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Cronache

Lele Spedicato ancora in coma, il messaggio commovente della moglie Clio ad amici e fans: so che lui vi abbraccerebbe tutti

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“Grazie ad amici vicini e lontani, a sconosciuti e conoscenti, a stars e a fans per il sostegno, per le preghiere e per l’energia positiva che state dimostrando. Sono certa che in qualche modo gli stia arrivando quest’ondata di amore, incoraggiandolo a reagire ancora più forte. E conoscendolo, anche Lele vi ringrazierebbe con un abbraccio uno ad uno!”.

Quello che leggete è una parte del post pubblicato da Clio Evans, la moglie di Lele Spedicato, il chitarrista dei Negramaro, ricoverato dal 17 settembre passato imminente pericolo di vita all’ospedale Vito Fazzi di Lecce a seguito di una emorragia cerebrale.  Clio è una attrice di teatro, sposata da qualche mese con Lele, dal quale aspetta un bambino. Lei ringrazia per l’affetto di tutti in questi giorni difficili e ricorda a se stessa e a chi le vuole bene che “già due volte, per esperienze personali, la natura… il corso degli eventi mi hanno messa davanti all’ineluttabilità della vita e  alla consapevolezza della fragilità umana. Ma adesso è diverso perché lo Stop/Pause è accaduto alla persona più bella che io abbia mai conosciuto, al mio presente, al mio futuro. Al mio tutto. All’Amore in persona”. La speranza è che Lele possa riprendersi da quanto gli è accaduto. L’ultimo bollettino medico diramato dalle autorità sanitarie informa che Lele Spedicato è “in condizioni ancora stazionarie” e che “la prognosi è tuttora riservata, saranno necessari diversi giorni per poter valutare gli sviluppi del quadro clinico neurologico”. Sono passati già 8 giorni da quando Emanuele Spedicato, fu colto da un malore lunedì 17 settembre. A trovarlo, privo di sensi a bordo piscina, nel mezzo della loro casa salentina, fu proprio la moglie Clio, che per prima allertò i soccorsi. Da allora Lele è in coma farmacologico indotto.

Lele è nato a  Veglie, in provincia di Lecce, sul finire dell’ottobre 1980, assieme a Giuliano Sangiorgi, il frontman del gruppo, ed Ermanno Carlà, il bassista, fondarono i Negramaro. Era il 1999, il gruppo non aveva che tre componenti. Poi, l’incontro con Andrea De Rocco, detto “Pupillo”. Anche loro, gli amici di Lele, tutti i giorni sono all’ospedale Vito Fazzi, nella speranza di avere dai medici, finalmente una buona notizia.

 

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Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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Cronache

Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

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Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

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Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

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Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

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