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Economia

Mps dopo la scalata a Mediobanca: governance, nuovi soci e il futuro delle alleanze

Primo cda di Mps dopo l’opas su Mediobanca: definizione del nuovo board, ridisegno degli assetti azionari e dossier Generali-Natixis tra le prossime sfide.

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Monte dei Paschi di Siena ha riunito il consiglio di amministrazione per la prima volta dopo il successo dell’offerta pubblica di acquisto e scambio su Mediobanca. «È un’operazione che cambia il sistema bancario italiano, abbiamo creato il terzo polo», ha dichiarato il presidente Nicola Maione. Con l’86,33% del capitale in mano, la strada verso il delisting e la fusione è ormai spianata, ma il percorso si annuncia lungo e porterà almeno fino al 2026.

Governance e nomine in cantiere

Il comitato nomine, guidato da Domenico Lombardi con il supporto dei consulenti di Korn Ferry, è al lavoro per definire la lista del nuovo cda in vista dell’assemblea di Mediobanca del 28 ottobre. La prossima riunione del board sarà interlocutoria, senza delibere, e servirà a fare il punto sulle selezioni in corso. Secondo le prime indiscrezioni, il consiglio potrebbe ridursi dagli attuali 15 membri a 9 o 11. Per l’amministratore delegato si guarda a figure esterne di alto profilo, tra cui Riccardo Mulone (Ubs), Francesco Pascuzzi (Goldman Sachs) e Giorgio Cocini (Pimco), mentre per la fase di transizione potrebbe essere scelto un manager interno di Piazzetta Cuccia.

La nuova mappa degli azionisti

Dopo l’opas, anche Francesco Gaetano Caltagirone ha chiesto alla Bce l’autorizzazione a superare la soglia del 10%, ma fino all’ok i suoi diritti di voto restano congelati al 9,99%. Attualmente detiene l’11% del capitale, mentre Delfin, la holding dei Del Vecchio, è il primo socio con il 18%. Seguono il Mef con il 5% e Banco Bpm-Anima con il 4%. Secondo gli analisti, la richiesta di Caltagirone riduce i rischi di pressione sul titolo e apre la strada a possibili ulteriori incrementi della sua quota.

Generali e l’alleanza con Natixis

Con il passaggio del controllo, sono confluite a Siena anche le partecipazioni di Mediobanca in Generali (13,1%). Questo rappresenta il nuovo terreno di confronto tra soci e management. Sul tavolo resta la delicata alleanza con Natixis nel risparmio gestito: i colloqui con i francesi dovranno chiarire entro fine anno il futuro della partnership. Intanto, per evitare ricadute economiche, è stata concordata la rimozione della clausola di break fee da 50 milioni prevista in caso di recesso di uno dei due partner.

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Economia

Concordato preventivo biennale, scadenza il 30 settembre: in arrivo le lettere del fisco alle partite Iva

Scade il 30 settembre il termine per aderire al concordato preventivo biennale 2025-2026. L’Agenzia delle Entrate invia le lettere alle partite Iva interessate. Previsto anche un ravvedimento speciale per le annualità 2019-2023.

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È partito il conto alla rovescia per aderire al concordato preventivo biennale 2025-2026. In questi giorni l’Agenzia delle Entrate sta inviando lettere nei cassetti fiscali delle partite Iva potenzialmente interessate. La scadenza è fissata a martedì 30 settembre, termine entro cui i contribuenti potranno mettersi al riparo dai controlli aderendo all’accordo.

Chi può aderire e chi resta escluso

Potranno partecipare i contribuenti che nel 2024 hanno svolto attività nei settori agricoltura, manifatture, servizi, professioni e commercio, soggetti agli indici Isa, e che non hanno già aderito al primo biennio 2024-2025. Restano esclusi i forfettari, chi ha accettato la proposta per il biennio precedente e chi ha superato ricavi per 5.164.569 euro.

Modalità di adesione e doppio binario

L’adesione potrà avvenire in due modi:

  • insieme alla dichiarazione dei redditi e ai modelli Isa, entro il 30 settembre 2025;

  • in via autonoma, tramite l’invio del modello Cpb con il frontespizio di Redditi 2025.

Il fisco ha chiarito che la richiesta sarà più alta per i contribuenti con minore affidabilità fiscale, mentre è previsto un ravvedimento speciale.

Ravvedimento speciale e regole

I contribuenti potranno regolarizzare le annualità dal 2019 al 2023 esercitando l’opzione tra il 1° gennaio e il 15 marzo 2026, versando l’intero importo in un’unica soluzione o avviando il pagamento rateale. L’opzione è valida anche per chi ha conseguito redditi misti (impresa e lavoro autonomo).

I numeri del viceministro Leo

Secondo il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, dal concordato preventivo biennale sono già arrivati 1,6 miliardi di euro e l’emersione di circa 190mila soggetti dal sommerso. Ora, con la nuova fase 2.0, l’obiettivo è spianare ulteriormente la strada alle imprese, offrendo più garanzie e meno timori legati alle verifiche fiscali.

Dichiarazione precompilata entro il 30 settembre

Sempre entro martedì 30 settembre va inviata la dichiarazione dei redditi precompilata. Oltre al modello 730 tradizionale, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione la modalità semplificata, che compila in automatico i campi con i dati già disponibili, alleggerendo il lavoro dei contribuenti.

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Economia

Mfe-Mediaset guarda al Portogallo dopo il colpo Prosieben

Dopo la conquista di Prosieben, Mfe-Mediaset apre trattative in esclusiva per entrare nel gruppo portoghese Impresa, rafforzando la sua espansione internazionale in Europa.

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Dopo aver conquistato la tedesca Prosieben, Mfe-Mediaset punta al Portogallo. Il gruppo fondato da Silvio Berlusconi ha infatti avviato colloqui in esclusiva con Impresa, storico gruppo media portoghese quotato a Lisbona. L’obiettivo è valutare l’acquisizione di una partecipazione rilevante, sebbene al momento non vi siano ancora accordi vincolanti.

Il profilo di Impresa

Impresa conta circa mille dipendenti e divide le sue attività in tre aree principali:

  • Televisione, che rappresenta la gran parte dei ricavi, con i canali Sic, Sic Noticias, Sic Radical e Sic Internacional;

  • Editoria cartacea, con testate come Expresso, Visao, Exame e Caras;

  • Immobiliare e multimediale, comprese soluzioni tecnologiche di geo-localizzazione.

Il nodo principale resta l’ingente indebitamento del gruppo, che Mfe sta valutando attentamente.

L’espansione internazionale del Biscione

Dopo l’Opas su Prosieben, Mfe è diventato il primo operatore televisivo privato in Europa, superando Rtl e Itv, con ricavi vicini ai 7 miliardi e un margine operativo lordo di oltre 1,3 miliardi.

In Germania, l’acquisizione è stata gestita con un approccio “soft”, mantenendo una linea di continuità con il management di Prosieben e concordando le nomine con il gruppo tedesco. A breve il Tribunale nominerà due nuovi membri del Supervisory board, passaggio che garantirà a Mfe la maggioranza.

Le strategie di Pier Silvio Berlusconi

«Prosieben è un passo decisivo per il nostro progetto industriale – ha spiegato Pier Silvio Berlusconi – e lo affrontiamo con realismo e prudenza, consapevoli che ci sarà molto lavoro da fare. Nei media è fondamentale crescere, e questa nuova dimensione sarà cruciale per affrontare la concorrenza dei giganti del web».

Dopo la Germania, il prossimo obiettivo è dunque il Portogallo, con il dossier Impresa in cima all’agenda.

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Economia

Enel Rio, Moliterni: un miliardo di investimenti e la Partita del Cuore Italia-Brasile

Il Ceo di Enel Rio Francesco Moliterni annuncia un piano da 1 miliardo di euro per il 2025-2027 e presenta la Partita del Cuore Italia-Brasile del 10 ottobre a Rio de Janeiro.

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«Mi piace il calcio, e penso si debba sempre giocare per vincere. Ma nel rispetto delle regole». Con questa immagine sportiva Francesco Moliterni, alla guida di Enel Distribuzione Rio da otto mesi, ha raccontato la sua filosofia di leadership. Durante un incontro organizzato dalla Camera di Commercio di Rio de Janeiro, moderato dall’ANSA, il Ceo ha sottolineato come il segreto del successo sia nel lavoro di squadra: «La grande sfida è conquistare il team, convincerlo ad avere fiducia e guidarlo con l’esempio quotidiano».

Investimenti per digitalizzazione e resilienza

Moliterni ha annunciato un piano di investimenti da circa 1 miliardo di euro (6,1 miliardi di reais) tra il 2025 e il 2027, con un aumento del 74% rispetto al piano precedente. Le risorse saranno destinate alla digitalizzazione della rete, alla telegestione e al potenziamento della resilienza contro condizioni climatiche estreme. Importante anche il capitolo occupazione: previste 2.000 nuove assunzioni in due anni, con programmi di formazione e accordi con le Forze armate per agevolare il reinserimento dei militari nella vita civile.

Il Brasile al centro della strategia Enel

Il Ceo ha ricordato le radici calabresi della sua famiglia e il legame personale con il Brasile, dove Enel ha deciso di concentrare parte rilevante della propria strategia: «Due anni fa Enel ha fatto del Brasile un obiettivo strategico. Ne sono prova Enel Rio, Enel San Paolo, Enel Cearà ed Enel Green Power, con 6,6 GW di capacità installata tra fotovoltaico, idroelettrico ed eolico».

La Partita del Cuore Italia-Brasile

Oltre all’energia, Enel Rio investe anche nella cultura e nello sport. Il 10 ottobre, insieme al governo dello Stato, organizzerà a Rio de Janeiro la Partita del Cuore Italia-Brasile, evento gratuito che vedrà in campo grandi campioni come Zico, Romário, Bebeto, Aldair, Júlio César e Júnior per il Brasile, mentre tra gli Azzurri scenderanno Cannavaro, Materazzi, Tardelli, Altobelli, Conti e altri. Saranno della partita anche l’Ambasciatore italiano Alessandro Cortese e il Console generale Massimiliano Iacchini. L’evento, che coincide con il Dia de la Criança, la Festa dei bambini, vuole celebrare l’amicizia tra i due Paesi e sottolineare il valore dell’inclusione sociale.

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