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Natale di sangue a Gaza, tragico bilancio di vittime: 106 morti

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Il Natale si è tinto di rosso a Gaza, dove un violento attacco israeliano ha colpito il campo profughi di Al-Maghazi, causando una drammatica perdita di vite umane. Il portavoce del ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato che almeno 106 persone hanno perso la vita in quello che è stato definito “l’attacco aereo più letale dall’inizio dell’operazione di terra nell’enclave”. Il bilancio totale delle vittime raggiunge ora la spaventosa cifra di 20.674 morti.

L’Egitto aveva proposto un piano in tre fasi per porre fine al conflitto, ma la proposta è stata respinta da Hamas e Jihad Islamica. Nel frattempo, a Rabat, diecimila manifestanti hanno invaso le strade per esprimere il loro netto rifiuto nei confronti di quella che definiscono una “guerra di sterminio”.

Sarah Netanyahu, moglie del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, ha scritto una commovente lettera al Papa, implorando un “personale intervento” per la liberazione degli ostaggi. Mentre il leader religioso del mondo cattolico pronunciava l’omelia della messa di Natale, sottolineava che “il nostro cuore è a Betlemme, dove ancora Gesù, principe della pace, viene rifiutato dalla logica perdente della guerra”.

Il presidente dell’Autorità Palestinese, Abu Mazen, ha espresso la sua visione di un futuro migliore, dichiarando che “il sole della libertà e dello Stato indipendente, con Gerusalemme Est come capitale, sta inevitabilmente arrivando”. In un contesto di crescente tensione e tragiche perdite umane, la speranza di una soluzione pacifica sembra più lontana che mai.

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Chico Forti lascia il carcere di Miami: presto in Italia?

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Chico Forti, il 65enne trentino condannato all’ergastolo in Florida per l’omicidio di Dale Pike avvenuto il 15 febbraio 1998, ha lasciato il carcere di Miami. Attualmente, è sotto la custodia dell’Agenzia statunitense per l’immigrazione in attesa del trasferimento in Italia.

Secondo una fonte vicina a Forti, il trasferimento potrebbe avvenire entro due o tre settimane. Tuttavia, altre fonti che seguono attentamente il caso suggeriscono maggiore cautela, stimando un’attesa media di 4-5 mesi per la consegna. Questo periodo di attesa è tipico dopo la sentenza italiana di riconoscimento di quella straniera, un processo di conversione recentemente deciso dalla corte d’Appello di Trento.

La comunità italiana segue con grande interesse e trepidazione gli sviluppi del caso Forti, sperando che il ritorno in patria possa avvenire nel più breve tempo possibile.

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Fico operato: è vigile e in condizioni stabili

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Il premier slovacco Robert Fico è “vigile” ed “in condizioni stabili” dopo l’operazione subita per gli spari che lo hanno colpito nel pomeriggio. Lo riferisce la tv slovacca TA3 che parla di “intervento riuscito”.

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Il premier Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Un responsabile del partito Smer del premier slovacco Robert Fico ha confermato al Guardian che il primo ministro è stato colpito da più proiettili  all’addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Quali siano le sue condizioni cliniche è difficile da dire. C’è molta confusione ancora su dinamica e su identità dell’uomo arrestato.

In un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico e rilanciato dai media slovacchi, c’è scritto che “Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. E’ stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore”.

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