cui simpatia per le dichiarazioni e le azioni di Mosca ha lasciato il posto alla frustrazione per il rifiuto del presidente russo Vladimir Putin alle sue richieste di cessate il fuoco e colloqui di pace.

Il Consiglio per la sicurezza nazionale Usa “sta cercando di coordinare una serie di azioni più punitive contro la Russia” ma “questo dovrà essere approvato da Trump”, ha affermato la fonte vicina alla questione. “È totalmente una sua decisione”, ha confermato un secondo funzionario statunitense.

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