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Napoli stanco e confuso, il Genoa pareggia con merito anche grazie al portiere Radu

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Il Genoa cerca punti salvezza a Napoli. Non è arrivato al San Paolo per farsi impallinare. Il Napoli certo non è una squadra facile. E infatti nei primi sei minuti il Napoli sfiora per ben due volte il gol del vantaggio con Mertens prima e Milik poi ovvero i due attaccanti. Insigne si è accomodato in panchina perché non ancora pronto o forse perché mister Carlo Ancelotti lo vuole in campo a Londra. In porta c’è Karnezis che al 7 minuto chiude lo specchio della porta a Pandev. Al 20minuto ancora una volta Pandev costringe Karnezis ad una bella parata su un tiro violentissimo da fuori. Al minuto 28 espulso Sturaro per un fallo da dietro su Allan. Per vedere il fallo l’arbitro ha fermato il gioco e rivisto le immagini al Var. Il Genoa risponde alla espulsione di Sturaro con un gran tiro di Kouamè da 25metri che Karnezis è costretto a respingere in angolo.

Al minuto 34 il Napoli va in vantaggio. È Mertens che lo mette dentro il pallone. Un grande gol. Il belga da fuori guarda la porta, libera un tiro bellissimo e angolatissimo che il portiere del Genoa non riesce a prendere. È la rete 104 di Mertens, che raggiunge così Edinson Cavani, quarto marcatore di sempre con la maglia azzurra.

Il Genoa è però indomabile e al 37 minuto da calcio d’angolo, colpo di testa di Gunter e palo con Karnezis battuto. Al 41 minuto ancora una volta è Karnezis a deviare in angolo un tiorba fuori bellissimo sempre di Gunter. Il Napoli dopo pochi secondi è già davanti a Radu con un bel tiro da sinistro sul palo opposto di Callejon. Ma il portiere fa il miracolo. Al minuto 47 grande cross di Pandev da sinistra, tiro al volo bellissimo di Lazovic che infila un incolpevole Karnezis. È il pareggio giusto di questo primo tempo.

Secondo tempo col Napoli in attacco. Il Genoa in dieci ed è tutto schierato in difesa. Non è facile per il Napoli penetrare nella difesa ben schierata dei gialloblu. Ma è un Napoli con poche idee, stanco e spesso distratto. Come se mancassero le motivazioni in questi campionato abbondantemente già vinto dalla Juventus. Al minuto 66 esce Allan ed entra Insigne. Ancelotti prova a vincere ma la sua squadra sembra stanca, confusa e con poche idee. Al minuto 77 azione di rimessa bellissima del Genoa con una conclusione in mischia di Kouamè, per fortuna Karnezis ancora una volta riesce a metterci una pezza. Al minuto 84 è Koulibaly che ci prova, sradica la palla in area del Genoa dai piedi di Kouamè, tira e Radu fa il miracolo. Al minuto 85 sempre Radu salva la porta su tiro di Mertens. Il Napoli pareggia e ora va a Londra per l’Arsenal. Gli inglesi hanno perso in casa con l’Everton. Anche loro sono con la testa rivolta al Napoli.

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Juventus, spese dirigenziali alle stelle e risultati deludenti: l’era Giuntoli è un fallimento. Per ora

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La Juventus chiude il girone d’andata del campionato 2024/25 al quinto posto, fuori dalla zona Champions League, con appena 33 punti e a ben 14 lunghezze dal Napoli capolista. Una performance ben al di sotto delle aspettative e che, se paragonata ai successi ottenuti sotto la gestione Andrea Agnelli e Fabio Paratici, evidenzia un chiaro peggioramento. Nonostante ciò, le spese per la dirigenza bianconera continuano a lievitare.

I compensi dirigenziali: un aumento significativo

Nel corso della stagione 2023/24, il club ha registrato un aumento dei compensi per i membri del Consiglio di Amministrazione, degli organi di controllo e dei dirigenti con responsabilità strategiche, arrivando a 5,7 milioni di euro contro i 4,08 milioni della stagione precedente. La rivoluzione interna, avviata dopo le dimissioni della dirigenza Agnelli nel novembre 2022, ha portato nuovi volti al vertice, tra cui Gianluca Ferrero (presidente), Maurizio Scanavino (amministratore delegato) e Cristiano Giuntoli (Managing Football Director). Tuttavia, l’incremento delle spese non è stato accompagnato da risultati sportivi all’altezza.

I numeri dei compensi: Giuntoli in testa

Tra i nuovi dirigenti, Cristiano Giuntoli ha ricevuto il compenso più alto:

  • Cristiano Giuntoli: 2,9 milioni di euro lordi, di cui 2,5 milioni come fisso, un bonus una tantum di 400mila euro e altri benefici monetari.
  • Maurizio Scanavino: 1,22 milioni di euro lordi, comprensivi di un compenso fisso di 800mila euro e un bonus una tantum di 400mila euro.
  • Gianluca Ferrero: 405mila euro come presidente del CdA.

Gli altri membri del CdA e del collegio sindacale hanno ricevuto compensi compresi tra 20mila e 75mila euro ciascuno.

Il bonus per “obiettivi non raggiunti”

Un aspetto controverso è stato il riconoscimento di un bonus una tantum di 400mila euro a Giuntoli e Scanavino, nonostante gli obiettivi economici non fossero stati raggiunti a causa dell’assenza dalla Champions League. Il Consiglio di Amministrazione ha giustificato questa decisione citando le “circostanze eccezionali a livello economico”.

Un confronto impietoso con il passato

Sotto la gestione Agnelli-Paratici, la Juventus ha dominato il panorama calcistico italiano, conquistando scudetti consecutivi e raggiungendo le fasi finali della Champions League. Oggi, invece, il club si trova a fare i conti con una stagione altalenante e un futuro incerto. Le spese per la dirigenza appaiono sproporzionate rispetto ai risultati ottenuti, sollevando dubbi sulla gestione economica e sportiva.

Un futuro da ricostruire

Con l’obiettivo di tornare competitiva sia in Italia che in Europa, la Juventus dovrà affrontare una fase di riflessione e riorganizzazione. I tifosi, intanto, chiedono maggiore chiarezza e risultati concreti che giustifichino gli elevati costi di gestione.

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Sinner ottimista sul Tas: non accadrà nulla

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Freddo, lucido e con il sorriso di chi sa il fatto suo in campo e allo stesso tempo ottimista sul caso doping che lo vede ancora protagonista suo malgrado. Nel suo Australian Open cominciato da campione in carica Jannik Sinner ha ripreso da dove aveva lasciato rifilando tre set a zero a Nicolas Jarry, 15.ma vittoria consecutiva sul tour e 15° successo di fila negli Slam sul cemento. Con un pensiero, ancora al caso Clostebol. “Sono ottimista, credo non accadra’ nulla”, dice in conferenza, mentre Nick Kyrgios, ‘grande accusatore’ del caso, esce al primo turno del torneo di Melbourne.

“Mi hanno sempre detto che non era colpa mia – ha sottolineato il n.1 del mondo -, che non c’era volontarietà e in più quello che avevo in corpo era un valore talmente basso che non credo potrà accadere nulla. Vedremo, io so quello che è successo, io so la verità e per me cambia poco”. Tornando al suo esordio Sinner racconta il approccio al match in conferenza stampa: “Oggi mi sono sentito molto forte mentalmente. Si trattava di una partita difficile ma io sono stato lì su ogni punto, con attenzione… anche perché queste partite possono girare in pochi punti. È stato bello tornare su questo campo, un posto speciale per me. Ho avvertito una tensione diversa rispetto allo scorso anno, l’atmosfera mi è piaciuta”.

Nessuna ruggine sulla sua racchetta e una attenzione straordinaria ai ‘dettagli’: “Sapevo di dover fare attenzione – spiega l’altoatesino – lui ha giocato un ottimo match, ha servito benissimo nei momenti importanti, ha risposto bene anche da fondo è stato sempre molto aggressivo. Ho gestito bene le situazioni nei due tie break, forse avrei dovuto servire meglio in qualche occasione, ma in generale sono soddisfatto del mio match”. Tra piccole scaramanzie – vedi la scelta della stessa camera di hotel di 12 mesi fa – e il solito menu nel ristorante italiano preferito dagli azzurri nel cuore di Melbourne, il numero 1 del mondo ha vissuto con serenità la vigilia del suo primo match dell’anno: “Sono arrivato in Australia abbastanza presto – conclude – ho fatto due esibizioni e ho cercato di entrare nel torneo con la mentalità giusta. Oggi mi sono sentito abbastanza sicuro, la giornata era iniziata bene e anche in riscaldamento ho avuto sensazioni positive. Mi sentivo tranquillo e in generale tutta la giornata è andata bene”. Immancabile, in conferenza stampa, la domanda sul caso che lo vedrà impegnato nell’udienza al Tas i prossimi 16 e 17 aprile: “Ognuno di noi nella vita passa dei momenti belli e dei momenti difficili – ha risposto con grande serenità – per me questo non è stato un periodo facile ma sono ottimista”.

Infine un pensiero ai più giovani: “Un consiglio? Serve anche un pizzico di fortuna – ha ammesso Sinner – Sono stato fortunato ad avere le persone giuste al momento giusto. I momenti difficili ci saranno sempre, ma bisogna sempre avere il sorriso in volto e lavorare sodo. La famiglia e le persone vicine vengono sempre al primo posto. Il successo non deve cambiarti come persona. Dobbiamo rimanere noi stessi, io non credo di esser cambiato. Tanti giocatori prima di me continuano a motivarmi. E poi ho il miglior team al mondo al mio fianco. Sono felice di averli con me e cercheremo di migliorare”.

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Jannik Sinner avanza agli Australian Open: battuto Jarry in tre set

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Jannik Sinner, numero 1 del mondo, ha esordito con una vittoria agli Australian Open, superando il cileno Nicolas Jarry con il punteggio di 7/6, 7/6, 6/1. Una sfida impegnativa, soprattutto nei primi due set, che Sinner ha saputo gestire con classe ed esperienza.

Un Jarry brillante, ma non basta contro Sinner

Il cileno Jarry ha dato filo da torcere al campione italiano, giocando forse una delle migliori partite della sua carriera. I primi due set sono stati estremamente equilibrati e si sono decisi solo al tie-break, dove Sinner ha dimostrato la sua superiorità nei momenti decisivi. Nel terzo set, però, il divario tra i due si è fatto evidente, con Sinner che ha preso il controllo totale del match, lasciando Jarry senza possibilità di replica.

Sinner pronto per il prossimo turno

Con questa vittoria, Sinner avanza al secondo turno, confermando il suo stato di forma e la solidità mentale che lo contraddistingue. La sua prestazione lascia ben sperare per il proseguimento del torneo, dove punta a consolidare il suo primato mondiale.

“Intanto sono molto felice di essere qui, l’atmosfera è stata straordinaria. I primi due set potevano anche girare storti, poi dopo il break nel terzo ho potuto respirare. Lui ha un enorme talento e sono stato bravo a gestire le situazioni complicate nei primi due set, ora aspetto il prossimo match”.

Così Jannik Sinner ha commenta a caldo la vittoria nel primo turno agli Australian Open contro il cileno Nico Jarry. “Mi piace il pubblico qui in Australia, è bello tornare su questi campi. Ogni anno e ogni giorno è diverso, sono felice di aver vinto anche se posso fare sicuramente meglio. Però essendo la prima partita dell’anno sono molto soddisfatto”, ha aggiunto il campione altoatesino numero 1 al mondo.

Sui consigli da dare ai giovani tennisti che lo seguono e sui prossimi impegni, Sinner ha concluso: “Ci vuole anche un po’ di fortuna, io ho avuto le persone giuste al momento giusto. Devi poi essere consapevole che ci saranno situazioni difficili, avere la famiglia al fianco. Il successo non deve mai cambiarti come persona, devi restare te stesso. L’anno scorso è stato bellissimo, ma io non credo di essere cambiato. Ci sono tanti giocatori che mi motivano, poi ho il miglior team al mondo. Ora ho due giornate di riposo e cercherò di trovare il ritmo giusto per prepararmi alla prossima partita”.

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