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Economia

Lotteria scontrini flop, rispuntano premi istantanei

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La lotteria degli scontrini e’ stato un “flop” e, secondo la Cgia di Mestre, non ha raggiunto l’obiettivo di fondo: contrastare l’evasione spingendo i commercianti ad installare i pos ed emettere le ricevute fiscali. Alla base probabilmente un meccanismo troppo farraginoso, ostacolato anche dal digital divide che esclude molti anziani e chi ha in uggia computer, smartphone e app. Il Governo pero’ ha intenzione di riprovarci con una versione piu’ accattivate e semplice. Lo ha assicurato il sottosegretario leghista al Mef Federico Freni a margine della conferenza della Lega che si e’ tenuta a Roma. “Si tratta di una norma gia’ scritta, concordata, su cui non c’e’ alcun problema politico, che verra’ inserita nel primo provvedimento legislativo utile che puo’ essere il dl semplificazione: si tratta di una misura essenziale”, ha assicurato il sottosegretario Freni. La nuova versione della lotteria degli scontrini era attesa proprio nell’ultimo decreto di semplificazione legato al Pnrr, ora all’esame del Parlamento. La sua assenza aveva fatto pensare a una rinuncia alla misura da parte del Governo come gia’ fatto con il cashback, archiviato dal giugno 2021. Ma Freni ha assicurato che la Lotteria continua. Solo questa volta il meccanismo sara’ piu’ incentivante e facile. Piu’ simile al Gratta e Vinci che alle lotterie tradizionali con le estrazioni. L’idea e’ quella di rendere la Lotteria istantanea, scoprendo subito se si ha diritto alla vincita o meno, senza pensarci piu’. Restera’ sempre obbligatorio registrarsi. tramite il proprio codice fiscale, presso il sito dell’Agenzia delle Entrate per avere il proprio codice e bisognera’ effettuare gli acquisti con carta. Entrata in vigore il primo febbraio dell’anno scorso, la lotteria degli scontrini sembra non aver sortito grande interesse tra i contribuenti/consumatori nonostante l’ammontare di premi non irrilevante (e’ previsto un super premio annuale di 1 milione di euro). Secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, se a marzo del 2021 gli scontrini mensili associati alla lotteria avevano sfiorato il picco massimo di 25 mila unita’, successivamente c’e’ stata una costante contrazione; lo scorso autunno il numero mensile e’ sceso poco sopra le 5 mila unita’. Un numero quasi irrilevante se si pensa, come riporta la Cgia di Mestre, che solo di alimentari e bevande analcoliche, le famiglie nel 2020 hanno realizzato acquisti mensili per 12 miliardi di euro.

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Economia

Françoise Bettencourt Meyers lascia il consiglio di L’Oréal

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Dopo quasi 30 anni, Françoise Bettencourt Meyers (foto Imagoeconomica) lascia il consiglio di amministrazione di L’Oréal, pur mantenendo la presidenza della holding familiare Tethys, primo azionista del gruppo. Al suo posto nel board entrerà un altro rappresentante di Tethys, mentre il ruolo di vicepresidente sarà assunto dal figlio Jean-Victor Meyers, 38 anni. Françoise Bettencourt Meyers, 71 anni, è l’unica erede diretta del fondatore di L’Oréal, Eugène Schueller.

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Cambio ai vertici di Engineering: Aldo Bisio nuovo amministratore delegato

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Cambio della guardia al vertice di Engineering, multinazionale specializzata nella trasformazione digitale. Maximo Ibarra (foto Imagoeconomica sotto) ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato con effetto immediato. Al suo posto, il consiglio di amministrazione della società – controllata dai fondi Bain e Renaissance – ha nominato Aldo Bisio (foto Imagoeconomica in evidenza), ex numero uno di Vodafone Italia dal 2014 al 2024.

MAXIMO IBARRA EX AD ENGINEERING

Prima della sua lunga esperienza in Vodafone, Bisio ha ricoperto incarichi di rilievo in Ariston Thermo e in McKinsey. Attualmente siede anche nel board di Coesia, produttore globale di soluzioni industriali per l’imballaggio.

Il bilancio della gestione Ibarra

Maximo Ibarra lascia Engineering dopo quasi quattro anni di gestione che hanno visto la società crescere significativamente: circa 14.000 dipendenti, oltre 80 sedi tra Europa, Stati Uniti e Sud America, con un fatturato che ha raggiunto quasi 1,8 miliardi di euro, generato da oltre 70 società controllate in 21 Paesi.

«Negli ultimi mesi ho maturato la volontà di prendermi del tempo per valutare nuovi progetti professionali», ha dichiarato Ibarra, aggiungendo che resterà disponibile fino al prossimo 1° settembre per garantire un efficace passaggio di consegne e che continuerà a essere investitore nella società.

La sfida per Bisio: crescita e nuove operazioni strategiche

Il presidente di Engineering, Gaetano Micciché, ha ringraziato Ibarra per il lavoro svolto ed espresso fiducia nella capacità di Bisio di guidare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo e innovazione.

Tra i primi dossier sul tavolo del nuovo amministratore delegato c’è la valutazione sulla vendita di Municipia, società del gruppo attiva nei servizi ai Comuni. Engineering ha incaricato Klecha di esplorare il mercato alla ricerca di investitori interessati, con una valutazione che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

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Economia

Wsj, Trump verso un alleggerimento dei dazi sulle auto

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Donald Trump intende attenuare l’impatto dei dazi sulle auto prodotte all’estero, impedendo che si accumulino ad altre tariffe dazi da lui imposte e alleggerendo alcuni dazi sui componenti esteri utilizzati per la produzione di veicoli negli Usa. Lo scrive il Wall Street Journal citano una persona a conoscenza del dossier. In base a questa mossa, le case automobilistiche che pagano i dazi di settore non saranno soggette anche ad altri dazi, come quelli su acciaio e alluminio. La decisione sarebbe retroattiva, hanno affermato le fonti, il che significa che le case auto potrebbero essere rimborsate per tali tariffe già pagate.

Il dazio del 25% sulle auto finite prodotte all’estero è entrato in vigore all’inizio di questo mese. L’amministrazione Usa, sempre secondo il Wsj, modificherà anche i dazi sui ricambi delle auto estere – previsti al 25% e in vigore dal 3 maggio -, consentendo alle case automobilistiche di ottenere un rimborso per tali dazi fino a un importo pari al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli Stati Uniti per un anno. Il rimborso scenderebbe al 2,75% del valore dell’auto nel secondo anno, per poi essere gradualmente eliminato del tutto. Si prevede che Trump adotti queste misure in vista di un viaggio in Michigan per un comizio alla periferia di Detroit martedì sera, in occasione dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Le misure mirano a dare alle case automobilistiche il tempo di riportare le catene di approvvigionamento dei componenti negli Usa e rappresenterebbero probabilmente un significativo impulso per le case automobilistiche nel breve termine, ha affermato una fonte a conoscenza della decisione. Le case auto dovranno presentare domanda di rimborso al governo, ma non è immediatamente chiaro da dove arriveranno questi fondi.

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