Il Napoli chiude in bellezza una stagione da incorniciare. La squadra di Spalletti supera 2-0 la Sampdoria, con un gol su rigore di Osimhen e uno di Simeone, nell’ultima giornata di campionato e sale a 90 punti, staccando la Lazio seconda in classifica di 16 lunghezze, a testimoniare ancor di più il dominio azzurro di questa annata. La grande giornata di festa, tra il successo e la premiazione finale con la coppa per lo scudetto, ha il sapore amaro per l’addio di Luciano Spalletti, già annunciato nelle scorse settimane. Per il capitolo finale il tecnico del Napoli saluta il ‘Maradona’ con la formazione migliore a sua disposizione: Meret in porta, Rrhamani e Ostigard centrali, Di Lorenzo e Mario Rui sulle fasce.
A centrocampo Anguissa, Lobotka e Zielinski. Davanti Elmas dal primo minuto, a completare il tridente con Osimhen e Kvaratskhelia. Vittima sacrificale la Sampdoria, già retrocessa, di Dejan Stankovic, anche lui alla sua ultima con i doriani, che schiera Turk tra i pali, Gunter, Amione e Murru sulla linea difensiva. A centrocampo Zanoli, Paoletti, Rincon e Augello. Sulla trequarti Leris alle spalle di Gabbiadini e Quagliarella.
Al 3′ la prima occasione del Napoli con una galoppata centrale di Anguissa che serve alla sua sinistra Kvaratskhelia; il georgiano imbuca per Zielinski che conclude con il mancino da ottima posizione ma manda alto. Al 10′ risponde la Samp con Gabbiadini che arriva in zona trequarti ed imbuca per la corsa di Zanoli ma l’esterno blucerchiato colpisce in scivolata ma trova la risposta in due tempi di Meret.
A metà primo tempo sale in cattedra Kvaratskhelia che in pochi minuti conclude due volte verso la porta di Turk ma senza fortuna. Al 23′ è il turno di Osimhen ma di testa manda alto sulla traversa. L’occasione più ghiotta dle primo tempo arriva però per la Sampdoria: al 24′ Gabbiadini crossa verso il secondo palo dove Quagliarella è incredibilmente solo davanti a Meret, ma di testa colpisce male e manda di poco sul fondo. Il Napoli poi controlla e solo nella ripresa rischia di nuovo: al 58′ Gabbiadini serve Malagrida che entra in area e prova a calciare ad incrociare, ma è bravo Meret a respingere con il corpo.
Il Napoli decide quindi di affondare i colpi: al 61′ Zielinski entra in area e serve con un filtrante Osimhen che manda clamorosamente alto solo davanti a Turk ma l’arbitro segnala il fuorigioco. Il nigeriano va a segno poco dopo: al 64′ il numero 9 calcia forte il rigore, rimediato per un fallo di Murru, verso il palo di destra, Turk si butta dalla parte giusta ma non arriva sul pallone. E’ l’1-0 e il gol numero 26 in campionato per Osimhen. La squadra di Stankovic si scompone e al 66′ Turk nega il raddoppio ad Anguissa: cross per Osimhen che fa sponda di testa per Anguissa, il quale colpisce al volo verso la porta ma il portiere doriano respinge e blocca.
Spalletti fa entrare in successione tutti gli altri protagonisti della stagione, da Raspadori a Gaetano, da Bereszyński a Simeone e Demme. All’82’ però si fa male proprio il giovane Gaetano, costretto ad uscire lascia il Napoli in dieci uomini. La squadra di Spalletti però non si ferma e all’85’ va a segno con Simeone con una grande conclusione dal limite. All’88’ la standing ovation del Maradona arriva per l’uscita dal campo di Fabio Quagliarella.
“E’ stata una gara difficile, combattuta dall’inizio alla fine. Il primo gol potevamo evitarlo ,ma successivamente abbiamo iniziato a giocare bene. Poi nel momento migliore abbiamo incassato un rigore molto dubbio, ma alla fine abbiamo vinto”. Così Carlo Ancelotti, dai microfoni di Sky Sport, nel dopopartita di Napoli-Real Madrid. Ma del rigore, che ha definito molto dubbio, Ancelotti ha parlato conl’arbitro Turpin alla fine del match? “Gli ho detto che non è rigore, è vero che la mano era un po’ coperta ma stava scivolando e generalmente questi rigori non si fischiano”, la risposta di Ancelotti, che poi dedica una battuta all’azione che ha portato al terzogol dei suoi.
“Valverde ha fatto un tiro incredibile, mi sembra assurdo dire che quello è autogol di Meret – sottolinea il tecnico del Real -. Lui è un grandissimo centrocampista che ha tra le varie qualità anche questo tiro formidabile: quanti gol farà non lo so, e non è così importante”. Una nota di merito anche per Bellingham, sempre tra i migliori. “Ciò che stupisce di Bellingham è che ha 20 anni – dice Ancelotti -, mostra straordinarie qualità ma ha soli 20 anni. Sta dimostrando tutto il talento che ha, ciò che sorprende è la personalità”.
“Meritavamo il pareggio stasera, abbiamo giocato bene contro una grande squadra, ma il calcio va anche così”. Commenta così Rudi Garcia, allenatore del Napol, il ko in Champions contro il Real Madrid. “I ragazzi – ha spiegato Garcia – devono stare più tranquilli. Ci sono possibilità di sbagliare ma sull’1-1 ci siamo aperti troppo, quando hai momenti difficili devi ricompattarti e non ti fai infilare dall’avversario e invece contro Bellingham e Valverde abbiamo sofferto. Poi nella ripresa abbiamo ripreso il ritmo, palleggiato e segnato. Poi c’è il rigore per noi e c’è stato anche un successivo fallo di Rudiger, quindi le cose sulle contestazioni sul rigore fischiato si pareggiano, anche se il mano c’era davvero”.
Il tecnico commenta la pressione finale del Napoli alla ricerca del 3-3: “Chi entrato ci ha portato densità e freschezza ha detto – per tentare di pareggiare. Le scelte sono state basate sul momento, Politano era stanco a ma la squadra giocava bene, poi è entrato Elmas per poter attaccare di più ma alla fine abbiamo pressato poco. Nel provarci con i cambi è dovuto anche al fatto che per alcuni gicoatori era la terza partita in nove giorni e hanno giocato molto”.
Il tecnico azzurro commenta il secondo gol del real firmato da Bellingham dopo slalom nello stretto: “Quel gol – spiega – fa parte del momento del match in cui abbiamo poco protetto l’asse della nostra squadra. Dovevamo chiudere con gli esterni e i centrocapisti in generale. In quella azione perdiamo un duello con sfortuna con la palla che passa tra le gambe di Ostigard, che ha fatto una buona gara e ha anche segnato. Quidi lì paghiamo l’atteggiamento sbagliato della squadra. Bisogna capire meglio i momenti della gara”. Per il tecnico del Real Madrid Ancelotti: “E’ stata una partita difficile, siamo partiti incassando un gol che era evitabile, poi però abbiamo cominciato a giocare bene”.
Il tecnico ex Napoli sottolinea che il tocco di mano di Nacho “non era rigore – dice – perché un rimbalzo è difficile da non toccare mentre si è in scivolata e in Champions infatti non vengono fischiati. Comunque noi siamo soddisfatti del nostro attacco, Valverde è un grandissimo giocatore che ha oltre a tante qualità questo tiro formidabile. Bellingham? Stupisce la straordinaria qualità e personalità, ha un forte carattere, ha solo 20 anni e dimostra il talento che possiede”. Il tecnico del Real Madrid parla anche dello stop della difesa a Osimhen: “Contro Osimhen – ha detto – lo abbiamo tenuto due contro uno e i centrali dietro hanno fatto molto bene. Sugli angoli abbiamo sofferto ma siamo stati bravi”.
Jannik Sinner nella storia: batte Carlos Alcaraz e vola in finale del “China Open” a Pechino, sui campi in cemento dell’Olympic Green Tennis Centre. Un torneo che ha come montepremi 3.633.975 dollari.
Sinner, 22 anni era la sesta testa di serie ed ha sconfitto in semifinale lo spagnolo Alcaraz, numero 1 del tabellone e del ranking mondiale, in due soli set con il punteggio di 7-6, 6-1, poco meno di due ore di gioco. Il giovane azzurro altoatesino sfiderà per il titolo il russo Daniil Medvedev, seconda testa di serie e numero 3 del mondo, che in semifinale aveva battuto Alexander Zverev.