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La versione di De Laurentiis su Napoli, Osimhen, scudetto e Champions

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Giornata particolarmente intensa per il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: prima a Santa Maria Capua Vetere, dove ha preso parte all’inaugurazione della prima cattedra italiana dedicata alla “Giuridicità delle regole del gioco del calcio”, poi alla conferenza stampa del premio sportivo della Stampa Estera in Italia andato a Victor Osimhen. Occasione ghiotta per sentire il suo punto di vista – sempre interessante- sui campionati, sul Napoli, sulla gestione del calcio.

Alla lezione inaugurale con il presidente del Napoli  c’era quello della Federcalcio Gabriele Gravina, e quello della Lega Calcio di A Lorenzo Casini: ad Aurelio De Laurentiis gli studenti hanno tributato un forte applauso e fatto tante domande alle quali ha risposto senza mai sottrarsi.

Gabriele Gravina

Campionato. “Il campionato di calcio va democraticamente aperto a tutti, ma con dei limiti. Se il campionato comprende squadre senza capacità economica, sarà infatti un campionato forzato, sballato e compromesso”.

Procuratori. DeLa ha detto di aver “chiesto alla Figc attraverso quali modalità un club possa gestire esso stesso la Procura di un calciatore. Non è possibile che i procuratori prendano milioni per ogni singolo trasferimento”.

Bari. “Se il Bari dovesse salire in serie A sarà ceduto solo a qualcuno che dia la garanzia di saper gestire bene un club di calcio, che sappia dare un’impostazione industriale”.

Napoli. “Io sono tifoso di Napoli città e lotto per equiparare il Sud al Nord”

Sconfitta. “La sconfitta con la Lazio? Direi che è stata una sconfitta salutare, altrimenti c’è il rischio di sedersi. Ma Sarri è stato un paraculo, perché invece di attaccare ha bloccato i terzini. Poi Kvara ha dato quella palla a Vecino..”

Scudetto o Champions? “Mi auguro entrambi, ma diciamolo in silenzio, perché a furia di dircelo ci portiamo iella da soli” .

Alla conferenza stampa del premio sportivo della Stampa Estera in Italia a Victor Osimhen, De Laurentis ha spiegato: “Sono passati 33 anni dall’ultimo scudetto. Pensate a quanti napoletani sono nati e non hanno vissuto i primi due titoli, tantissimi. Dopo esser sprofondati nel fallimento, ha aggunto, il coronamento di uno scudetto potrebbe far impazzire la città che sta già impazzendo e si sta già organizzando per la festa. Si stima che siano tra i 2 e i 3 milioni di partecipanti alla festa dello scudetto “.

Poi il numero 1 del Napoli ha parlato dei fondi: “Quando ci sono dei fondi sono perplesso perché il fondo è la morte del calcio, perché è interessato a massimizzare il ritorno di investimento dei propri investitori nei successivi 5 anni. Il calcio, spiega,  invece è programmazione. Come il cinema”. De Laurentiis non ha neppure risparmiato una battuta  sul presidente dell’Inter: “Zhang ogni tanto lo vedo interessarsi, anche se quando si presenta allo stadio di solito perdono. Poi quando lo inquadrano ha la faccia da cane bastonato…”, ha detto sornione. E ancora sul suo Napoli e le tante vittorie: “Sarebbe il coronamento di diciotto anni di lavoro diverso da molti altri colleghi. Tra Serie A, Coppa Italia e Champions giocheremo 50 partite, se non di più. Sono cinquanta giornate vissute in modo totale. È come se uno facesse cinquanta volte consecutivamente l’amore con la donna più bella donna del mondo”.

E Osimhen, il premiato? Contento, sereno , innamorato di Napoli oltre che del Napoli e delle pizze, ha avuto anche parole d’elogio per Kvaratskhelia: “Un giorno potrà vincere il pallone d’oro”

 

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Esteri

Mosca, 2 morti per attacco ucraino con droni a Belgorod

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E’ di due morti il bilancio di un attacco ucraino con droni nella regione russa di Belgorod. Lo annuncia il governatore Vyacheslav Gladkov. – “In seguito al rilascio di due ordigni esplosivi, un edificio residenziale privato ha preso fuoco – ha scritto su Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov -. Due civili sono morti, una donna che si stava riprendendo da una frattura al femore e un uomo che si prendeva cura di lei”.

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Cronache

Maxi incidente fra autotreni sulla A1, traffico bloccato, code fino a 18 km

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Uno scontro fra autotreni ha diviso l’Italia a metà per ore, con file di auto fino a venti chilometri. L’incidente sulla A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra San Vittore e Caianello verso Napoli, all’altezza del km 691: quattro i mezzi pesanti coinvolti. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i soccorsi sanitari e meccanici, le pattuglie della Polizia Stradale ed il personale della Direzione 6° Tronco di Cassino di Autostrade per l’Italia. Agli utenti in viaggio verso Napoli, è stato consigliato di uscire a Cassino e rientrare a Caianello dopo aver percorso la viabilità ordinaria: adesso l’incidente è stato risolto ma per chi sta tornando verso Napoli ci sono ancora più di 10 km di coda.

 

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Economia

Allarme Upb sul Superbonus, Parlamento studia deroghe

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La “generosità” dell’agevolazione, le ripetute proroghe, un sistema di controlli che ha favorito la “diffusione di comportamenti opportunistici e fraudolenti”, la concessione di deroghe. Nasce anche da qui il ‘vulnus’ con cui il Superbonus si è trasformato in una zavorra per i conti pubblici, lasciando “una pesante eredità sul futuro”. L’Ufficio parlamentare di Bilancio lancia l’allarme e invita a far tesoro di questa esperienza per ridisegnare le future agevolazioni. Il Parlamento intanto prepara nuove modifiche all’ultima stretta impressa dal governo, comprese nuove deroghe per altre aree colpite dal terremoto o il coinvolgimento dei Comuni nei controlli. E sul Superbonus si accende un faro anche oltreoceano, con il Fondo Monetario Internazionale che sprona l’Italia a ridurre il debito. La crescita, stimata allo 0,7% nel 2024 e 2025, è destinata a ridursi al lumicino nel 2026 (rivista al ribasso allo 0,2%) con il Superbonus e il Pnrr in via di esaurimento, avverte il Fondo.

Ma intervenire si può, ed è dal debito che bisogna partire: per ridurlo, bisogna partire dagli sgravi fiscali, “molti dei quali inefficienti” come il superbonus, suggerisce il Fmi, ed eliminare quelle “scappatoie” dal fisco e “numerosi programmi di sostegno anti-inflazione”. Il Superbonus, insieme al bonus facciate e, in misura minore, gli incentivi alle imprese Transizione 4.0 “hanno inciso marcatamente sui conti pubblici degli ultimi anni”, evidenzia l’Autorità dei conti pubblici in una memoria alla commissione Finanze del Senato che sta esaminando l’ultimo decreto sull’agevolazione. Superbonus e bonus facciate, in particolare, hanno avuto un impatto “rilevante e crescente” nel tempo: l’asticella del periodo 2020-23, secondo gli ultimi dati, è salita a circa 170 miliardi. Con un gap tra i risultati e le attese “macroscopica” nel caso del Superbonus, e che “non ha precedenti”, osserva l’Upb, che indica vari elementi che hanno contribuito a far lievitare la spesa: la generosità dello sconto e le modalità di fruizione, l’ampliamento degli obiettivi, proroghe e deroghe.

A farne le spese è il debito. Quanto rilevato in termini di competenza economica nel quadriennio 2020-23 inciderà soprattutto sul 2024-26, evidenzia l’Upb, che quantifica questa “pesante eredità”: un impatto in media annua pari allo 0,5% del Pil nel triennio 2021-23, che salirà a circa l’1,8% in quello successivo. Un’esperienza, quella del Superbonus, da cui “occorre trarre insegnamento per il disegno di future agevolazioni”, osserva l’Upb, che indica la rotta: selettività e stop agli automatismi. In prospettiva, dunque, la soluzione suggerita è “un trasferimento monetario” (un contributo diretto alla spesa), modulato in base alle condizioni economiche delle famiglie e alla classe energetica dell’edificio, sottoposto ad autorizzazioni preventive e soggetto a un limite di spesa, o con prestiti agevolati. E in vista delle prossime misure di sostegno per le case green, a mettere in guardia è anche la Banca d’Italia: le “criticità” emerse con il Superbonus sembrano “sconsigliare la riproposizione in futuro della cedibilità dei crediti”, se non in “forma limitata” e “circoscritta ad alcune categorie”.

Dopo l’ultima stretta sul Superbonus intanto, si studiano nuove deroghe. A proporle, per altre aree colpite dal sisma diverse da quelle per cui già si è fatta eccezione (a partire dall’Emilia Romagna) o dalle alluvioni e per il Terzo settore, sono sia la maggioranza che l’opposizione con diversi emendamenti al decreto Superbonus. Il termine per presentare le proposte di modifica è mercoledì 24 aprile, ma sul tavolo del relatore, Giorgio Salvitti, gli emendamenti cominciano ad arrivare. Si studia anche la possibilità di coinvolgere, su base volontaria, i Comuni nei controlli ai cantieri del Superbonus, garantendo loro un ritorno economico pari al 30% dell’eventuale recupero. Nulla sarebbe invece ancora arrivato sulla possibilità di allungare da 4 a 10 anni i tempi di utilizzo dei crediti del Superbonus. Ipotesi su cui però si è già detto favorevole il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. E che, secondo i calcoli dell’Upb, consentirebbe al debito di restare abbondantemente sotto quota 140%.

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