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Moto Gp Portogallo, al rientro di Marquez vince Quartararo davanti ad un grande Bagnaia

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Nel giorno di Marquez, l’orgoglio di Bagnaia e la prontezza di Quartararo. E’ successo di tutto al gran premio del Portogallo di Motogp vinto con merito dal francese della Yamaha Fabio Quartararo davanti a Francesco Bagnaia (che gli e’ secondo anche nella nuova classifica mondiale) e al campione del mondo in carica Joan Mir. Quarto Franco Morbidelli. Marquez e’ arrivato settimo e ha pianto a lungo nel paddock, per l’emozione di questo suo ritorno tanto atteso, per aver di nuovo provato l’ebbrezza della corsa da cui non sa stare lontano, ma soprattutto per aver allontanato definitivamente lo spettro del ritiro che negli ultimi mesi lo ha perseguitato. Tutta colpa di quel braccio sempre dolorante dopo l’infortunio dell’estate 2020, e dei tanti interventi chirurgici, oggi cancellati da quelle lacrime di gioia in diretta tv, un inedito per il pilota-robot delle dueruote. Marquez ora e’ tornato davvero e sara’ di sicuro un protagonista della stagione. Per ora la stessa cosa non si puo’ dire invece per Valentino Rossi, partito da una mortificante 17ma posizione in griglia e poi mestamente finito fuori pista dopo essere stato a lungo 12mo alle spalle del fratello Luca Marini. Ma a Portimao e’ stata anche la giornata di Bagnaia, il giovane toscano della Ducati e’ partito come una furia dall’11ma fila, ancora arrabbiatissimo per la contestata decisione di ieri dei giudici di gara, che lo hanno retrocesso dalla pole, secondo lui ingiustamente. Voleva dimostrare di essere il migliore e ci e’ riuscito, questo ragazzo e’ ormai piu’ che una promessa per la motogp.

Ha messo in piedi con l’autorita’ di un veterano una rimonta favolosa e difficile sul circuito pieno di curve di Portimao, ed ha bruciato uno dietro l’altro tutti quelli che si e’ trovato davanti fino a trovare il secondo gradino del podio. Ci fossero stati pochi altri giri avrebbe potuto riprendere pure il fuggitivo Quartararo che, dopo una disastrosa partenza dalla pole (gli e’ costata ben 5 posti gia’ al primo giro) e’ stato comunque bravo a prendere e mantenere saldamente la testa del gruppo, aiutato anche dalle cadute dei suoi diretti inseguitori Zarco e Rins, che gli hanno dato modo di andarsene tranquillo. Con il successo di oggi Quartararo ha preso decisamente il comando della classifica generale con 61 punti, seguito da Bagnaia con 46 e Vinales 41, quest’ultimo oggi appena undicesimo. Prossimo appuntamento con la Motogp il 2 maggio a Jerez per il gp di Spagna, quarta prova del mondiale 2021.

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Ancelotti, tra Real Madrid, Brasile e Arabia: il futuro è ancora un rebus, ma una cosa è certa: non ha fretta

Il futuro di Carlo Ancelotti resta in bilico tra Real Madrid, Brasile e offerte arabe. Ma il tecnico non ha fretta: vuole chiudere con eleganza la sua avventura a Madrid.

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Chiamatelo fattore “tempo”. Perché quando si parla del futuro di Carlo Ancelotti, signore della Champions League e tecnico più vincente d’Europa, è proprio il tempo a scandire ogni passo. Ancelotti ha costruito la sua leggenda senza mai cedere alla fretta, e anche oggi – stretto tra Real Madrid, Brasile e offerte saudite – non ha intenzione di affrettare decisioni.

La stagione del Real tra infortuni, ego e delusioni

La stagione 2024-2025 del Real Madrid è stata un percorso a ostacoli, nonostante il clamoroso arrivo di Kylian Mbappé. Gli infortuni pesanti a Carvajal e Militao, il vuoto lasciato da Kroos, l’inserimento complicato di Mbappé e una squadra iper-offensiva e senza equilibrio hanno lasciato segni profondi. I Blancos sono usciti ai quarti di Champions, hanno perso la Copa del Rey in finale, la Supercoppa, e in Liga inseguono il Barcellona a -4. Solo l’11 maggio, nel Clásico che sa di sentenza, si capirà se la corsa è ancora viva.

Il Brasile aspetta, ma Ancelotti temporeggia

Le voci sull’approdo di Ancelotti sulla panchina della Seleção circolano da mesi. Sembravano spente, ma i problemi del Brasile nelle qualificazioni mondiali le hanno riaccese. Qualche giorno fa, a Londra, c’è stato un incontro ufficiale tra Ancelotti e i vertici della Federazione brasiliana. Ma è arrivata fumata nera: il Brasile lo vuole subito, Carlo vuole chiudere con stile la sua avventura madridista, eventualmente fino al Mondiale per club.

L’offerta araba e il silenzio di Ancelotti

Sul tavolo è spuntata anche una proposta monstre dall’Arabia Saudita, si parla di 50 milioni a stagione, forse dall’Al-Ahli. Ma Ancelotti non si è mosso. Rimane a Madrid, prepara la sfida contro il Celta Vigo, e spera che il Barcellona inciampi. Nel frattempo, la stampa spagnola inizia a ipotizzare che possa restare anche per il Mondiale per club.

Il commiato perfetto? Con la Liga in mano

Con 15 trofei vinti alla guida dei Blancos, don Carlo merita un’uscita di scena all’altezza della sua storia. E anche il club lo sa. Il finale di stagione sarà determinante: Liga o no, l’addio sarà comunque elegante.

Il resto? Arabia, Brasile, Italia (si vocifera Milan o Roma), o una pensione serena. Ancelotti, unico tecnico a vincere nei cinque principali campionati europei, non ha fretta, e questa è – per ora – l’unica certezza.

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Europa League: vincono Tottenham e United, verso finale inglese

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Vittorie per Tottenham e Manchester United, si va verso una finale di Europa League tutta inglese. La squadra londinese ha fatto un grande passo battendo 3-1 il Bodo Glimt nella semifinale di andata giocata a Londra. Vantaggio lampo per il Tottenham che al 1′ va a segno con Brennan Johnson, il raddoppio al 34′ con James Maddison: al 16′ della ripresa Dominic Solanke su rigore segna il tris. Saltnes ha accorciato le distanze al 38′ in una delle rare azioni offensive dei norvegesi, chiamati ora alla missione quasi impossibile tra sette giorni in casa. Nell’altra semifinale, grazie anche alla superiorità numerica dal 35′, lo United, a cui resta solo l’Europa per salvare la stagione, ha travolto l’Athletic Bilbao 3-0. I Red Devils, solo quattordicesimi in Premier League, hanno sconfitto i baschi che vedono sfumare il sogno di una finale casalinga il 21 maggio: a segno per gli inglesi Casemiro (30′) e poi doppietta del capitano portoghese Bruno Fernandes (37′ su rigore e 49′).

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Conference: Fiorentina ko a Siviglia, al Franchi per la rimonta

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La Fiorentina cade a Siviglia e ora deve sperare nella rimonta tra sette giorni al Franchi. Il Betis si aggiudica il primo round della semifinale di Conference League, battendo 2-1 i viola grazie ai gol di Ezzalzouli e Antony, ma Ranieri a segno per la squadra di Palladino ha riacceso la speranza. Minuto di raccoglimento per ricordare Papa Francesco, e poi in campo è subito Betis che infatti passa in vantaggio dopo appena sei minuti grazie alla rete di Ezzalzouli. Azione nata dal duello vinto da Bakambu con Comuzzo, arriva sul fondo e crossa: l’attaccante marocchino non sbaglia a due passi da De Gea. La rete passa sotto la lente del Var per verificare eventuali irregolarità, ma l’arbitro Oliver convalida il gol del vantaggio degli andalusi. La Fiorentina reagisce e al 21′ sfiora il pari con Mandragora, che di testa manda fuori di un soffio.

A ridosso della mezzora Palladino è costretto a un cambio; problema muscolare per Cataldi che chiede di uscire, al suo posto Adli. Nel recupero il Betis va vicino al raddoppio con Bartra che calcia il pallone sopra la traversa. Nella ripresa Palladino gioca la carta Kean, rientrato da poco in gruppo e partito dalla panchina. Ma proprio nel momento migliore die viola arriva il raddoppio della squadra andalusa con Antony (19′). Al 27′ però la riapre Ranieri che batte Vieites e fa tornare a sperare la Fiorentina, che qualche minuto dopo va vicina anche al pari con Gosens. La Viola ha reagito e tiene viva la speranza di volare in finale: tra sette giorni il ritorno in casa.

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