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Musica

Olly annuncia il nuovo singolo “Questa domenica” e prepara il Tutta Vita Tour 2025-2026

Olly annuncia il singolo “Questa domenica” in uscita il 29 agosto, anticipando il Tutta Vita Tour 2025-2026 già sold out nei palazzetti italiani.

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A una settimana dalle due date evento sold out de La Grande Festa all’Ippodromo Snai San Siro di Milano, Olly annuncia l’uscita del nuovo singolo Questa domenica, disponibile da venerdì 29 agosto. Il brano, scritto insieme a Pierfrancesco Pasini e Juli, segna il proseguimento del percorso iniziato con Balorda nostalgia e Depresso fortunato.

Una ballad dal sapore anni ’80

Questa domenica è una ballad che richiama atmosfere anni ’80, riportate in chiave contemporanea grazie a un arrangiamento che mette in risalto la chitarra e nuove sfumature sonore. Il testo racconta un amore travolgente e inatteso, capace di trasformare la pioggia in sole e di stravolgere la quotidianità.

La grande festa di Milano

Il 2 e il 4 settembre Olly salirà sul palco dell’Ippodromo Snai San Siro con due concerti che hanno registrato il tutto esaurito. Sarà un evento speciale, che conferma la crescita dell’artista dopo un tour nei club da 26 date interamente sold out e il successo dei brani che hanno conquistato il pubblico giovane.

Il Tutta Vita Tour 2025-2026 nei palazzetti

In autunno partirà il Tutta Vita Tour 2025-2026, il primo tour di Olly nei palazzetti, già sold out con 20 date. Dopo la doppietta genovese allo Stadium, il tour farà tappa a Bologna, Milano, Roma, Napoli, Firenze, Pesaro, Torino, Jesolo, Eboli e Bari. Un calendario fitto che testimonia la forza della nuova generazione musicale italiana.

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In Evidenza

Piero Pelù a Venezia con Rumore dentro: «Non è un film celebrativo, ma un nuovo inizio»

Piero Pelù presenta a Venezia Rumore dentro, documentario di Francesco Fei che racconta l’acufene, i viaggi in Camargue e Marocco, la musica e le battaglie civili. «Non è un film celebrativo, ma un nuovo inizio».

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Piero Pelù (foto Imagoeconomica) arriva alla Mostra del cinema di Venezia con Rumore dentro, documentario diretto da Francesco Fei, presentato fuori concorso. Non una celebrazione della carriera, ma un racconto intimo e inaspettato: l’acufene che da tre anni accompagna l’artista, un viaggio tra Camargue e Marocco, memorie rock e momenti familiari.

«Non vuole essere un film celebrativo – spiega Pelù – ma l’apertura di una porta nuova verso quello che ci capita di vivere ed elaborare».

La lotta con l’acufene e il palco

L’incidente acustico che gli ha causato l’acufene ha cambiato il suo modo di fare musica: «Uso doppie cuffie, auricolari con frequenze tagliate e sopra cuffie anti-infortunistiche imbottite di piombo. All’inizio è stata dura, ma il pubblico mi ha dato la forza di continuare».

Viaggi e spiritualità laica

Il film racconta anche un viaggio in Camargue, sulle tracce di Santa Sara, figura venerata dalla comunità rom. «Non lo chiamo pellegrinaggio perché sono laico. Ma da sempre mi affascinano le culture nomadi e popolari».

Litfiba e politica

Nel documentario compaiono i Litfiba a pranzo insieme, ma Pelù non si sbilancia su una reunion: «I tempi non sono maturi». Sulla musica in Russia e Ucraina è netto: «Non suonerei né lì né in Ucraina finché non sarà chiaro cosa è successo alla popolazione russofona prima del Donbass».

Sul caso Valerij Gergiev, il direttore d’orchestra pro-Putin escluso dai palchi europei, Pelù dice: «Un artista deve difendere libertà e diritti umani, altrimenti vende l’anima al diavolo, che sia in divisa o in giacca e cravatta».

La dimensione intima

In Rumore dentro c’è anche il lato privato: «Il piccolo Leo mi chiamava nonno Pasqua perché gli avevo portato le uova di cioccolato. Ho voluto mostrare anche questa parte di me, come fece mio nonno Mario con me, pacifista perché aveva vissuto la Grande Guerra».

SOS Palestina e l’impegno civile

Il 18 settembre Pelù sarà a Firenze per SOS Palestina, concerto a sostegno di Medici senza frontiere con Afterhours, Emma Nolde, Fask e altri. «Non è un concerto antisemita o contro Israele, dev’essere chiaro. Condanno Hamas per gli attacchi del 7 ottobre, ma dico no anche al terrorismo di Stato, quello di Netanyahu come quello della strage di Bologna».

Sul ritorno sul palco con Jovanotti e Ligabue per i 25 anni di Il mio nome è mai più, Pelù preferisce non rispondere.

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Musica

Fabio Concato annuncia di avere un tumore: “Mi sto curando con fiducia”

Il cantautore Fabio Concato ha annunciato di aver interrotto i concerti per curarsi da un tumore. “Mi sto curando con fiducia e sono tranquillo”, ha scritto su Facebook.

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Cari amici, devo dirvi che sono stato costretto a interrompere i concerti a fine giugno a causa di un tumore. Mi sto curando con molta fiducia e sono tranquillo”. Con queste parole, pubblicate sulla sua pagina Facebook, Fabio Concatoha rivelato di essere malato.

Il cantautore, tra le voci più apprezzate della musica italiana, ha spiegato di aver sospeso gli impegni dal vivo per dedicarsi alle cure.

La gratitudine verso i fan

Nel messaggio, Concato ha ringraziato calorosamente il pubblico per l’affetto ricevuto: “Appena possibile sarà mia premura aggiornarvi in proposito. Intanto ringrazio infinitamente tutti coloro che mi hanno scritto manifestando la loro apprensione e il loro affetto. Ci sentiamo presto e vi abbraccio”.

Il post ha subito raccolto centinaia di messaggi di incoraggiamento e solidarietà, a testimonianza del legame profondo che l’artista ha saputo costruire con i suoi fan in decenni di carriera.

Una pausa forzata dalla musica

Concato, noto per successi come Domenica bestiale e Fiore di maggio, non ha indicato una data per il ritorno sul palco, ma ha lasciato intendere di voler condividere aggiornamenti sul suo stato di salute non appena possibile.

Il mondo della musica e il pubblico restano in attesa, con l’auspicio di rivederlo presto esibirsi.

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Renato Zero e Loredana Bertè, pace fatta dopo trent’anni di incomprensioni

Dopo quasi trent’anni di incomprensioni, Renato Zero e Loredana Bertè si riabbracciano a La Spezia. Pace fatta con una sorpresa sul palco del tour 50 da ribelle.

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Alla fine, la pace è arrivata. Dopo quasi trent’anni di liti, incomprensioni e allontanamenti, Renato Zero e Loredana Bertè hanno ritrovato la loro storica amicizia con un abbraccio che ha fatto il giro dei social.

È successo domenica a La Spezia, durante una tappa del tour 50 da ribelle di Loredana. Il concerto sembrava giunto al termine, quando, sulle note di Una stupida scusa, l’artista ha salutato il pubblico. Ma ecco la sorpresa: sul palco è salito Renato Zero, accolto da un boato. Vestito di nero, ha preso il braccio della Bertè, ha chiesto di abbassare la musica e ha dichiarato: «Ci tenevo a venire fin qui per ricordare a Loredana che noi siamo i migliori anni della nostra vita». Poi, rivolto all’amica: «Sei un mito!».

Un lungo abbraccio ha così chiuso una frattura nata negli anni Novanta e, secondo indiscrezioni, legata a questioni economiche e ai diritti di alcune canzoni. In passato, la Bertè aveva dichiarato: «Non lo perdono», mentre Zero, pur prendendo le distanze, aveva parlato di un legame indissolubile.

Negli ultimi mesi, segnali di riavvicinamento non erano mancati: a giugno Renato era stato avvistato al concerto romano di Loredana, e i due avrebbero ripreso a parlarsi al telefono. Lo spiraglio più concreto era arrivato proprio dalla Bertè, che a Belve aveva ammesso: «Mi manca tanto, come presenza».

La loro amicizia nasce alla fine degli anni ’60, quando erano giovani artisti ribelli. Insieme recitarono nella versione italiana di Hair, condividendo una visione libera e anticonformista dell’arte. Negli anni, le avventure comuni sono diventate leggenda, come quando fecero i “manichini viventi” in una vetrina romana, bloccando il traffico.

Nel 2011, in un messaggio letto in tv, Zero scriveva a Loredana: «Evviva il nostro coraggio, amica mia». Oggi quelle parole sembrano aver trovato un nuovo significato, suggellando una pace che i fan attendevano da decenni.

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