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Cronache

Notte Europea dei Ricercatori: il 26 settembre in 80 città italiane la scienza incontra il pubblico

Il 26 settembre torna la Notte Europea dei Ricercatori, che festeggia i 20 anni con oltre 80 città italiane coinvolte. Laboratori, spettacoli, incontri e attività per tutte le età.

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Il 26 settembre torna la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, appuntamento che celebra i suoi 20 annicon numeri record in Italia: centinaia di eventi in 80 città, da Reggio Calabria a Trieste, fino a piccoli centri come Ripi (Frosinone) e Castellana Grotte (Bari). L’iniziativa, sostenuta dalla Commissione Europea dal 2005, è nata per avvicinare i cittadini al mondo della scienza e della ricerca.

Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha sottolineato: “La Notte dei Ricercatori non è uno spot, ma l’occasione per rendere visibili, trasparenti e accessibili le ragioni che muovono il progresso”.

Dalle origini a Frascati al successo internazionale

Il progetto è nato nel 2006 con l’apertura notturna dei laboratori di Frascati Scienza, che accolsero circa 4mila visitatori. Oggi la manifestazione coinvolge centinaia di migliaia di persone in Italia e oltre 25 Paesi europei. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha più volte premiato l’iniziativa con una medaglia speciale per il valore culturale e sociale.

Laboratori, spettacoli e incontri in tutta Italia

Gli eventi italiani fanno parte di nove grandi progetti europei (tra cui Co.Science, Ern-ApuliaMed, Leaf, MedNight, Meet, Net, Sharper, Streets e SuperScienceMe), che coinvolgono università, enti di ricerca e associazioni.

Tra le iniziative spiccano:

  • La scienza dei Pink Floyd a Roma, con esperimenti e musica;

  • L’astronoma in giallo a Frascati, con il pubblico invitato a risolvere “delitti cosmici”;

  • Gli speed date scientifici di Milano, con incontri di 15 minuti con i ricercatori;

  • Le escape room e le osservazioni del cielo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica;

  • La mostra sui quanti a Napoli, realizzata dall’INFN e dall’Università Federico II;

  • Le attività dell’Ingv per scoprire i segreti del nostro pianeta e quelle di Asi ed Esa sull’esplorazione dello spazio.

Onde gravitazionali e nuove frontiere

Quest’anno il programma dedica uno spazio speciale ai dieci anni della scoperta delle onde gravitazionali, con conferenze, installazioni immersive e spettacoli a Cascina (Pisa), Milano e Roma organizzati dall’Osservatorio Gravitazionale Europeo.

Il programma completo

Le attività, pensate per ogni età, sono consultabili sul sito www.nottedeiricercatori.it, dove è possibile esplorare i progetti e selezionare gli eventi per città e fascia di età. Una vera festa della scienza che, a vent’anni dalla prima edizione, continua a crescere e ad avvicinare i cittadini al mondo della ricerca.

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Cronache

Tragedia a Mariglianella, muore a 16 anni il brillante studente Daniele: mistero sulle cause del gesto

Dolore e incredulità a Mariglianella per la morte di Daniele, 16enne brillante studente del liceo Colombo di Marigliano. Il ragazzo è stato ritrovato senza vita in un cantiere edile. Indagini in corso.

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Un’intera comunità è sotto shock per la morte di Daniele, 16 anni, studente modello della 4ª F del liceo Colombo di Marigliano. Il suo corpo è stato ritrovato ieri mattina in un cantiere edile di via Firenze, a Mariglianella, dove viveva con la famiglia. Accanto all’ingresso, la sua bicicletta. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo si sarebbe tolto la vita lanciandosi da un edificio in costruzione.

A lanciare l’allarme sono stati alcuni operai. La sera precedente, amici e familiari avevano iniziato a cercarlo disperatamente, condividendo appelli e foto sui social.

Un ragazzo brillante e amato

Daniele era considerato un’eccellenza a scuola: media del 10, spiccata intelligenza per le materie scientifiche, amato da compagni e professori. Bello, solare, simpatico, figlio di un odontoiatra e di un’assistente di studio, con un fratello gemello e una rete di amicizie solide.

Nulla, raccontano in famiglia e tra i conoscenti, lasciava presagire un epilogo del genere. «Un’altra spiegazione deve esserci, bisogna cercarla», ripetono genitori, amici e docenti.

Le indagini

Le telecamere di alcune abitazioni hanno ripreso Daniele mentre, da solo, si aggirava intorno al cantiere, aspettando il buio per entrare. All’interno non risultano segni di altre presenze. Tuttavia restano elementi da chiarire: il telefonino del ragazzo, inizialmente scomparso, è stato ritrovato solo in un secondo momento all’esterno dell’area.

Sarà il contenuto del cellulare a fornire agli inquirenti indizi decisivi per ricostruire le ultime ore del giovane. I carabinieri indagano per accertare se vi siano stati contatti o episodi che possano aver turbato la serenità di Daniele.

Il dolore della comunità

Il sindaco di Mariglianella, Arcangelo Russo, ha espresso vicinanza alla famiglia: «Chiedo silenzio, rispetto e preghiera». La comunità si stringe intorno ai genitori e al fratello gemello, increduli di fronte a una perdita tanto improvvisa quanto inspiegabile.

Secondo alcuni conoscenti, negli ultimi tempi il ragazzo avrebbe mostrato piccoli segnali di inquietudine, soprattutto dopo un incontro con un coetaneo. Nulla, però, che potesse far immaginare una tragedia.

Una morte che lascia domande aperte

Quella di Daniele è una morte che scuote nel profondo: il lutto non è solo di una famiglia, ma di un’intera comunità scolastica e cittadina. Restano aperte le domande sul perché un giovane tanto promettente, amato e stimato, possa aver deciso di compiere un gesto così estremo.

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Cronache

Ciclista travolto e ucciso dopo aver tentato di evitare un cinghiale: tragedia tra Napoli e Caserta

Tragedia alle porte di Napoli: Francesco Esposito, ciclista amatoriale di 62 anni, è morto dopo aver tentato di evitare un cinghiale sulla provinciale Polvica-San Felice a Cancello. Cresce l’allarme sull’emergenza cinghiali.

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Un giro in bici all’alba si è trasformato in tragedia per Francesco Esposito, 62 anni, gommista di Pomigliano d’Arco e ciclista amatoriale. L’uomo stava pedalando con un amico lungo la provinciale che collega Polvica di Nola a San Felice a Cancello, ai margini del Parco del Partenio, quando un grosso cinghiale ha attraversato improvvisamente la carreggiata.

Il compagno di allenamento è riuscito a superare l’animale, mentre Esposito ha perso il controllo della bici nel tentativo di evitarlo, finendo rovinosamente a terra. In quel momento sopraggiungeva un furgone che lo ha travolto. Per il ciclista non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo.

L’emergenza cinghiali

Sul posto sono intervenuti carabinieri e sanitari del 118, che hanno solo potuto constatare il decesso. L’episodio riaccende il tema dell’emergenza cinghiali che da anni interessa le aree periurbane campane.

«Sono sempre più numerosi e provocano incidenti ripetuti lungo la provinciale Cancello-Polvica», ha dichiarato Fiorenzo Della Rocca, consigliere comunale di San Felice a Cancello delegato al Parco del Partenio e responsabile dell’emergenza cinghiali. Nel parco la caccia è vietata, ma la proliferazione è fuori controllo.

Le iniziative locali

Il Consiglio comunale di San Felice a Cancello discuterà a breve una delibera per chiedere al Parco del Partenio battute di caccia straordinarie con personale qualificato, misura che incontra però la forte opposizione delle associazioni animaliste.

Intanto, nelle comunità locali cresce la paura. «È assurdo morire così», ha commentato Pasquale Millo, ciclista amatoriale e amico della vittima. «Anch’io sarei dovuto uscire in bici con Francesco, ma all’ultimo ho rinunciato. Una tragedia evitabile».

Il lutto a Pomigliano

Pomigliano piange la scomparsa di un lavoratore e padre di famiglia stimato, che ha perso la vita in circostanze drammatiche. L’incidente di Francesco Esposito è il primo mortale registrato in zona a causa dei cinghiali, ma conferma la gravità di un fenomeno che ormai rappresenta un rischio concreto per automobilisti, motociclisti e ciclisti.

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James Senese in condizioni critiche: Napoli in ansia per il gigante del neapolitan power

James Senese, icona del neapolitan power, è ricoverato in condizioni critiche al Cardarelli di Napoli per un’infezione polmonare. La città e il mondo della musica pregano per lui.

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James Senese, ottant’anni, simbolo del neapolitan power e leggenda del sassofono, è ricoverato in condizioni critiche al Cardarelli di Napoli, nel reparto di rianimazione. Colpito da un’infezione polmonare che ha aggravato un quadro clinico già delicato, il musicista è sedato e intubato.

Accanto a lui i figli Anna e Pasquale, i nipoti Checco e Costantino, e gli amici di sempre Enzo Avitabile ed Enzo Gragnaniello. Un nuovo bollettino medico è atteso oggi a mezzogiorno.

L’assenza a Plebiscito e il legame con Pino Daniele

Solo la malattia lo aveva costretto a rinunciare, la scorsa settimana, all’omaggio a Pino Daniele in piazza del Plebiscito e in diretta su Raiuno. Un’assenza che aveva generato polemiche, smentite oggi dalla gravità delle sue condizioni di salute.

Senese, che aveva perso la moglie Rina due anni fa, parlava spesso del dolore delle assenze: «Pinotto non è mai andato via, io ci parlo ogni sera», confidava.

Una carriera che ha cambiato la musica italiana

Figlio di un militare afroamericano di stanza a Napoli, Senese – Gaetano all’anagrafe – è stato tra i grandi innovatori della musica italiana. Negli anni Sessanta fondò gli Showmen, pionieri del soul e del rhythm and blues in Italia.

Negli anni Settanta creò i Napoli Centrale, mescolando jazz-rock e dialetto in un linguaggio musicale radicale e viscerale. Poi, negli anni Ottanta, l’incontro con Pino Daniele lo rese parte integrante del supergruppo che portò “Napule è” in piazza del Plebiscito, apice del movimento neapolitan power.

L’eredità di un gigante

Oltre ai suoi lavori solisti e alle collaborazioni con artisti come Gil Evans, Senese ha continuato a rinnovare i Napoli Centrale e a diffondere un suono inconfondibile, frutto dell’unione tra tradizione napoletana e jazz afroamericano.

Il suo ultimo album, Chesta nun è a terra mia, rifletteva malinconia e disillusione, ma anche l’infinita passione che lo ha sempre legato alla musica.

Napoli e l’Italia musicale restano ora col fiato sospeso per il destino di una delle sue voci più autentiche e potenti.

(Pomigliano D’Arco, Italia Da dx i sassofonisti Daniele Sepe e James Senese ph. Mario Laporta)

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