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Luciana Lamorgese, la lucana di ferro al Viminale a Milano cancellava le ordinanze anti-migranti dei sindaci leghisti

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Torna una prefetta al Viminale, dopo Annamaria Cancellieri con il Governo Monti. La prescelta del nuovo Governo M5S-Pd è Luciana Lamorgese, consigliere di Stato dopo aver chiuso nell’ottobre del 2018 la sua esperienza alla guida della prefettura di Milano. Quando è stata nominata prefetto del capoluogo lombardo – prima donna ad ottenere l’incarico – Lamorgese ha citato la filosofia greca. “L’epoca in cui Platone si chiedeva nel famoso testo La Repubblica ‘sara’ tempo che le donne governino’ e’ storia passata”, ha detto il giorno di San Valentino di due anni fa, probabilmente non immaginando che sarebbe diventata il capo del Viminale, dove ha lavorato per decenni. La scelta è caduta su questa donna capace, volitiva e soprattutto competente in un settore chiave della politica di qualunque governo alle prese con il fenomeno delle migrazioni da governare, del terrorismo internazionale e delle eterne mafie da sradicare.  “Non faccio alcuna differenza – ha aggiunto -. Non ho mai sentito un diverso trattamento nell’ambito della mia amministrazione. Il tetto di cristallo lo abbiamo superato”. Nata a Potenza l’11 settembre 1953, avvocato, Lamorgese è entrata in carriera nell’amministrazione dell’Interno nel marzo 1979. Dieci anni dopo e’ diventata viceprefetto ispettore, nel 1994 viceprefetto e nel 2003 prefetto. Sposata e madre di due figli, è stata direttore centrale per le Risorse umane presso il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, ricoprendo numerosi incarichi presso gli uffici centrali del ministero prima di diventare, nel 2010, prefetto di Venezia. E’ stata poi capo del Dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, dal 10 gennaio 2012 al giugno 2014. Dal 19 luglio 2013 e’ stata nominata capo di Gabinetto del ministro Angelino Alfano.

L’ex ministro e quello attuale. Luciana Lamorgese quand’era prefetto a Milano

Cambia il Governo, arriva Marco Minniti all’Interno e nel 2017 viene spostata a Milano per assumere il ruolo di prefetto. In quel ruolo ‘cancella’ una serie di ordinanze anti-migranti varate da alcuni Comuni a guida leghista. “Vediamo sindaci che non sempre fanno la loro parte e io dico loro che e’ importante accettare la diversita’, che e’ ricchezza e procedere con l’integrazione”, commenta. Al momento del commiato dalla prefettura milanese, insieme al sindaco Giuseppe Sala e al governatore della Lombardia, Attilio Fontana, aveva voluto essere presente anche il ministro Matteo Salvini. “Voglio ringraziare, a nome del Governo e personalmente, il Prefetto per il lavoro prezioso svolto”, aveva detto il numero uno del Viminale che ora le passa il testimone. Luciana Lamorgese si farà apprezzare per il lavoro che farà e perché non è una politica, dunque non ha parrocchie da difendere o da propagandare. Certo è che sarà costantemente tenuta nel mirino da chi, la Lega, ha avuto per 14 mesi al Viminale il suo leader, Matteo Salvini. Che aveva una sua idea delle migrazioni e dei metodi per frenarle e per farne condividere l’impatto a tutti i paesi europei.

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Esteri

Mosca, 2 morti per attacco ucraino con droni a Belgorod

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E’ di due morti il bilancio di un attacco ucraino con droni nella regione russa di Belgorod. Lo annuncia il governatore Vyacheslav Gladkov. – “In seguito al rilascio di due ordigni esplosivi, un edificio residenziale privato ha preso fuoco – ha scritto su Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov -. Due civili sono morti, una donna che si stava riprendendo da una frattura al femore e un uomo che si prendeva cura di lei”.

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Cronache

Maxi incidente fra autotreni sulla A1, traffico bloccato, code fino a 18 km

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Uno scontro fra autotreni ha diviso l’Italia a metà per ore, con file di auto fino a venti chilometri. L’incidente sulla A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra San Vittore e Caianello verso Napoli, all’altezza del km 691: quattro i mezzi pesanti coinvolti. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i soccorsi sanitari e meccanici, le pattuglie della Polizia Stradale ed il personale della Direzione 6° Tronco di Cassino di Autostrade per l’Italia. Agli utenti in viaggio verso Napoli, è stato consigliato di uscire a Cassino e rientrare a Caianello dopo aver percorso la viabilità ordinaria: adesso l’incidente è stato risolto ma per chi sta tornando verso Napoli ci sono ancora più di 10 km di coda.

 

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Economia

Allarme Upb sul Superbonus, Parlamento studia deroghe

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La “generosità” dell’agevolazione, le ripetute proroghe, un sistema di controlli che ha favorito la “diffusione di comportamenti opportunistici e fraudolenti”, la concessione di deroghe. Nasce anche da qui il ‘vulnus’ con cui il Superbonus si è trasformato in una zavorra per i conti pubblici, lasciando “una pesante eredità sul futuro”. L’Ufficio parlamentare di Bilancio lancia l’allarme e invita a far tesoro di questa esperienza per ridisegnare le future agevolazioni. Il Parlamento intanto prepara nuove modifiche all’ultima stretta impressa dal governo, comprese nuove deroghe per altre aree colpite dal terremoto o il coinvolgimento dei Comuni nei controlli. E sul Superbonus si accende un faro anche oltreoceano, con il Fondo Monetario Internazionale che sprona l’Italia a ridurre il debito. La crescita, stimata allo 0,7% nel 2024 e 2025, è destinata a ridursi al lumicino nel 2026 (rivista al ribasso allo 0,2%) con il Superbonus e il Pnrr in via di esaurimento, avverte il Fondo.

Ma intervenire si può, ed è dal debito che bisogna partire: per ridurlo, bisogna partire dagli sgravi fiscali, “molti dei quali inefficienti” come il superbonus, suggerisce il Fmi, ed eliminare quelle “scappatoie” dal fisco e “numerosi programmi di sostegno anti-inflazione”. Il Superbonus, insieme al bonus facciate e, in misura minore, gli incentivi alle imprese Transizione 4.0 “hanno inciso marcatamente sui conti pubblici degli ultimi anni”, evidenzia l’Autorità dei conti pubblici in una memoria alla commissione Finanze del Senato che sta esaminando l’ultimo decreto sull’agevolazione. Superbonus e bonus facciate, in particolare, hanno avuto un impatto “rilevante e crescente” nel tempo: l’asticella del periodo 2020-23, secondo gli ultimi dati, è salita a circa 170 miliardi. Con un gap tra i risultati e le attese “macroscopica” nel caso del Superbonus, e che “non ha precedenti”, osserva l’Upb, che indica vari elementi che hanno contribuito a far lievitare la spesa: la generosità dello sconto e le modalità di fruizione, l’ampliamento degli obiettivi, proroghe e deroghe.

A farne le spese è il debito. Quanto rilevato in termini di competenza economica nel quadriennio 2020-23 inciderà soprattutto sul 2024-26, evidenzia l’Upb, che quantifica questa “pesante eredità”: un impatto in media annua pari allo 0,5% del Pil nel triennio 2021-23, che salirà a circa l’1,8% in quello successivo. Un’esperienza, quella del Superbonus, da cui “occorre trarre insegnamento per il disegno di future agevolazioni”, osserva l’Upb, che indica la rotta: selettività e stop agli automatismi. In prospettiva, dunque, la soluzione suggerita è “un trasferimento monetario” (un contributo diretto alla spesa), modulato in base alle condizioni economiche delle famiglie e alla classe energetica dell’edificio, sottoposto ad autorizzazioni preventive e soggetto a un limite di spesa, o con prestiti agevolati. E in vista delle prossime misure di sostegno per le case green, a mettere in guardia è anche la Banca d’Italia: le “criticità” emerse con il Superbonus sembrano “sconsigliare la riproposizione in futuro della cedibilità dei crediti”, se non in “forma limitata” e “circoscritta ad alcune categorie”.

Dopo l’ultima stretta sul Superbonus intanto, si studiano nuove deroghe. A proporle, per altre aree colpite dal sisma diverse da quelle per cui già si è fatta eccezione (a partire dall’Emilia Romagna) o dalle alluvioni e per il Terzo settore, sono sia la maggioranza che l’opposizione con diversi emendamenti al decreto Superbonus. Il termine per presentare le proposte di modifica è mercoledì 24 aprile, ma sul tavolo del relatore, Giorgio Salvitti, gli emendamenti cominciano ad arrivare. Si studia anche la possibilità di coinvolgere, su base volontaria, i Comuni nei controlli ai cantieri del Superbonus, garantendo loro un ritorno economico pari al 30% dell’eventuale recupero. Nulla sarebbe invece ancora arrivato sulla possibilità di allungare da 4 a 10 anni i tempi di utilizzo dei crediti del Superbonus. Ipotesi su cui però si è già detto favorevole il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. E che, secondo i calcoli dell’Upb, consentirebbe al debito di restare abbondantemente sotto quota 140%.

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