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Cronache

“Non mangio da tre giorni, non ho soldi e sono sola”: i Carabinieri di Melito le preparano un pasto caldo e glielo portano a casa

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Una chiamata di aiuto al 112, diversa dal solito. Disperata e velata da quel senso di contegno di chi non ha denaro ma dignità da vendere. Siamo a Melito e una 63enne del posto ha composto il numero di emergenza, pensando che solo i Carabinieri potessero sanare quella solitudine che ora, durante le festività natalizie, assume un peso ancora maggiore.
Con la voce spezzata dalla vergogna ma mossa dalla necessità di un aiuto concreto ha parlato con i  militari raccontando quello che stava attraversando.

I carabinieri della tenenza di Melito ci hanno messo poco a comprendere la delicatezza di quelle parole. Hanno raggiunto la donna e scoperto una realtà ancora più difficile.
Era sola, vedova da tempo, senza alcuna fonte di reddito. Non poteva permettersi neanche un tozzo di pane né di pagare le bollette. Da tre giorni con un solo yogurt che lasciava brontolare rumorosamente lo stomaco e qualche farmaco per alleviare uno stato d’animo in bilico tra disperazione e ancora disperazione.
E senza pensione e un figlio lontano non solo geograficamente.

I militari, unendo tutte le qualità di chi della vicinanza alla popolazione fa un autentico mestiere, si sono assicurati che dei medici la visitassero immediatamente. E scongiurati problemi fisici gravi hanno fatto spesa. Le hanno garantito acqua (mancava in casa anche quella…), frutta, pane, pasta e un pasto caldo ristoratore. Pure un pandoro che fa tanto Natale.

Non si limiteranno a questo.
I militari si assicureranno che la donna riceva conforto dagli enti assistenziali del posto e le garantiranno una vicinanza costante.
Con la speranza che quello “spirito del Natale presente e futuro” raccontato da Charles Dickens, oggi avvolto dall’uniforme dell’Arma dei Carabinieri, possa portarle serenità oggi e nei prossimi anni.

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Cronache

Voto di scambio a Cercola: voti venduti a 30 e 20 euro

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Trenta euro a voto per la prima tornata elettorale e venti per il ballottaggio: questo il tariffario della compravendita delle preferenze a Cercola, in provincia di Napoli, in occasione delle elezioni amministrative del maggio 2023. E’ emerso nell’ambito di una indagine dei carabinieri e della DDA (pm Henry John Woodcock e Stefano Capuano) su una serie di episodi di voto di scambio politico-mafioso documentati nel comune vesuviano.

Tra gli arrestati figurano la figlia di un boss ergastolano, all’epoca dei fatti rappresentante di lista, una candidata legata da vincoli di parentela al clan De Micco, suo fratello, consigliere in una municipalità di Napoli, e anche loro padre. Le elezioni finite al centro delle indagini sono le amministrative del 14 e 15 maggio 2023, quindi del successivo ballottaggio del 25 e 26 maggio dello stesso anno.

Gli indagati (per loro vale il principio costituzionale di non colpevolezza fino a sentenza definitiva) sono accusati di compravendita di voti per essere eletti. Quando scoprono che la tornata elettorale è andata male fanno i moralisti e contestano agli elettori di avere promesso il consenso e intascato denaro da più di un candidato. Emerge anche questo nell’ambito dell’indagine dei carabinieri e della DDA di Napoli sul voto di scambio politico mafioso a Cercola. Nella conversazione intercettata dai militari della Sezione Operativa di Torre del Greco e di Cercola, a parlare sono alcuni indagati che avevano impegnato qualche migliaio di euro per accaparrarsi i voti: si lamentano del fatto che ciononostante per loro era andata male: “Se li sono comprati i voti… hanno i soldi e comprano…”.

Nel comunicato stampa diffusa dai carabinieri si fa rilevare che “il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva”.

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Cronache

Uomo ucciso a Pavia, sospetti su amico

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E’ stato ucciso probailmente da un amico l’uomo di 36 anni trovato morto stamattina per strada alla periferia di Pavia. Il delitto sarebbe avvenuto in un appartamento vicino al luogo del ritrovamento e il cadavere portato in strada da una persona che la vittima conosceva, da cui era ospitata, ed ora è interrogata. L’omicidio sarebbe accaduto al culmine di una lite. Sul posto i carabinieri. L’allarme è stato dato da alcuni passanti che hanno visto il corpo per strada.

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Cronache

Donna scomparsa a Lanciano e ritrovata viva a Castelvolturno, volevo farla finita

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La maestra di ballo e fitness di Lanciano, Milena Santirocco, di 54 anni, scomparsa il 28 aprile scorso e ritrovata viva sabato sera a Castel Volturno dopo sei giorni di ricerche sul litorale abruzzese si è allontanata volontariamente da casa con l’intento di suicidarsi: non si è trattato di un sequestro di persona, come dichiarato dalla donna ai primi soccorritori che l’avevano raggiunta nella caffetteria in Campania. La donna avrebbe confessato l’intenzione di uccidersi durante l’interrogatorio di ieri davanti al pm di Lanciano, Silvia di Nunzio. A riportarlo è il quotidiano regionale ‘Il Centro’.

Con questo articolo il racconto di questa storia finisce.

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