Collegati con noi

In Evidenza

Lezioni di vita di un oncologo per ridurre il rischio di cancro: ecco poche regole essenziali

L’oncologo Mikkael A. Sekeres, forte di una storia familiare segnata dal cancro, condivide le sue abitudini personali per limitare il rischio di tumori, affrontando il tema con una prospettiva scientifica e pratica.

Pubblicato

del

Mikkael A. Sekeres, noto oncologo e professore di Ematologia presso il Sylvester Comprehensive Cancer Center dell’Università di Miami, ha una storia personale che lo lega profondamente al cancro. Provenendo da una famiglia con una lunga storia di diagnosi oncologiche, Sekeres ha deciso di adottare misure concrete per ridurre il proprio rischio di sviluppare questa malattia. In un recente articolo pubblicato sul Washington Post, ha descritto le cinque abitudini fondamentali che ha integrato nella sua vita quotidiana per prevenire il cancro.

La famiglia di Sekeres è stata profondamente segnata dal cancro: sua madre combatte un tumore ai polmoni, mentre altri membri della famiglia, tra cui lo zio e i nonni, hanno avuto diagnosi di leucemia, tumore alla prostata e tumore alle ovaie. Questa esperienza personale ha influenzato la sua decisione di specializzarsi in oncologia e di adottare abitudini di vita che possano ridurre il rischio di sviluppare la malattia.

Le abitudini chiave per ridurre il rischio di cancro

  1. Protezione Solare Costante: Sekeres ha imparato presto l’importanza della protezione solare. Dopo aver assistito a una lezione sui tumori della pelle durante la Facoltà di Medicina, ha iniziato ad applicare quotidianamente una protezione solare e a evitare l’esposizione eccessiva al sole. È consapevole che i raggi UV sono una delle principali cause di melanoma e tumori della pelle non melanoma.
  2. Consumo Minimo di Alcol: Sebbene apprezzi una birra fresca durante le partite sportive, Sekeres limita il suo consumo di alcol a 1-2 drink a settimana. Sa che il consumo eccessivo di alcol è associato a un aumento significativo del rischio di vari tumori, in particolare al seno.
  3. Nessun Fumo: Cresciuto in una famiglia con una madre fumatrice, Sekeres ha scelto di non fumare mai. È consapevole che il fumo è il principale fattore di rischio per molti tipi di cancro, incluso quello ai polmoni, all’esofago e alla vescica. Sottolinea anche l’importanza di smettere di fumare per ridurre significativamente il rischio di cancro.
  4. Esercizio Fisico Quotidiano: Sekeres si allena per 30 minuti ogni giorno, preferibilmente al mattino, per garantire che l’esercizio fisico faccia parte della sua routine. Studi scientifici dimostrano che l’esercizio regolare può ridurre il rischio di vari tipi di tumori, inclusi quelli alla testa, al collo, ai polmoni e al seno.
  5. Dieta Equilibrata: Sekeres ha eliminato le bevande zuccherate e limita il consumo di carne rossa e lavorata. Mangia frutta e verdura a ogni pasto e evita i fast food, consapevole del legame tra dieta e rischio di cancro, in particolare al colon e al retto.

Conclusione

Sekeres è consapevole che non tutti i tumori possono essere prevenuti attraverso il cambiamento delle abitudini di vita, ma crede fermamente che ridurre il rischio dove possibile sia fondamentale. Le sue scelte di vita sono un esempio di come sia possibile, attraverso la consapevolezza e la disciplina, cercare di prevenire una malattia che ha colpito così profondamente la sua famiglia.

Advertisement

In Evidenza

Roberto Burioni: «L’omeopatia è una bufala, va esclusa da università e sanità pubblica»

Pubblicato

del

Roberto Burioni (foto Imagoeconomica in evidenza), virologo e professore all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, non usa mezzi termini: «L’omeopatia è una bufala, senza alcuna base scientifica, e chi la somministra al posto di cure efficaci dovrebbe essere radiato». In una lunga intervista rilasciata a La Stampa, lo scienziato – noto divulgatore e autore del libro Omeopatia. Bugie, leggende e verità – attacca frontalmente il ricorso sempre più diffuso a questi rimedi alternativi.

«L’omeopatia si basa su teorie dell’Ottocento, del tutto superate»

Burioni spiega con chiarezza i fondamenti dell’omeopatia, nata oltre due secoli fa: «Si basa sull’idea che il simile curi il simile e che una sostanza diluita all’estremo aumenti di efficacia. Ma è un concetto privo di ogni logica scientifica». Fa un esempio provocatorio: «Provate a diluire il detersivo della lavatrice e vedrete se lava meglio».

Il paradosso degli studi a favore: «Misurano solo la suggestione»

Secondo il professore, i pochi studi che riportano benefici dell’omeopatia sono scientificamente deboli: spesso i pazienti sanno cosa stanno assumendo, e i medici che valutano gli effetti coincidono con quelli che hanno prescritto il prodotto. «Così si misura solo la suggestione, non l’efficacia reale», sottolinea.

«Medici e farmacisti devono essere sanzionati se la propongono come cura»

Burioni punta il dito contro i professionisti sanitari che avallano l’omeopatia: «Un medico che propone un rimedio omeopatico al posto di una terapia efficace deve essere espulso dall’Ordine». E ricorda due tragici casi: un bambino di 7 anni morto per un’otite e uno di 4 anni per una polmonite, entrambi curati da omeopati che hanno rifiutato farmaci salvavita.

«È assurdo che venga insegnata nelle università e detratta dalle tasse»

Il virologo definisce «abominevole» la presenza dell’omeopatia nei corsi universitari di medicina, paragonandola a insegnare astrologia in un corso di astronomia. Ma ancor più grave, secondo lui, è il suo riconoscimento fiscale: «È scandaloso che i preparati omeopatici siano detraibili dalle tasse al pari dei veri farmaci».

La denuncia finale: «Tutto questo accade perché c’è chi ci guadagna»

Burioni conclude la sua analisi puntando il dito contro gli interessi economici: «Università, medici, farmacisti e aziende ci lucrano. Ma il successo dell’omeopatia sottrae risorse a ciò che davvero serve alla nostra salute. Con la salute non si scherza!»

Continua a leggere

Economia

Cresce il Pil italiano, ma vola anche l’inflazione: carrello della spesa a +2,6%, allarme dei consumatori

Pubblicato

del

L’economia italiana accelera nel primo trimestre del 2025, ma a pagarne il prezzo sono le famiglie, colpite da una nuova impennata dell’inflazione. Secondo i dati diffusi dall’Istat, il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% su base annua, portando la crescita acquisita per l’anno a +0,4%.

Un dato che soddisfa il governo: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato di «segnale importante che dimostra la correttezza delle nostre previsioni e l’efficacia delle politiche economiche». Sulla stessa linea anche Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che ha sottolineato come «l’Italia cresca più degli altri grandi Paesi europei». Infatti, l’Italia fa meglio di Germania (+0,2%) e Francia (+0,1%), ma è superata dalla Spagna (+0,6%).

Cresce il Pil ma volano i prezzi

Parallelamente, però, l’Istat ha certificato anche una risalita dell’inflazione, che ad aprile è salita al 2% (dall’1,9% di marzo). A preoccupare di più è il carrello della spesa, che registra un +2,6% su base annua, mentre l’inflazione di fondo (al netto di energetici e alimentari freschi) cresce da +1,7% a +2,1%.

Tra i principali fattori dell’aumento dei prezzi:

  • Alimentari: +3%

  • Servizi di trasporto: +4,4%

  • Voli internazionali: +31,6%

  • Voli nazionali: +26,3%

  • Alberghi e pensioni: +11,7%

L’allarme dei consumatori

Per il Codacons, questa inflazione significa un aggravio di +657 euro l’anno per una famiglia media, che sale a +895 euro per un nucleo con due figli. Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha definito la crescita del Pil «una magra consolazione», giudicando «preoccupante» l’accelerazione dell’inflazione. Secondo Dona, il rischio recessione è concreto, soprattutto in caso di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti.

Fiducia dei consumatori in calo

Federdistribuzione segnala un calo di oltre due punti della fiducia dei consumatori, il livello più basso da marzo 2021. Confesercenti invita alla cautela, ricordando che rispetto al 2021 i prezzi degli energetici sono saliti del 70% e quelli degli alimentari del 20%. Confcommercio, pur confermando che «la crescita non è brillante», invita a un «moderato ottimismo», stimando una possibile discesa dei prezzi nei prossimi mesi, passato l’effetto pasquale.

Continua a leggere

Esteri

Onu prepara ampia riforma a causa dei vincoli di bilancio

Pubblicato

del

Le Nazioni Unite stanno valutando una radicale ristrutturazione con la fusione dei team chiave e la ridistribuzione delle risorse. Lo riporta la Reuters sul suo sito, citando un memorandum riservato preparato da un gruppo di lavoro del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il documento propone di indirizzare le decine di agenzie in quattro direzioni principali: pace e sicurezza, questioni umanitarie, sviluppo sostenibile e diritti umani. Tra le misure specifiche figura la fusione delle agenzie operative del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), dell’Unicef, dell’Oms e dell’Unhcr in un’unica agenzia umanitaria.

La riforma prevede inoltre la riduzione delle duplicazioni di funzioni e la razionalizzazione del personale, incluso il trasferimento di una parte del personale da Ginevra e New York a città con costi inferiori. L’iniziativa è legata alla crisi finanziaria dell’ONU. Le proposte definitive di ristrutturazione dovranno essere presentate entro il 16 maggio.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto