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Marco Piovella arrestato per agguato ai tifosi del Napoli, è un architetto, fa l’imprenditore ed ora è in cella come leader della Curva nord di San Siro

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Il capo ultras della curva dell’Inter, Marco Piovella, è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sugli scontri avvenuti prima della partita Inter-Napoli del 26 dicembre scorso. L’arresto è stato disposto dalla procura di Milano sulla base degli elementi raccolti negli ultimi giorni di indagini della Digos e gli interrogatori dei magistrati.  Nato a Pavia nel 1984 Piovella, soprannominato “il rosso” è uno dei leader della “Curva Nord”, specificatamente dei “Boys S.A.N.”, e responsabile delle coreografie da diversi anni. Il 29 dicembre Piovella si era recato in questura dopo che era stato indicato da Luca Da Ros, uno dei primi tre arrestati, come l’ispiratore dell’agguato ai tifosi napoletani.

Leader dei Boys e figlio di buona famiglia, capo ultras nerazzurro e ‘Lighting Designer’ nel settore dell’architettura della luce, il ‘Rosso’ in curva Nord a San Siro è il dottor Marco Piovella, con tanto di laurea presa al Politecnico e appesa nella sua azienda in via Carlo De Angeli. Due vite, una da imprenditore e una da leader di ultras, quelle dell’uomo arrestato oggi con l’accusa di aver partecipato e addirittura diretto la guerriglia del 26 dicembre scorso in via Novara, prima di Inter-Napoli. Scontri durante i quali ha perso la vita ‘Dede’ Belardinelli, il tifoso nerazzurro investito e ucciso da un suv nero. Piovella e’ stato indicato da un ultra’ arrestato come uno degli organizzatori dell’assalto ai van dei supporter napoletani. Per questo motivo, sabato scorso, si era presentato spontaneamente in questura con l’avvocato Mirko Perlino, ammettendo di essere presente nella notte della guerriglia, ma smentendo di esserne uno degli organizzatori. Intanto online resta visibile il suo profilo Linkedin, dove campeggia una sua foto in primo piano, con il viso illuminato da una intensa fonte di luce. Si parla anche della sua azienda, su Linkedin: la ‘Lighting and’, fondata nel 2011. “La nostra missione e’ dare piu’ valore allo spazio usando la luce”, si legge nel profilo dell’azienda, scritto in inglese.

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Ragazza investita e uccisa a Napoli, pirata fermato e messo in carcere

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È stato sottoposto a fermo e trasferito nel carcere di Poggioreale il 29enne ritenuto responsabile della morte di Sara Romano, la 21enne che all’alba di oggi è stata investita e uccisa da un suv in via Cattolica, tra Coroglio e via Cavalleggeri, a Napoli. Il provvedimento, notificato all’indagato dai carabinieri di Bagnoli, è stato emesso dal sostituto procuratore di Napoli Maurizio De Franchis che contesta il reato di omicidio stradale aggravato dalla fuga. Gli investigatori stanno attendendo i risultati del narco-test e dell’alcol test a cui il 29enne è stato sottoposto.

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Voto di scambio politico-mafioso, 7 arresti nel Napoletano

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Dalle prime luci dell’alba i carabinieri della compagnia di Torre Del Greco (Napoli) stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare (sei arresti in carcere e uno ai domiciliari) emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea a carico di 7 persone. Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati di scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e di detenzione e porto in luogo pubblico di armi, delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare i clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino. I dettagli saranno forniti durante una conferenza stampa del procuratore Nicola Gratteri.

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‘Infrastrutture al Sud per il rientro dei ricercatori’

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“Noi stiamo investendo sul Sud e sulle sue infrastrutture perché anche queste sono infrastrutture. Il modo migliore per portare progetti di ricerca, come questo, e ricercatori, come quelli che stanno seguendo questi progetti, è creare delle infrastrutture. Ed è anche il modo migliore per fare tornare i nostri ricercatori, che sono andati all’estero, e per fare venire ricercatori stranieri”. Così da Napoli la ministra dell’ Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha accolto alla Stazione zoologica Anton Dohrn la spedizione scientifica Trec, ovvero Traversing European Coastlines, che si occupa di studiare la biodiversità e gli ecosistemi lungo le coste europee.

“È importante creare delle iniziative di eccellenza, come queste, che non si fanno solo domande ma danno pronte risposte utili per la comunità globale”, ha detto Bernini che entro il mese di maggio incntrerà in un bilaterale la collega francese Sylvie Retailleau, che oggi non è potuta intervenire. Il progetto Trec è “un’occasione per noi di grande soddisfazione. Il fatto di poter gestire insieme con una collaborazione con la Francia, con l’Embl ( European Molecular Biology Laboratory) e con grandi istituzioni che si occupano di contenere la perdita della biodiversità è la rappresentazione di quello che dobbiamo fare tutti: affrontare i grandi problemi, le grandi criticità che affliggono il mondo insieme”.

E questo, ha aggiunto, “dimostra quanto la forza del network sia in grado di dare delle risposte. Devo dire che questa collaborazione ci è particolarmente grata perché ha un effetto concreto, con risultati immediati che sono quelli di cui abbiamo bisogno ora”. Trec è il primo progetto continentale che studia gli ecosistemi costieri e la loro risposta all’ambiente e arriva a Napoli dopo otto mesi, nel 2023, di attività dedicate al campionamento sulle coste dei mari Atlantico, Baltico e del Nord e con l’ingresso nel 2024 nel Mediterraneo sulle coste spagnole. Oltre 150 i gruppi di ricerca che collaborano alla spedizione e 90 le Istituzioni in 21 Paesi europei. Il progetto è coordinato dall’European Molecular Biology Laboratory, insieme alla Tara Ocean Foundation e all’Embrc (European Marine Biology Resource Centre).

Diversi i partner locali coinvolti lungo il percorso di campionamento, tra questi la Stazione Anton Dohrn di Napoli che è l’ente coordinatore di Embrc Italy ed ha già ospitato la goletta Tara presso la Marina militare nel 2014. A Napoli gli scienziati, che viaggiano con i laboratori mobili dell’Embl e a bordo della goletta Tara, raccoglieranno campioni d’acqua, suolo, sedimenti e aerosol in città, nell’area di Pozzuoli e nella zona del fiume Sarno. Farà tappa a Napoli, per oltre un mese presso la stazione Dohrn anche il principale componente della flotta di laboratori mobili, l’Advanced Mobile Laboratory che fornirà tecnologie all’avanguardia direttamente sul campo, aiutando i ricercatori a processare i campioni biologici subito dopo averli raccolti, con l’utilizzo di strumenti e metodologie avanzate.

Un monitoraggio punto per punto contro la perdita accelerata della biodiversità costiera. E la caratteristica paneuropea del progetto implica che i campioni saranno prelevati in modo standardizzato: ciò renderà possibile confrontare e sondare i dati in tutta Europa, superando le difficoltà dovute ai diversi sistemi di campionamento regionali o nazionali. I team scientifici raccolgono informazioni su fattori quali la presenza di inquinanti, antibiotici, pesticidi o ormoni, sulla temperatura, la salinità e sui livelli di ossigeno. In ogni punto i team campionano il suolo, i sedimenti e le acque poco profonde.

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