Dove non può il vigile urbano con penna e blocchetto delle contravvenzioni arriva in soccorso la tecnologia. Gli automobilisti indisciplinati che a Napoli continueranno a lasciare l’auto in doppia fila o là dove non la si può parcheggiare ora sono avvisati. I pizzardoni napoletani potranno multarli a raffica semplicemente passando con la loro auto o in moto davanti alle file di vetture parcheggiate in violazione del codice della strada. Su alcune delle vetture e delle moto della polizia locale di Napoli sono stati installati dei computer o degli smartphone intelligenti con telecamere di ultima generazione capaci di analizzare le immagini, rilevare le targhe, fotografarle, validare l’infrazione, spedire tutta la documentazione agli uffici che poi dovranno occuparsi di mandare a casa dell’automobilista la contravvenzione stampata, l’infrazione accertata con tutti i crismi e il bollettino con conto corrente per pagare.
Così la tecnologia sarà usata per educare gli automobilisti. Il nuovo sistema per stangare gli indisciplinati della sosta è già in funzione e le multe fioccano. Questo sistema si chiama ‘street control’ ed è già usato da un paio di settimane a Roma. Come funziona? Il modulo “street control” (si chiama così in gergo tecnologico) consente la rilevazione di illeciti al codice della strada e il conseguente controllo sul territorio in piena mobilità con uno smartphone o un tablet o un pc con sistema operativo Android. La compilazione dell’avviso viene integrata con informazioni sulla posizione Gps e foto, nonché con le notizie fornite dalle banche dati. In tempo reale è possibile rilevare la situazione delle auto visionate lungo il tragitto per ciò che riguarda l’assicurazione, la revisione, il furto. Questo dispositivo consente ai vigili urbani di riprendere la targa delle automobili in sosta e di elevare contravvenzioni in movimento, secondo una logica denominata ‘a strascico’.
Non è proprio una cosa bellissima ma si tratta di uno strumento, come dicevamo, dotato di fotocamere e videocamere che, installato sulle volanti o sulle moto della Polizia Municipale, consente di riprendere la targa e gli altri dati relativi al veicolo ed al luogo ove questo viene “fotografato”, di trasmettere questi dati ad una centrale operativa e di elevare, così, in maniera veloce ed automatica le multe per divieto di sosta. In pochi minuti il computer registra decine di targhe, con la verifica immediata del proprietario, del bollo e dell’assicurazione. Pochi giorni e a casa di molti napoletani che hanno fatto infrazioni verranno recapitate le prime migliaia di multe con questo sistema. Certo, ci sarà chi farà ricorso, chi dirà che c’è qualche problema riguardo l’uso di quella tecnologia. Ci sarà chi parlerà di agguati dei vigili urbani e di un Comune che vuole fare cassa con i soldi degli automobilisti. Si potrà dire tutto e il contrario di tutto. Sappiate però che mentre leggete questo articolo, avete già preso una multa se avete lasciato l’auto in divieto di sosta e nel frattempo sono passati accanto alla vostra vettura i vigili urbani con queste nuove diavolerie tecnologiche.
Gli agenti dell’ufficio Prevenzione generale della Questura di Napoli, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in via Francesco Galeota, nel quartiere di Fuorigrotta, hanno notato un uomo al centro della carreggiata che, alla loro vista, si è scagliato contro la volante danneggiando il cofano con una cintura; i poliziotti, non senza difficoltà e dopo una colluttazione, lo hanno bloccato. Un 33enne di San Mango Piemonte (Salerno) con precedenti di polizia, è stato arrestato per lesioni personali aggravate, resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento ai beni della Pubblica Amministrazione.
Nel corso della convention che si è tenuta ieri mattina, per la presentazione dei candidati di Forza Italia alle prossime elezioni amministrative, sono stati resi noti anche i coordinatori cittadini del partito in cinque Comuni della provincia di Napoli: Joselita Ruggiero Malagnini a Cimitile; Antonio Iannicelli a Carbonara di Nola, on. Vincenzo Carbone a Palma Campania; Giuseppe Mellone a Caivano; e Giovanni Aprovidolo a Cardito. Lo annunciano Annarita Patriarca, deputata di Forza Italia e commissaria provinciale del partito, e Fulvio Martusciello, commissario regionale azzurro. “Il nostro partito continua a crescere in provincia di Napoli in un’ottica di coinvolgimento e partecipazione allargata per la valorizzazione dei territori e delle sue migliori energie – hanno aggiunto Patriarca e Martusciello – I nuovi coordinatori cittadini, a cui va l’augurio di buon lavoro, sono infatti tutti sindaci o amministratori locali”.
Aveva in casa 660 mila euro in contanti, assegni post-datati per altri 130 mila e reperti archeologici, orologi di lusso ed altro: un tesoretto trovato dai finanzieri di Napoli in casa di un 59enne di Portici, Napoli. I finanzieri erano lì, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, per eseguire un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da essa abitualmente frequentati, emessa dal G.I.P. del Tribunale Ordinario di Roma.
Il provvedimento è stato adottato all’esito di indagini, delegate dalla Procura capitolina ai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, che hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo per il reato di tentata estorsione.
Il predetto soggetto, già gravato da una condanna definitiva per associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di più reati di truffa e falso, avrebbe posto in essere atti di violenza e minaccia nei confronti del direttore commerciale di un consorzio di Roma a seguito di un investimento di oltre 1,5 milioni di euro in un’operazione immobiliare nella provincia di Messina che prevedeva la costruzione di 5 villette.
A seguito dell’infruttuoso investimento, l’indagato avrebbe richiesto, in più occasioni, alla persona offesa, la restituzione di una somma (7 milioni di euro) di gran lunga superiore a quella investita, con minacce proferite in presenza di altre persone e anche con l’uso di una pistola all’interno di un bar della Capitale.
Contestualmente all’esecuzione della misura, militari del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Napoli hanno eseguito perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica di Roma in due abitazioni e in un’autovettura di proprietà dell’indagato, che non risulta aver presentato dichiarazioni dei redditi dal 2006.
Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate anche 2 pistole semiautomatiche modificate, comprensive di caricatore con cartucce, 3 pistole revolver comprensive di cartucce, di cui una con matricola abrasa e una modificata, e circa 200 munizioni di vario calibro per arma corta. Conseguentemente, l’indagato è stato tratto in arresto (poi convalidato) per detenzione abusiva di armi clandestine e ricettazione e tradotto nel carcere di Poggioreale.
Si è proceduto, altresì, a sequestrare 660.000 euro in contanti, assegni post-datati per 130.000 euro, 3 reperti archeologici, 15 orologi di lusso di note marche e 2 telefoni cellulari. Sono in corso ulteriori approfondimenti e analisi di tipo balistico sulle armi sequestrate e sulla documentazione di interesse investigativo reperita nel corso delle perquisizioni.