Collegati con noi

In Evidenza

L’energia atomica pulita e il dibattito in Italia

Pubblicato

del

A quasi 40 anni dai referendum che portarono alla chiusura delle vecchie centrali, in Italia si torna a parlare di nucleare. E ipotizzare un suo ritorno nell’ambito del contrasto ai combustibili fossili non è più un tabù. Certo, quella del futuro viene dipinta come un’energia atomica ‘pulita’, grazie alla fusione e alle nuove tecnologie che promettono di essere rispettose del principio di uno sviluppo economico sostenibile e sicuro. Del resto l’aggravarsi della crisi climatica e l’impennata del prezzo del gas naturale provocata dalla guerra in Ucraina non potevano non riaccendere il dibattito politico e quello nell’opinione pubblica, in Italia e in Europa. Con la Commissione Ue che ha inserito il nucleare tra le fonti energetiche che possono dare un contributo allo sviluppo futuro. Come in queste ore chiedono in molti al summit della Cop28 in corso a Dubai. L’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, fa chiarezza sulle nuove tecnologie e sullo stato dell’arte nel nostro Paese.

– LA DIFFERENZA TRA FUSIONE E FISSIONE. Nella fusione nucleare due nuclei si uniscono per formarne uno più pesante con lo stesso meccanismo che ‘accende’ gli astri. Si ottienee energia rinnovabile e inesauribile in un modo che viene definito “intrinsecamente sicuro”. Non vengono prodotte emissioni di gas serra, né rifiuti radioattivi che restano tali per millenni. Nella fissione, invece, un nucleo si divide in due nuclei più leggeri, e questo processo comporta la produzione di scorie altamente radioattive.

– IL RUOLO DI ENEA. Al Dipartimento Fusione e Sicurezza Nucleare dell’agenzia lavorano quasi 500 fra ricercatori e tecnologi che hanno registrato 50 brevetti nella fusione negli ultimi 20 anni. L’agenzia partecipa ai progetti mondiali Iter e Broader Approach e ha ideato il Dtt, Divertor Tokamak Test, un polo scientifico-tecnologico in costruzione a Frascati con Eni.

– IL PROGETTO ITER E L’ITALIA. Iter, l’International Thermonuclear Experimental Reactor, é il maggior progetto internazionale sulla fusione. È in fase di costruzione in Francia con un investimento di 20 miliardi di euro. L’obiettivo É dimostrare la fattibilità della produzione di energia da fusione e progredire nei tempi più brevi possibili verso un reattore dimostrativo Demo. Le imprese italiane coinvolte sono circa 50, a partire da Asg superconductors, Cecom, Delta TI e Ansaldo: hanno vinto oltre 1,8 miliardi di euro di commesse. – SMR E AMR. Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, ha citato come tecnologie da valutare gli ‘Small modular reactor’ (Smr) e gli ‘Advanced modular reactor’ (Amr), che sono meta’ strada fra la terza e la quarta generazione di reattori. Gli Smr sono reattori modulari di dimensione ridotta, che producono comunque rifiuti radioattivi a lunga vita. Gli Amr, invece, utilizzano metalli liquidi come refrigeranti che minimizzano i rifiuti a lunga vita prodotti. Entro il 2035 saranno istallati oltre 20 GW di Smr a livello globale (il 3% della capacità nucleare totale oggi installata), accompagnata da investimenti in ricerca e sviluppo per 1 miliardo di euro per la realizzazione di reattori nel prossimo decennio.

Advertisement
Continua a leggere

In Evidenza

Roberto Burioni: «L’omeopatia è una bufala, va esclusa da università e sanità pubblica»

Pubblicato

del

Roberto Burioni (foto Imagoeconomica in evidenza), virologo e professore all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, non usa mezzi termini: «L’omeopatia è una bufala, senza alcuna base scientifica, e chi la somministra al posto di cure efficaci dovrebbe essere radiato». In una lunga intervista rilasciata a La Stampa, lo scienziato – noto divulgatore e autore del libro Omeopatia. Bugie, leggende e verità – attacca frontalmente il ricorso sempre più diffuso a questi rimedi alternativi.

«L’omeopatia si basa su teorie dell’Ottocento, del tutto superate»

Burioni spiega con chiarezza i fondamenti dell’omeopatia, nata oltre due secoli fa: «Si basa sull’idea che il simile curi il simile e che una sostanza diluita all’estremo aumenti di efficacia. Ma è un concetto privo di ogni logica scientifica». Fa un esempio provocatorio: «Provate a diluire il detersivo della lavatrice e vedrete se lava meglio».

Il paradosso degli studi a favore: «Misurano solo la suggestione»

Secondo il professore, i pochi studi che riportano benefici dell’omeopatia sono scientificamente deboli: spesso i pazienti sanno cosa stanno assumendo, e i medici che valutano gli effetti coincidono con quelli che hanno prescritto il prodotto. «Così si misura solo la suggestione, non l’efficacia reale», sottolinea.

«Medici e farmacisti devono essere sanzionati se la propongono come cura»

Burioni punta il dito contro i professionisti sanitari che avallano l’omeopatia: «Un medico che propone un rimedio omeopatico al posto di una terapia efficace deve essere espulso dall’Ordine». E ricorda due tragici casi: un bambino di 7 anni morto per un’otite e uno di 4 anni per una polmonite, entrambi curati da omeopati che hanno rifiutato farmaci salvavita.

«È assurdo che venga insegnata nelle università e detratta dalle tasse»

Il virologo definisce «abominevole» la presenza dell’omeopatia nei corsi universitari di medicina, paragonandola a insegnare astrologia in un corso di astronomia. Ma ancor più grave, secondo lui, è il suo riconoscimento fiscale: «È scandaloso che i preparati omeopatici siano detraibili dalle tasse al pari dei veri farmaci».

La denuncia finale: «Tutto questo accade perché c’è chi ci guadagna»

Burioni conclude la sua analisi puntando il dito contro gli interessi economici: «Università, medici, farmacisti e aziende ci lucrano. Ma il successo dell’omeopatia sottrae risorse a ciò che davvero serve alla nostra salute. Con la salute non si scherza!»

Continua a leggere

Economia

Cresce il Pil italiano, ma vola anche l’inflazione: carrello della spesa a +2,6%, allarme dei consumatori

Pubblicato

del

L’economia italiana accelera nel primo trimestre del 2025, ma a pagarne il prezzo sono le famiglie, colpite da una nuova impennata dell’inflazione. Secondo i dati diffusi dall’Istat, il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% su base annua, portando la crescita acquisita per l’anno a +0,4%.

Un dato che soddisfa il governo: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato di «segnale importante che dimostra la correttezza delle nostre previsioni e l’efficacia delle politiche economiche». Sulla stessa linea anche Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che ha sottolineato come «l’Italia cresca più degli altri grandi Paesi europei». Infatti, l’Italia fa meglio di Germania (+0,2%) e Francia (+0,1%), ma è superata dalla Spagna (+0,6%).

Cresce il Pil ma volano i prezzi

Parallelamente, però, l’Istat ha certificato anche una risalita dell’inflazione, che ad aprile è salita al 2% (dall’1,9% di marzo). A preoccupare di più è il carrello della spesa, che registra un +2,6% su base annua, mentre l’inflazione di fondo (al netto di energetici e alimentari freschi) cresce da +1,7% a +2,1%.

Tra i principali fattori dell’aumento dei prezzi:

  • Alimentari: +3%

  • Servizi di trasporto: +4,4%

  • Voli internazionali: +31,6%

  • Voli nazionali: +26,3%

  • Alberghi e pensioni: +11,7%

L’allarme dei consumatori

Per il Codacons, questa inflazione significa un aggravio di +657 euro l’anno per una famiglia media, che sale a +895 euro per un nucleo con due figli. Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha definito la crescita del Pil «una magra consolazione», giudicando «preoccupante» l’accelerazione dell’inflazione. Secondo Dona, il rischio recessione è concreto, soprattutto in caso di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti.

Fiducia dei consumatori in calo

Federdistribuzione segnala un calo di oltre due punti della fiducia dei consumatori, il livello più basso da marzo 2021. Confesercenti invita alla cautela, ricordando che rispetto al 2021 i prezzi degli energetici sono saliti del 70% e quelli degli alimentari del 20%. Confcommercio, pur confermando che «la crescita non è brillante», invita a un «moderato ottimismo», stimando una possibile discesa dei prezzi nei prossimi mesi, passato l’effetto pasquale.

Continua a leggere

Esteri

Onu prepara ampia riforma a causa dei vincoli di bilancio

Pubblicato

del

Le Nazioni Unite stanno valutando una radicale ristrutturazione con la fusione dei team chiave e la ridistribuzione delle risorse. Lo riporta la Reuters sul suo sito, citando un memorandum riservato preparato da un gruppo di lavoro del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il documento propone di indirizzare le decine di agenzie in quattro direzioni principali: pace e sicurezza, questioni umanitarie, sviluppo sostenibile e diritti umani. Tra le misure specifiche figura la fusione delle agenzie operative del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), dell’Unicef, dell’Oms e dell’Unhcr in un’unica agenzia umanitaria.

La riforma prevede inoltre la riduzione delle duplicazioni di funzioni e la razionalizzazione del personale, incluso il trasferimento di una parte del personale da Ginevra e New York a città con costi inferiori. L’iniziativa è legata alla crisi finanziaria dell’ONU. Le proposte definitive di ristrutturazione dovranno essere presentate entro il 16 maggio.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto