Due figli di papà diremmo in Italia. Questo l’identikit dei teenager californiani accusati dell’omicidio del vice brigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega. Due che cercano cocaina per una ordinaria notte di sballo nella movida romana. Trovano due carabinieri in borghese accorsi per bloccare un tentativo di estorsione. Uno dei due, Elder Finnegan Lee, estrae un coltello e uccide il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Entrambi finiscono al carcere di Regina Coeli con le accuse di omicidio e tentata estorsione. Erano pronti a lasciare l’Italia. Rimangono diversi punti ancora da chiarire su quanto accaduto, nonostante la confessione dei ragazzi. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ovviamente non può esemirsi dal non commentare un fatto che abbia una rilevanza mediatica, ricorda ai suoi followers che “negli Stati Uniti chi uccide rischia la pena di morte”. Che in Italia non c’è, dunque che ne parli un ministro sembra almeno bizzarro. In ogni caso nella Patria del diritto, i presunti assassini hanno diritto alla difesa. A fornire la loro versione. A confessare e a confessare nei modi e nei tempi consigliati dalla loro difesa. Il Dipartimento di Stato americano fornirà ai due “l’assistenza appropriata” come avviene in tutti i casi di americani fermati all’estero. I complottisti ovviamente sono abilitati a tirare fuori ogni teoria possibile per spiegare che cosa fanno le autorità Usa. Domani a Somma Vesuviana ci saranno i funerali di Mario Cerciello. Il gip si e’ riservato di decidere in relazione alla richiesta di convalida del fermo dei californiani. Francesco Codini, difensore di Elder Finnegan Lee, ha riferito che il suo assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere: “è psicologicamente provato, è un ragazzo di 19 anni. Per rispetto del militare deceduto non vogliamo dire nulla di più”, ha spiegato. L’altro, Gabriel Christina Natale Hjorth, ha chiesto invece di verbalizzare quanto riferito il giorno prima ai pm durante l’interrogatorio. Testimonianze ed immagini delle telecamere hanno portato velocemente i carabinieri sulla strada giusta per risalire agli autori dell’omicidio avvenuto nella notte tra il 25 ed il 26. I due, sottoposti ieri sera ad interrogatorio, “pur a fronte di parziali discordanze, hanno sostanzialmente ammesso gli addebiti”. Nella ricostruzione dei pm Maria Sabina Calabretta e Nunzia D’Elia la serata sbagliata di Hjorth e Lee, di San Francisco, 19 anni da compiere a ottobre il primo, compiuti a gennaio il secondo, inizia a Piazza Mastai, nel vivace quartiere di Trastevere. Cercano droga. Hjorth parla italiano. Si rivolgono ad un uomo che li indirizza verso uno spacciatore. Avviene l’acquisto dietro pagamento di cento euro, ma gli americani si accorgono che, invece della droga, hanno comperato dell’aspirina. Arrabbiati, decidono di vendicarsi con il loro primo contatto. Gli sottraggono lo zaino con dentro il telefonino. L’uomo chiama successivamente al suo numero e i ragazzi gli rispondono: riavrà quanto è suo in cambio della restituzione dei cento euro piu’ un grammo di cocaina. L’appuntamento convenuto è in via Cossa, quartiere Prati.
Gli accusati. Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale sono i due americani fermati per l’omicidio del vice brigadiere Cerciello
L’uomo, però – con precedenti per reati contro il patrimonio – nel frattempo contatta i carabinieri ai quali riferisce dell’estorsione subita. E questo è uno degli elementi poco chiari: una persona che traffica con ambienti loschi, ma si rivolge ai carabinieri per recuperare il maltolto. Si presentano al rendez vous dunque il vicebrigadiere Rega ed il collega Andrea Varriale. Natale Jorth – in grado di comprendere l’italiano – ammette che i carabinieri che gli si sono avvicinati si sono qualificati come tali, mentre Lee nega di averlo capito: “non pensavo fosse un carabiniere, avevo paura di essere nuovamente ingannato”, ha raccontato agli inquirenti. Inizia una colluttazione. Lee, bloccato da Rega, estrae un coltello lungo 17 centimetri e colpisce per otto volte il vicebrigadiere “in zona vitale” che si accascia nel sangue. I due quindi fuggono verso il loro albergo a quattro stelle che si trova nelle vicinanze. I Carabinieri che indagano parlano di aggressione rapidissima, tanto che Varriale non ha avuto il tempo di sparare ne’ le pattuglie dislocate in zona ad intervenire. I due ragazzi saranno riconosciuti dal portiere e da un facchino mentre entrano precipitosamente nell’hotel. Il coltello viene trovato nella loro stanza: sull’occultamento i due si accusano a vicenda. Vicino al luogo dell’omicidio è stato invece rinvenuto lo zainetto sottratto. Nella stanza che gli americani dividevano c’era anche un flacone di Xanax, un potente ansiolitico di cui sembra facesse uso l’accoltellatore. Chi indaga non esclude che i due avessero assunto alcolici prima di incontrare i due carabinieri in borghese.
Paura nel pomeriggio di oggi nella zona di Matinella – Albanella, nel salernitano, dove si è verificato un grave incidente stradale nei pressi del caseificio La Perla a Pontebarizzo. Due auto, una Audi Q3 e una Fiat Punto, si sono scontrate frontalmente causando cinque feriti, tra cui due bambini.
A bordo dell’Audi si trovavano quattro persone, compresi i piccoli, mentre la Fiat Punto era occupata da un solo conducente. Tutti i coinvolti, in condizioni al momento non precisate, sono stati trasportati in ospedale per accertamenti e cure.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i Vigili del Fuoco del distaccamento di Agropoli, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area dell’incidente e a supportare le operazioni di soccorso. Ancora in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica del violento impatto.
Una giornata di squalifica per Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu, ammende rispettivamente di 15 e 30 mila euro e 70mila per l’Inter. Multa di 30mila euro per il Milan. Sono le sanzioni rese note dalla Figc comminate ai due club e ai tesserati coinvolti in seguito al patteggiamento con la Procura Federale, in merito al filone sportivo dell’inchiesta penale sulle curve e sui rapporti fra ultras e giocatori di Inter e Milan. La squalifica per Inzaghi e Calhanoglu verrà scontata nel prossimo turno con il Verona.
Grazie al patteggiamento le pene vengono dimezzate e non c’è il processo. Inzaghi e Chalanoglu hanno violato due articoli del codice di giustizia sportiva, quello sulla lealtà e correttezza e probità e dell’obbligo di osservanza delle norme federali (4, comma 1) e l’articolo 25 comma 10 “che prevede il divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società, per avere avuto, quantomeno a partire dalla stagione sportiva 2022-23, rapporti con esponenti del gruppo Ultrà denominato Curva Nord’.
Tra gli esponenti del club multati c’è anche Javier Zanetti con 14.500 euro. L’Inter viene sanzionata con 70mila euro per responsabilità diretta e oggettiva (art. 6, commi 1 e 2) per i comportamenti del tecnico e del centrocampista, dello stesso Zanetti, di Massimiliano Silva e Claudio Sala (14.500 di multa e 30 giorni di inibizione). Quanto al Milan (sanzione di 30mila euro) per responsabilità oggettiva per i comportamenti ascritti a Fabio Pansa (30 giorni di inibizione e 13mila euro di multa) e Davide Calabria, che non ha al momento scelto la strada del patteggiamento e sarà quindi ascoltato dalla Procura federale.
Sono stati individuati e recuperati i corpi senza vita di Nico Civitella ed Emanuele Capone, i due Vigili del Fuoco di Chieti dispersi da ieri sera durante un’escursione in località Balzolo, nel territorio di Pennapiedimonte, provincia di Chieti. I due erano scivolati in una forra del fiume Avello mentre erano fuori servizio insieme ad altri due colleghi, tratti in salvo nella serata di ieri: Giulio De Panfilis, 32 anni, e Gabriele Buzzelli, 48.
Le operazioni di recupero
Il recupero dei corpi è stato lungo e complesso, affidato ai soccorritori del Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e ai Vigili del Fuoco, con il coordinamento della Prefettura di Chieti. Sul luogo della tragedia anche i familiari delle vittime, alcuni dei quali hanno accusato malori per lo choc e sono stati assistiti dal personale del 118.
I corpi, rinvenuti in una zona impervia, sono stati trasferiti in un’area accessibile per permettere l’intervento dell’elisoccorso, che li ha trasportati all’obitorio dell’Ospedale di Chieti. È stata disposta l’autopsia per chiarire le cause esatte della morte, mentre ulteriori accertamenti saranno effettuati sui luoghi dell’incidente a cura dei Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti e del Reparto Forestale del Parco Nazionale della Maiella.
Il cordoglio delle istituzioni
«Esprimo la mia più grande vicinanza alle famiglie dei due giovani, ai colleghi e a tutto il Corpo Nazionale», ha dichiarato il prefetto Attilio Visconti, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco. «Anche fuori servizio, i Vigili si tengono in allenamento per migliorarsi e garantire soccorso agli altri».
Dolore e partecipazione anche dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «Oggi piangiamo la tragica scomparsa di due Vigili del Fuoco. Ai loro familiari e colleghi va la mia più sincera vicinanza e gratitudine». Sul posto anche il sindaco di Pennapiedimonte Rosalina Di Giorgio, le unità psicologiche del Corpo, volontari della Protezione Civile e operatori da Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio.