La città di Napoli apre le celebrazioni del Giubileo 2025 con un’iniziativa unica e suggestiva: “Donne di fede, carità e speranza. Percorsi giubilari nei conventi e nei monasteri di Napoli”, un progetto promosso e finanziato dall’Assessorato comunale al Turismo e alle Attività produttive, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Napoli.
L’evento, ideato e curato nella direzione artistica dalla professoressa Adriana Valerio, teologa e delegata arcivescovile per il laicato, si sviluppa attraverso otto itinerari tematici, 77 visite guidate e 18 incontri musicali, che si terranno dal 13 febbraio al 21 dicembre 2025.
L’iniziativa è stata presentata a Palazzo San Giacomo alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi, dell’assessora al Turismo Teresa Armato, del provicario generale dell’Arcidiocesi di Napoli monsignor Gennaro Matino e della professoressa Adriana Valerio.
Tutti gli eventi sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria all’indirizzo circuitoarte.assculturale@gmail.com.
IL SIGNIFICATO DEL GIUBILEO E IL LEGAME CON NAPOLI
L’iniziativa vuole celebrare il Giubileo in un’ottica che unisce fede, cultura e turismo, attirando visitatori alla scoperta della profonda eredità spirituale della città partenopea.
“Il Giubileo è un momento di fede, ma è anche un’occasione per riscoprire i luoghi e le storie delle persone che hanno segnato la spiritualità della nostra città”, ha sottolineato il sindaco Manfredi.
Dal canto suo, l’assessora Armato ha ribadito il valore storico e culturale dell’iniziativa:
“Il Giubileo porterà a Napoli ancora più turisti e a loro, ma anche ai nostri concittadini, vogliamo proporre questi percorsi nei monasteri e nei conventi, per scoprire donne che hanno dato tanto alla nostra città, spesso nell’ombra.”
GLI ITINERARI DEL GIUBILEO: UN VIAGGIO NELLA SPIRITUALITÀ AL FEMMINILE
Gli otto itinerari ripercorrono il ruolo fondamentale delle donne nella storia della Chiesa e della città di Napoli, attraverso i conventi e monasteri che hanno ospitato figure di rilievo nell’ambito della fede, dell’accoglienza e della cultura.
Ecco i percorsi previsti:
- “L’educazione e la conoscenza”: Un viaggio tra i collegi storici come Santa Maria di Costantinopoli e Sant’Antoniello a Port’Alba, per comprendere il ruolo della cultura e dell’istruzione (13 febbraio – 13 dicembre).
- “La cura e la speranza”: Visite agli ospedali storici come SS. Annunziata, Santa Maria della Pace e Santa Maria del Popolo degli Incurabili, per riscoprire il valore della medicina e dell’assistenza ai bisognosi (13 febbraio – 11 dicembre).
- “I segni dei tempi: gli emarginati”: Percorso tra San Gregorio Armeno e Santa Maria Donnaromita, oggi divenuti centri di accoglienza per i più fragili (14 febbraio – 12 dicembre).
- “Sinfonia di fedi. Percorso ecumenico”: Un itinerario che coinvolge la Chiesa Evangelica Valdese e i conservatori di San Nicola a Nilo e Santi Filippo e Giacomo, legati alla tradizione musicale e alla solidarietà (15 febbraio – 6 dicembre).
- “Il silenzio e la ricerca di Dio”: Una visita al Complesso Monumentale di San Giovanni a Carbonara e al giardino medievale di re Ladislao, tra arte e meditazione (16 febbraio – 21 dicembre).
- “La fede che trasforma la vita”: Alla scoperta di Santa Maria in Gerusalemme e Santa Maria Regina Coeli, nel segno della carità e dell’assistenza ai malati (27 febbraio – 11 dicembre).
- “Preghiera e azione”: Un viaggio spirituale tra il Monastero delle Clarisse di Santa Chiara e la Chiesa di Santa Marta, simboli di equilibrio tra vita contemplativa e attiva (28 febbraio – 19 dicembre).
- “Emigrate”: Percorso nel Monastero dei Santi Severino e Sossio e nel Complesso di Monteverginella, con letture e testimonianze sulle grandi migrazioni partite da Napoli (1 marzo – 20 dicembre).
UN’OCCASIONE DI RISCOPERTA E RIFLESSIONE
L’iniziativa non è solo un viaggio tra i monumenti e le tradizioni religiose della città, ma anche un’opportunità di riflessione sul presente.
La professoressa Adriana Valerio ha sottolineato il legame tra il passato e le tematiche attuali, come l’immigrazione, attraverso documenti e testimonianze che saranno esaminati lungo il percorso.
L’Arcidiocesi di Napoli, con il suo provicario generale monsignor Matino, ha rimarcato l’importanza del ruolo delle donne nella Chiesa:
“Dietro i monasteri ci sono figure femminili che hanno dato assistenza ai malati, cultura agli ignoranti e speranza agli abbandonati. Il Giubileo è l’occasione per restituire loro il riconoscimento che meritano.”
CONCLUSIONI: UN GIUBILEO CHE VALORIZZA NAPOLI
Con questo progetto, Napoli si prepara ad accogliere pellegrini, turisti e cittadini, offrendo un’esperienza unica tra storia, arte e fede.
A coronare il programma ci sarà il Pellegrinaggio di riconciliazione, che il 23 settembre attraverserà le Chiese del Gesù Nuovo, Santi Filippo e Giacomo, San Giorgio Maggiore e la Porta Giubilare del Carmine, per un momento di preghiera collettiva.
Il Giubileo 2025 sarà un’occasione per Napoli non solo di celebrare la fede, ma anche di promuovere la sua storia, il suo patrimonio culturale e il suo spirito di accoglienza.