Collegati con noi

Sport

Milik dice che ama il Napoli “ma non sono stato trattato bene”, Boniek gli ricorda che occorre essere riconoscenti

Pubblicato

del

“Sono stato trattato male, ma ho sempre rispettato il Napoli”: Arkadiusz Milik, separato in casa coi partenopei, si sfoga con il sito polacco Sportowefakty.pl dopo la mancata cessione. “Il Napoli – racconta Milik – voleva prolungare il contratto per altri 5 anni e mi ha messo di fronte a un bivio: firmare il rinnovo o andarmene. Ho deciso di provare qualcosa di nuovo altrove. Il mio agente stava cercando una nuova soluzione, tante squadre si sono interessate a me. Non voglio fare i nomi ma la verita’ e’ che per alcune proposte io avevo dato il via libera ma i club in questione non hanno trovato l’accordo col Napoli e io sono dovuto restare”. Ora Milik spera nel mercato di gennaio: “Sto aspettando la prossima finestra di trasferimento”. Alla critica secondo cui la volonta’ di lasciare il Napoli è legata a una questione di soldi, l’attaccante replica: “se il mio futuro fosse deciso da questioni finanziarie, estenderei il mio contratto con il Napoli. Ho ricevuto un’offerta a condizioni molto buone”. Milik spiega la sua posizione: “la vita di un atleta e’ bella ma breve. Ho 26 anni, voglio crescere. Credo sia il momento giusto per provare una nuova sfida. Negli ultimi mesi molte cose sono state fraintese ed esagerate. Non c’e’ mai stata ostilita’ da parte mia verso il Napoli. Volevo risolvere tutto professionalmente. Ho un grande rispetto per la societa’, ho trascorso 4 anni meravigliosi a Napoli. Rispetto il Napoli, i suoi tifosi”. Infine alla domanda se si senta in guerra con il club, Milik risponde: “Posso assicurare che il rispetto per la societa’ non e’ mai mancato. Ho sempre voluto lasciare il club in armonia. Non si puo’ incolpare un giocatore perche’ e’ rimasto, se non e’ colpa sua. Il Napoli non ha parlato con le societa’ che mi volevano”. “Ho scoperto dai media che non ero nella lista della A e dell’Europa League, mi aspettavo una decisione del genere, ma la mancanza di comunicazione con il giocatore non e’ stata del tutto professionale. Credo di non essere stato trattato bene alla fine. Sono stato il capocannoniere della squadra nelle ultime due stagioni, dando sempre il cento per cento. Non ho rimpianti, perche’ so come funziona. Soffriro’ un po’, ma resistero’”. Zbignew Boniek, presidente della Federcalcio polacca, a Rai Radio Uno ha invece criticato il modo di fare di Milik ed ha ricordato al calciatore che litigare non serve a niente e che l’attaccante della squadra della Polonia avrebbe dovuto avere “maggiore rispetto per il Napoli che quando è stato male, per 18 mesi, l’ha sempre pagato e tenuto in ottimo considerazione”.

Advertisement

Sport

Buongiorno ancora ko, stagione a rischio: il Napoli perde il suo leader in difesa nel momento decisivo

Alessandro Buongiorno si ferma di nuovo per una lesione all’adduttore: stagione praticamente finita. Conte alle prese con l’ennesima emergenza in difesa in vista della sfida con il Lecce.

Pubblicato

del

 Alessandro Buongiorno è costretto nuovamente ai box. Il difensore del Napoli ha riportato una lesione distrattiva del muscolo adduttore lungo della coscia destra, confermata dagli esami strumentali effettuati dopo l’uscita anticipata nella gara contro il Torino. Una ricaduta dell’infortunio che lo aveva già tenuto fermo per quasi un mese e che, con ogni probabilità, lo costringerà a saltare tutto il finale di stagione, fatta eccezione – forse – per l’ultima giornata al Maradona contro il Cagliari.

Un eccesso di generosità

Ironia della sorte, il ko è arrivato per troppa voglia di esserci, per senso di appartenenza e spirito di sacrificio. Buongiorno aveva messo nel mirino la sfida con il Torino, il suo passato, la sua casa calcistica. E ha fatto di tutto per esserci, nonostante il fastidio al nervo otturatore che lo aveva già tenuto fuori con Bologna, Empoli e Monza. Una scelta di cuore che ha avuto un epilogo amaro.

Le alternative di Conte

L’ennesima emergenza difensiva obbliga Antonio Conte a nuove scelte. Il reparto arretrato del Napoli, pur decimato, resta il meno battuto dei top 5 campionati europei, ma le opzioni iniziano a scarseggiare. Il sostituto naturale sarebbe Rafa Marin, già impiegato a Monza. Ma non è escluso che Conte possa dirottare Mathias Olivera al centro in coppia con Rrahmani, spostando Spinazzola a sinistra. Una soluzione già testata in allenamento, anche in vista di un ritorno al 4-4-2.

Di Lorenzo c’è, ma con riserva

Attenzione però anche a Giovanni Di Lorenzo. Il capitano ha accusato un colpo al fianco in uno scontro con Milinkovic-Savic domenica scorsa. Nulla di grave, almeno in apparenza, ma lo staff medico lo monitora con cautela per evitare ulteriori sorprese. L’ipotesi di una sua assenza a Lecce al momento non è concreta, ma il Napoli non può permettersi ulteriori defezioni.

Conte, l’arte di gestire le emergenze

Nel momento più difficile, il tecnico azzurro ha dimostrato di saper trasformare le difficoltà in forza. L’ultima trovata tattica, un tridente atipico lanciato all’ultimo minuto per sostituire Raspadori colpito da influenza, ha funzionato. E ora sarà di nuovo il momento dell’ingegno, delle scelte coraggiose e della compattezza del gruppo.


Parole chiave SEO: Alessandro Buongiorno infortunio, Napoli emergenza difesa, lesione adduttore Buongiorno, Conte scelte difensive Napoli, Di Lorenzo condizioni, Napoli Lecce probabili formazioni, Napoli infortuni, Napoli formazione 2025

Titolo SEO: Napoli, stagione finita per Buongiorno: lesione all’adduttore. Difesa in emergenza per Conte

Meta description SEO: Alessandro Buongiorno si ferma di nuovo per una lesione all’adduttore: stagione praticamente finita. Conte alle prese con l’ennesima emergenza in difesa in vista della sfida con il Lecce.

Continua a leggere

Sport

Champions: Psg vince in casa dell’Arsenal, gol Dembelé e super Donnarumma protagonisti

Pubblicato

del

Espugnare l’Emirates Stadium di Londra sembrava un’impresa impossibile ma il Paris Saint Germain ci è riuscito, battendo 1-0 l’Arsenal nella semifinale d’andata di Champions League. Merito di Dembelé, andato in rete all’inizio della partita, e di un super Gigio Donnarumma autore di una serie di parate che hanno impedito ai Gunners di trovare il pareggio. Gioisce Luis Enrique che tra una settimana al Parco dei Principi partirà con un gol di vantaggio sugli inglesi nella gara di ritorno. Recrimina, invece, Mikel Arteta per le occasione non finalizzate dai propri giocatori. Partono molto bene gli ospiti che trovano il vrtanggio al 4′ con Dembelé al termine di una triangolazione in profondità con Kvaratskhelia. Anche i 25′ minuti successivi sono di marca francese che sfiorano addirittura il raddoppio con Marquinos. Al 30′ sale in cattedra l’Arsenal che inizia a macinare gioco e prova ad affondare dalle parti di Donnarumma.

Al 37′ Joao Neves salva su Merino che poteva calciare a due passi dalla porta. Al 39′ Saka semina il panico in area. Dopo 2′ minuti Trossard manca la deviazione vincete su assist di Merino. In pieno recupero Donnarumma compie un vero e proprio miracolo su Martinelli. Nella ripresa i Gunners spingono. Al 2′ Merino segna ma dopo un lungo consulto del Var la rete viene annullata. Al 11′ ci pensa ancora Donnarumma a deviare in angolo un tiro di Troussard che aveva approfittato di un errore di Marquinhos. L’Arsenal insiste ma non riesce a concludere. Il Psg gioca di rimessa: al 39′ Barcola in contropiede sulla sinistra ha l’occasione di chiudere l’incontro sul 2-0 ma sbaglia mandando di poco sulla sinistra. Dopo 1′ tocca a Gonzalo Ramos che dalla stessa posizione colpisce la traversa. I padroni di casa spingono nei minuti di recupero ma il Psg li contiene. Finisce 1-0 per i francesi. Appuntamento mercoledì prossimo a Parigi per il ritorno. In palio c’è la finale.

Continua a leggere

Sport

Jannik Sinner: “A Roma torno con una mentalità diversa. Ho anche pensato di lasciare il tennis”

Jannik Sinner si confessa al Tg1: “Momenti difficili, ho pensato di lasciare. Ora pronto a tornare a Roma con una nuova mentalità”. La forza della famiglia e del team.

Pubblicato

del

Jannik Sinner si prepara a rientrare in campo agli Internazionali d’Italia di Roma con uno spirito nuovo, dopo mesi difficili segnati dalla sospensione per doping patteggiata con la Wada. In un’intervista esclusiva rilasciata al Tg1, il numero uno del tennis mondiale si è raccontato senza filtri al direttore Gian Marco Chiocci, svelando emozioni, fragilità e speranze alla vigilia del suo ritorno.

«Sono molto contento di rientrare in campo a Roma. Sicuramente torno con una mentalità diversa», ha detto Sinner, pronto a rimettersi in gioco dopo aver attraversato momenti complessi. «In campo non stavo come un giocatore si dovrebbe sentire. Il divertimento era andato via, pensavo ad altre cose. Ma ora sono felice di tornare, non c’è posto più bello di Roma per ricominciare».

Il campione altoatesino ha rivelato di aver pensato persino di lasciare il tennis: «Prima degli Australian Open non mi sentivo a mio agio, nemmeno negli spogliatoi. I giocatori mi guardavano in modo diverso, e lì ho pensato: è pesante vivere il tennis in questo modo».

Sinner ha ricordato la difficile gestione del caso Clostebol, la sostanza proibita che ha portato alla sua squalifica: «In quel momento non ho capito nulla. Non sapevo da dove venisse. È stato pesante accettare tre mesi di squalifica sapendo di non aver fatto nulla di sbagliato. Ma con il mio avvocato abbiamo deciso di patteggiare, per evitare rischi peggiori».

Fondamentale per lui è stato l’appoggio delle persone più vicine: «La mia fortuna è stata avere il mio team, la mia famiglia, persone che mi hanno protetto. Mi sono costruito una bolla, e questo mi ha dato la voglia di continuare a lottare».

Sul piano mentale, Sinner ammette di vivere le emozioni in modo intenso: «Anche io ho scatti di rabbia, ma il tennis è come il poker: devi nascondere le emozioni. Quando capisci che l’altro è in difficoltà, ti dà forza». E aggiunge: «Il tennis è importante, ma fuori dal campo c’è qualcosa di ancora più importante: la vita privata, la famiglia. Senza il mio team non sarei nessuno».

Con il rientro ormai imminente, Sinner si dice pronto ad affrontare la nuova sfida con consapevolezza: «Mi manca la competizione, la pressione della partita vera. Adesso voglio solo tornare a divertirmi giocando, ritrovare il piacere del campo. Siamo pronti a ripartire».

 

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto