Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’area Metapontina, precisamente nei comuni di Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci e Bernalda, un’azione congiunta dei militari della Compagnia di Policoro (MT) e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Matera ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. L’ordinanza, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Matera su richiesta della locale Procura della Repubblica, riguarda 10 indagati, di cui uno è stato posto in carcere e gli altri nove sono agli arresti domiciliari. Questi individui sono accusati di essere coinvolti in un’associazione per delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro, reati previsti dagli articoli 416 comma 1, 2, 3 e 5 del Codice Penale, in combinato disposto con l’articolo 3 della Legge 146/2006 e l’articolo 603 bis del Codice Penale.
L’indagine ha rivelato che un imprenditore agricolo, insieme a sua figlia e a un suo fiduciario, reclutava braccianti all’estero. Questi lavoratori dovevano corrispondere una somma di €6.000 a un intermediario locale per ottenere un contratto di lavoro, necessario per beneficiare del cosiddetto “decreto flussi”. Una volta giunti nell’area Metapontina, i braccianti venivano alloggiati in condizioni deplorevoli, in strutture fatiscenti (tre delle quali erano già state sequestrate durante le indagini), pagando un canone di affitto di €3 al giorno. Successivamente, venivano prelevati e condotti nei campi da sette caporali, tutti di nazionalità straniera.
Ciò che è emerso durante l’indagine è altamente allarmante. I braccianti erano costretti a lavorare dalle 8 alle 10 ore al giorno, anche nei giorni festivi, con punte di estenuanti 16 ore, ben al di sopra delle 6 ore e mezza previste dalla contrattazione collettiva nazionale. La retribuzione per queste faticose prestazioni era al di sotto della soglia di sopravvivenza, mettendo in grave difficoltà i lavoratori.
L’indagine, condotta congiuntamente dai militari della Compagnia di Policoro e dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Matera, ha avuto luogo da luglio 2022 a maggio 2023. Tutto è cominciato da semplici segnalazioni di ritardi nel pagamento dei salari, raccolte dai Carabinieri di Policoro durante normali servizi di controllo del territorio. Successivi approfondimenti, effettuati anche con l’aiuto del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno rivelato uno scenario ben più sconcertante.
Gli elementi raccolti per giungere all’emissione dell’odierna ordinanza di custodia cautelare sono stati ottenuti attraverso metodi investigativi tradizionali e con la costante supervisione della Procura della Repubblica di Matera.
Questa operazione dimostra l’efficacia del modello organizzativo dell’Arma dei Carabinieri, dove le unità territoriali, presenti in modo capillare sul territorio, sono in grado di individuare e affrontare le esigenze e le anomalie del contesto sociale. Queste unità collaborano in modo sinergico con le componenti investigative e specializzate dell’Arma presenti a livello provinciale e regionale, contribuendo così a combattere il crimine organizzato e proteggere i diritti dei lavoratori.