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Nuovo scandalo in arrivo per Facebook, Zuckerberg provò a vendere dati di utenti ad aziende

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A proposito di privacy e dati personali o aziendali a pagamento, c’è una nuova bufera in arrivo per Facebook. La big tech di Mark Zuckerberg ha considerato in passato di far pagare le aziende per accedere ai dati degli utenti, anche 250mila dollari l’anno. L’informazione arriva da una serie di email interne alla società, di cui dà notizia il Wall Street Journal. I messaggi farebbero parte dei documenti che compongo una causa intentata al social network da parte di Six4Three, azienda che sviluppava applicazioni compatibili con Facebook. Documenti sequestrati pochi giorni fa dal Parlamento inglese. Le email, secondo il Wsj, indicano che gli impiegati del social avevano discusso su un eventuale pressing a inserzionisti e sviluppatori per investire più soldi in cambio di accesso ai dati, con cifre che ammontano a 250mila dollari l’anno. Le email risalgono al periodo 2012-2014, dopo la quotazione in Borsa e prima del caso Cambridge Analytica, e mostrano, spiegano al Wall Street Journal, come Facebook cercasse di capire come monetizzare il grande ammontare di informazioni in suo possesso. Un portavoce della società ha spiegato che la discussione era in atto ma poi non se n’è fatto più nulla. Ad aprile, in una audizione al Congresso Usa, Mark Zuckerberg ha ribadito: “Non vendiamo i dati degli utenti”. Anche questa volta ha detto una bugia o una parziale verità.

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Esteri

Veto russo a bozza Usa contro armi nucleari nello spazio

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La Russia ha bloccato con il veto la risoluzione elaborata da Usa e Giappone sulla prevenzione delle armi nucleari nello spazio. La bozza intendeva “rafforzare e sostenere il regime globale di non proliferazione, anche nello spazio extra-atmosferico, e riaffermare l’obiettivo condiviso del suo mantenimento per scopi pacifici”. Il testo ha ottenuto 13 voti a favore, il veto della Russia e l’astensione della Cina.

Oltre a ribadire gli obblighi ai 115 Stati parte del Trattato sullo spazio extra-atmosferico – compresi tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – “di non posizionare in orbita attorno alla Terra alcun oggetto che trasporti armi nucleari o altre armi di distruzione di massa”. Mosca e Pechino volevano un emendamento che riecheggiava una proposta del 2008 delle due potenze, e aggiungeva un paragrafo che vietava “qualsiasi arma nello spazio”, ma e’ stato bocciato avendo ottenuto solo 7 voti a favore.

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Esteri

Blinken: Usa-Cina gestiscano relazioni responsabilmente

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato gli Stati Uniti e la Cina a gestire le loro differenze “responsabilmente”, iniziando oggi la sua visita nel Paese asiatico. “Abbiamo l’obbligo nei confronti del nostro popolo, e anzi nei confronti del mondo, di gestire le relazioni tra i nostri due paesi in modo responsabile”, ha detto Blinken a Shanghai incontrando il leader del Partito comunista locale.

Il segretario di Stato americano ha affermato che il presidente Joe Biden è impegnato nel dialogo “diretto e duraturo” tra le due maggiori economie del mondo, dopo anni di crescente tensione. “Penso che sia importante sottolineare il valore e anzi la necessità dell’impegno diretto, del parlarsi l’un l’altro; mettere in evidenza le nostre differenze, che sono reali, cercando di superarle”, ha detto Blinken. Il segretario del Partito comunista cinese per Shanghai, Chen Jining, ha dato il benvenuto a Blinken e ha parlato dell’importanza delle imprese americane per la città. “Sia che scegliamo la cooperazione o il confronto, influisce sul benessere di entrambi i popoli, di entrambi i paesi e sul futuro dell’umanità”, ha detto Chen.

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Cronache

Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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