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L’Inter contro la Fiorentina senza bomber, Spalletti chiama Icardi: “Ci servono attaccanti”

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Luciano Spalletti chiama Mauro Icardi. ”Sarebbe meglio recuperare qualcuno in attacco perchè siamo contati” dice Spalletti. Una mano tesa e l’ammissione che, con Keita infortunato, e gli impegni in Europa League, l’assenza dell’argentino comincia a complicare i piani dei nerazzurri. Ma le parole di Spalletti non sono un passo indietro del club e la partita contro la Fiorentina non è un esame in cui si deve dimostrare di saper fare a meno di Icardi: ”Una squadra come l’Inter difficilmente dipende da un giocatore. Se si riduce a questo, non è una squadra di livello”. L’Inter affronta la quarta partita senza il suo ex capitano, ancora fermo per il fastidio al ginocchio, e contro una Fiorentina ”in eccellente condizione” non ci sono margini d’errore. Milan e Roma sono in un momento positivo e la lotta alla zona Champions e’ sempre piu’ impegnativa. Spalletti, pero’, non e’ spaventato dall’andamento delle rivali, i quattro successi consecutivi hanno dato morale e le risposte convincenti di Perisic e Nainggolan fanno ben sperare il tecnico: ”Sono ottimista perche’ la squadra sta bene. Se fossi stato preoccupato lo sarei stato dall’inizio perche’ le squadre che si stanno avvicinando sono quelle con cui dovevamo confrontarci dall’inizio. Alla Roma, quando io la allenavo, eravamo 25 punti avanti. Il fatto di lottare con loro e’ un traguardo raggiunto. Al Milan eravamo dietro quando siamo arrivati”. Il traguardo da raggiungere sono i 72 punti, la quota Champions. Ma dopo la crisi delle scorse settimane, l’Inter non puo’ piu’ lasciare punti per strada: ”Abbiamo avuto momento particolare. Non siamo riusciti a fare punti nonostante il margine, la differenza con le dirette concorrenti ora si e’ assottigliata ma l’importante e’ aver ritrovato le nostre qualita”’. Spalletti si aggrappa a quanto di buono visto nel poker rifilato al Rapid Vienna e nella vittoria con la Sampdoria. ”E’ momento positivo. Oltre a Perisic e Nainggolan, anche altri sono cresciuti. Sarebbe meglio recuperare qualcuno nel reparto offensivo perche’ siamo contati. Mi riferisco a tutte le situazioni. Si ha la possibilita’ di sopperire nella singola partita, ma nell’arco di quattro gare in 15 giorni diventa difficile. Keita migliora ma qualche giorno bisogna aspettare. Mentre spero che Icardi recuperi”. Il morale nello spogliatoio nerazzurro non sembra risentire del ‘caso Icardi’. In gol sono andati ben sette giocatori diversi in tre partite. La squadra sta reagendo bene ma sara’ l’esame con la Fiorentina a decretare se l’Inter può davvero fare a meno di Icardi. ”Sono in eccezionale condizione. E’ un momento difficile per affrontarla”. Avere Icardi a disposizione avrebbe cambiato anche l’approccio di Spalletti alla partita. La speranza del tecnico e’ di riaverlo per Cagliari. O almeno per l’andata degli ottavi contro l’Eintracht Francoforte. ”E’ un’avversario forte – commenta – una tra le squadre che possono ambire ad andare in fondo ma nel nostro Dna ci deve essere la ricerca di competizione. Dobbiamo volerci misurare con squadre cosi”’.

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Esteri

Processo Maradona, la testimonianza shock di Villarejo: “Sedato senza esami. Ricovero in terapia intensiva trasformato in caos”

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Nel quattordicesimo giorno del processo per la morte di Diego Armando Maradona, ha deposto il dottor Fernando Villarejo, responsabile della terapia intensiva della Clinica Olivos, dove il campione fu operato per un ematoma subdurale il 2 novembre 2020, appena 23 giorni prima della sua morte.

Villarejo, 67 anni, con oltre 40 anni di esperienza, ha dichiarato davanti ai giudici del Tribunale Penale Orale n. 3 di San Isidro che Maradona fu operato senza alcun esame preoperatorio, esclusivamente per volontà del suo medico di fiducia, il neurochirurgo Leopoldo Luque, nonostante non vi fosse, secondo i medici della clinica, alcuna urgenza immediata.

Trattamento per astinenza e decisione di sedazione

Tre giorni dopo l’intervento, Villarejo partecipò a un incontro con la famiglia e i medici curanti. Fu allora che Luque e la psichiatra Agustina Cosachov confermarono che l’obiettivo era trattare i sintomi di astinenza da sostanze e alcol.

«Maradona era ingestibile, difficile da trattare dal punto di vista comportamentale», ha riferito Villarejo, aggiungendo che Luque e Cosachov ordinarono di sedare il paziente, consapevoli dei rischi: depressione respiratoria, complicazioni infettive, cutanee e nutrizionali. La sedazione iniziò il 5 novembre e durò poco più di 24 ore, finché lo stesso Villarejo decise di ridurla, vista l’assenza di un piano preciso.

Il caos in terapia intensiva: “Potevano entrare con hamburger o medicine”

Il medico ha denunciato un clima caotico nel reparto: «Troppe persone in terapia intensiva, potevano portare hamburger o qualsiasi altra cosa. È stato vergognoso, scandaloso». Ha poi ammesso: «Mi dichiaro colpevole, ero una pedina su una scacchiera con un re e una regina», riferendosi al peso dell’ambiente vicino a Maradona.

Ricovero domiciliare e responsabilità

Villarejo ha raccontato che il ricovero presso la clinica non era più sostenibile. Fu deciso il trasferimento a casa, dove secondo l’ultima pagina della cartella clinica, fu la famiglia a chiedere l’assistenza domiciliare, sostenuta da Luque e Cosachov.

In aula ha testimoniato anche Nelsa Pérez, dipendente della società Medidom incaricata dell’assistenza a casa Maradona. Pérez ha ammesso che, secondo lei, in Argentina non esistono ricoveri domiciliari, ma che il termine viene usato per semplificazione. La testimone ha nominato Mariano Perroni come coordinatore dell’équipe, composta dagli infermieri Dahiana Madrid e Ricardo Almirón.

Tensione in aula: accuse di falsa testimonianza

Le affermazioni di Pérez hanno generato momenti di alta tensione in aula. Gli avvocati Fernando Burlando e Julio Rivas hanno chiesto la detenzione della testimone per falsa testimonianza, ma i giudici hanno rigettato la richiesta.

Nel corso del controinterrogatorio, Pérez ha confermato che non fu ordinato alcun monitoraggio dei parametri vitali, ma che veniva comunque effettuato dall’infermiera per scrupolo, a causa di precedenti episodi di tachicardia.

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Ambiente

Qualità dell’aria in Italia, allarme inquinamento: superati i limiti UE e OMS già nel primo trimestre 2025

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I dati raccolti nei primi tre mesi del 2025 confermano una situazione drammatica per la qualità dell’aria nelle città italiane. Secondo l’Osservatorio Mobilità Urbana Sostenibile, promosso da Clean Cities Campaign e Kyoto Club, in molti capoluoghi i livelli di PM2,5 (polveri sottili) e biossido di azoto (NO₂) hanno superato abbondantemente i limitifissati dalla Direttiva europea e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

In alcune zone urbane, come Torino Rebaudengo, non si è registrato neanche un giorno sotto i limiti dall’inizio dell’anno, evidenziando un’emergenza ormai strutturale.

Le città più colpite: Padova, Milano, Napoli, Torino e Palermo

Per quanto riguarda il PM2,5, i superamenti dei limiti sono stati registrati già nel primo trimestre nelle città di Padova, Milano, Brescia, Torino, Vicenza, Modena, Bergamo, Parma, Terni, Trento e Bologna.
La maglia nera per il biossido di azoto (NO₂) va invece a Palermo, Napoli, Messina, Genova, Torino, Catania, Milano, Vicenza, Venezia e Trento.

L’inquinamento come emergenza sanitaria

«L’inquinamento atmosferico è una vera emergenza sanitaria», afferma Roberto Romizi, presidente dell’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (ISDE Italia). «Le evidenze scientifiche dimostrano l’aumento di malattie respiratorie, cardiovascolari, neurodegenerative, problemi riproduttivi e disturbi dello sviluppo nei bambini. Non possiamo più permetterci esitazioni. Servono politiche urgenti e coraggiose, in linea con le indicazioni dell’OMS».

Le richieste di Kyoto Club: mobilità sostenibile e transizione energetica

Per Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto Club, è essenziale «procedere rapidamente verso la decarbonizzazione, investendo in efficienza energetica, fonti rinnovabili e soprattutto mobilità sostenibile».
Una critica netta viene rivolta al Governo per la Legge di Bilancio 2025, che avrebbe dirottato risorse verso il Ponte di Messina, sottraendole a trasporto pubblico locale e mobilità attiva: «Così si aggrava l’emergenza climatica e sanitaria».

I numeri che preoccupano l’Europa

Secondo l’OMS, oltre 7 milioni di persone muoiono ogni anno nel mondo a causa dell’inquinamento atmosferico. L’Agenzia Europea dell’Ambiente stima decine di migliaia di morti premature ogni anno solo in Italia per esposizione a inquinanti.

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Esteri

Esercito libanese: smantellato il 90% delle strutture di Hezbollah nel sud Libano

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L’esercito libanese ha smantellato “oltre il 90 per cento” dell’infrastruttura militare del gruppo filo-iraniano Hezbollah nel Libano meridionale, vicino al confine con Israele, ha dichiarato un funzionario all’Afp. “Abbiamo completato lo smantellamento di oltre il 90 percento delle infrastrutture di Hezbollah a sud del fiume Litani”, ha dichiarato un funzionario della sicurezza, a condizione di mantenere l’anonimato. L’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah libanese prevede lo smantellamento delle infrastrutture di Hezbollah.

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