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Cronache

Neonato muore all’ospedale, la madre viene arrestata

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Tragedia familiare in provincia di Rovigo, dove un piccolo neonato di tre mesi è morto in ospedale mentre la madre, di nazionalità marocchina, è stata arrestata su richiesta della Procura della repubblica, per il reato di maltrattamenti aggravati da morte. La vicenda risale agli inizi del mese, ed è stata resa nota dalla Procuratrice della repubblica, Manuela Fasolato. Il piccolo, che era stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Padova, è deceduto la scorsa settimana. Subito i medici hanno deciso di fare una ricognizione medico-legale per accertare le cause della morte, sulle quali la madre non sarebbe stata in grado di fornire spiegazioni. Il referto dell’ospedale di Padova ha evidenziato sul corpo del bimbo “traumatismi cerebrali e midollari con encefalopatia ipossico-ischemica”, ossia delle lesioni che comportano un insufficiente afflusso di sangue al cervello. Queste rientrano nelle compatibilità con le dinamiche tipiche della “sindrome del bambino scosso con trauma cranico abusivo”.

Un eccessivo scuotimento avrebbe causato al piccolo danni irreparabili, come purtroppo è successo molte volte in casi simili, quando il genitore non riesce a gestire crisi di pianto o irrequietezza nel neonato. Sulla scorta del referto, la Procura rodigina ha chiesto e ottenuto la misura cautelare della custodia in carcere, che è stata eseguita mercoledì scorso, 6 settembre, dalla Squadra Mobile della Questura, motivata da gravi indizi di colpevolezza. La donna è già comparsa davanti al Giudice per le indagini preliminari, per l’interrogatorio di garanzia, durante il quale si è avvalsa della facoltà di non rispondere. La Procura di Rovigo ha ora conferito un incarico per svolgere l’autopsia, in forma di accertamento tecnico irripetibile di carattere medico-legale, con le garanzie della difesa. Ulteriori accertamenti sono stati affidati alla Squadra Mobile.

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Napoli: si ripete ‘miracolo’ di San Gennaro, sangue è sciolto

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Si è ripetuto il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. All’apertura della teca, poco prima delle 17 nella Cappella di San Gennaro all’interno del Duomo di Napoli, il sangue contenuto nell’ampolla è apparso già liquido. La teca è stata aperta dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, presidente della Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, dall’abate della cappella monsignor Vincenzo De Gregorio, e dai vescovi ausiliari di Napoli monsignor Francesco Beneduce e monsignor Michele Autuoro, in vece dell’arcivescovo don Mimmo Battaglia, impegnato a Roma in vista del Conclave. Per l’annuncio “ufficiale” dell’avvenuto miracolo di maggio bisognerà aspettare l’arrivo nella basilica di Santa Chiara della processione in partenza dal Duomo. Il corteo si snoderà nelle strade del centro antico di Napoli e alle 18 avrà inizio la celebrazione eucaristica nella trecentesca basilica di Santa Chiara.

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Cronache

Incidente nel Ragusano, conducente muore nel rogo dell’auto

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Un grave incidente stradale si è verificato nel pomeriggio nei pressi di Playa Grande, lungo la circonvallazione di Donnalucata, frazione di Scicli, nel Ragusano. Una delle due auto coinvolte ha preso fuoco e il conducente, rimasto incastrato tra le lamiere, è morto carbonizzato nonostante i tempestivi soccorsi. Sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco, ambulanze del 118 e gli agenti della polizia municipale di Scicli. Le operazioni di messa in sicurezza e rilievi sono in corso.

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Cronache

Vigili del fuoco morti: salme recuperate dopo 50 ore

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“L’amministrazione comunale di Pennapiedimonte comunica che, dopo quasi 70 ore dall’avvio delle ricerche e a oltre 50 ore dall’individuazione dei corpi dei due vigili del del fuoco Nico Civitella ed Emanuele Capone, si sono appena concluse le operazioni di recupero delle loro salme che verranno ora trasferite all’obitorio dell’Ospedale Civile di Chieti”. A renderlo noto la sindaca Rosalina Di Giorgio in un post sulla pagina Facebook del Comune.

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