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Economia

Le famiglie col reddito di cittadinanza scendono sotto il milione

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Continuano a diminuire le famiglie che percepiscono il reddito o la pensione di cittadinanza: in attesa che entrino a regime le nuove regole sul sussidio contro la povertà, le famiglie con l’assegno sono scese a quota 956.817, al livello più basso dopo l’ottobre del 2020. Quasi la metà di queste famiglie (il 46,6%) è costituita da un solo componente, ed è su questa platea che incideranno maggiormente le nuove norme con l’esaurimento a fine agosto del sussidio per le famiglie nelle quali non ci sono minori, disabili o over 60. Per le persone tra i 18 e i 59 anni non disabili da settembre, infatti, arriva la misura chiamata Supporto per la formazione e il lavoro con un assegno che potrà arrivare fino a 350 euro al mese in caso di redditi nulli legato a iniziative formative o partecipazione a progetti utili per la collettività.

Per le famiglie con disabili, anziani o minori il reddito di cittadinanza resterà in vigore fino a fine anno per poi essere sostituito dall’Assegno di inclusione. Secondo quanto emerge dall’Osservatorio Inps sul reddito e la pensione di cittadinanza ad aprile le persone coinvolte nelle 956.817 famiglie sono state 2.004.164. L’importo medio per nucleo ad aprile è stato pari a 571,11 euro mentre la spesa complessiva è stata di 546,44 milioni, in calo rispetto ai 596,05 milioni di marzo. Il dato su persone e importi potrebbe crescere lievemente nei prossimi mesi quando saranno elaborate tutte le domande (la spesa di marzo nello scorso monitoraggio era di circa 575 milioni). Il sussidio contro la povertà resta sbilanciato a favore delle famiglie con un solo componente anche a causa delle regole sulla scala di equivalenza che penalizzano le famiglie numerose. Si tratta di 446.372 nuclei con un assegno medio di 463,46. Tra questi ci sono 76.475 nuclei composti da single disabili. Le famiglie con il reddito o la pensione di cittadinanza con sei o più componenti sono invece appena 15.527 per 99.628 persone coinvolte e un assegno medio di 828,77 euro. Dall’Osservatorio emerge che i due terzi delle famiglie beneficiarie del sussidio risiedono nel Sud e nelle Isole.

In queste regioni ricevono il reddito o la pensione di cittadinanza 641.224 nuclei per un importo medio di 601,86 euro. Al Nord le famiglie con il sussidio sono 180.550 con assegno medio di 494,21 euro mentre al Centro le famiglie che usufruiscono della misura contro la povertà sono 135.043 con un assegno medio di 527,88 euro. La provincia italiana con più famiglie con il sussidio è quella di Napoli con 139.900 famiglie e 357.188 persone coinvolte (656,14 l’assegno medio), un numero superiore a quello di tutte le regioni del Centro. Nei primi quattro mesi dell’anno sono stati spesi oltre 2,4 miliardi. Tra gennaio ed aprile le domande di sussidio presentate sono state 366.205, in calo del 24,53% rispetto alle 485.264 del monitoraggio fino al mese di aprile del 2022.

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Economia

Françoise Bettencourt Meyers lascia il consiglio di L’Oréal

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Dopo quasi 30 anni, Françoise Bettencourt Meyers (foto Imagoeconomica) lascia il consiglio di amministrazione di L’Oréal, pur mantenendo la presidenza della holding familiare Tethys, primo azionista del gruppo. Al suo posto nel board entrerà un altro rappresentante di Tethys, mentre il ruolo di vicepresidente sarà assunto dal figlio Jean-Victor Meyers, 38 anni. Françoise Bettencourt Meyers, 71 anni, è l’unica erede diretta del fondatore di L’Oréal, Eugène Schueller.

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Economia

Cambio ai vertici di Engineering: Aldo Bisio nuovo amministratore delegato

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Cambio della guardia al vertice di Engineering, multinazionale specializzata nella trasformazione digitale. Maximo Ibarra (foto Imagoeconomica sotto) ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato con effetto immediato. Al suo posto, il consiglio di amministrazione della società – controllata dai fondi Bain e Renaissance – ha nominato Aldo Bisio (foto Imagoeconomica in evidenza), ex numero uno di Vodafone Italia dal 2014 al 2024.

MAXIMO IBARRA EX AD ENGINEERING

Prima della sua lunga esperienza in Vodafone, Bisio ha ricoperto incarichi di rilievo in Ariston Thermo e in McKinsey. Attualmente siede anche nel board di Coesia, produttore globale di soluzioni industriali per l’imballaggio.

Il bilancio della gestione Ibarra

Maximo Ibarra lascia Engineering dopo quasi quattro anni di gestione che hanno visto la società crescere significativamente: circa 14.000 dipendenti, oltre 80 sedi tra Europa, Stati Uniti e Sud America, con un fatturato che ha raggiunto quasi 1,8 miliardi di euro, generato da oltre 70 società controllate in 21 Paesi.

«Negli ultimi mesi ho maturato la volontà di prendermi del tempo per valutare nuovi progetti professionali», ha dichiarato Ibarra, aggiungendo che resterà disponibile fino al prossimo 1° settembre per garantire un efficace passaggio di consegne e che continuerà a essere investitore nella società.

La sfida per Bisio: crescita e nuove operazioni strategiche

Il presidente di Engineering, Gaetano Micciché, ha ringraziato Ibarra per il lavoro svolto ed espresso fiducia nella capacità di Bisio di guidare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo e innovazione.

Tra i primi dossier sul tavolo del nuovo amministratore delegato c’è la valutazione sulla vendita di Municipia, società del gruppo attiva nei servizi ai Comuni. Engineering ha incaricato Klecha di esplorare il mercato alla ricerca di investitori interessati, con una valutazione che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

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Economia

Wsj, Trump verso un alleggerimento dei dazi sulle auto

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Donald Trump intende attenuare l’impatto dei dazi sulle auto prodotte all’estero, impedendo che si accumulino ad altre tariffe dazi da lui imposte e alleggerendo alcuni dazi sui componenti esteri utilizzati per la produzione di veicoli negli Usa. Lo scrive il Wall Street Journal citano una persona a conoscenza del dossier. In base a questa mossa, le case automobilistiche che pagano i dazi di settore non saranno soggette anche ad altri dazi, come quelli su acciaio e alluminio. La decisione sarebbe retroattiva, hanno affermato le fonti, il che significa che le case auto potrebbero essere rimborsate per tali tariffe già pagate.

Il dazio del 25% sulle auto finite prodotte all’estero è entrato in vigore all’inizio di questo mese. L’amministrazione Usa, sempre secondo il Wsj, modificherà anche i dazi sui ricambi delle auto estere – previsti al 25% e in vigore dal 3 maggio -, consentendo alle case automobilistiche di ottenere un rimborso per tali dazi fino a un importo pari al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli Stati Uniti per un anno. Il rimborso scenderebbe al 2,75% del valore dell’auto nel secondo anno, per poi essere gradualmente eliminato del tutto. Si prevede che Trump adotti queste misure in vista di un viaggio in Michigan per un comizio alla periferia di Detroit martedì sera, in occasione dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Le misure mirano a dare alle case automobilistiche il tempo di riportare le catene di approvvigionamento dei componenti negli Usa e rappresenterebbero probabilmente un significativo impulso per le case automobilistiche nel breve termine, ha affermato una fonte a conoscenza della decisione. Le case auto dovranno presentare domanda di rimborso al governo, ma non è immediatamente chiaro da dove arriveranno questi fondi.

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