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La Roma fa una bella partita ma il derby con la Lazio finisce pari

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L’alta citazione michelangiolesca sugli spalti, le prosaiche papere dei portieri in campo. La Lazio confidava nel ‘Giudizio universale’ per il derby n. 152 in cui arrivava da favorita: lo annunciavano i tifosi con la bella coreografia a portare un pezzo di Cappella Sistina all’Olimpico e invece con la Roma finisce 1-1, e si ferma a undici la serie di vittorie consecutive per la banda di Inzaghi. Che stavolta e’ apparsa meno intonata, ha subito il gol del vantaggio di Dzeko e ci ha messo una pezza col pari di Acerbi grazie a una doppia smanacciata da comica di Pau Lopez. Protagonisti i portieri, su entrambe le reti autori di errori da manuale al contrario. La Roma voleva vincere, la Lazio, nonostante i favori del pronostico, e’ sembrata non voler perdere. E ha fatto davvero poco: per la Roma una prova di riscatto dopo gli svarioni col Toro e il ko con la Juve in Coppa Italia. Va la linea giovane con Under che gioca un super derby, bene gli esterni, Spinazzola ha dimostrato ancora una volta che la forma c’e’. Mancano i tre punti per quello che si e’ visto in campo. Fonseca lascia in panchina Kolarov e Florenzi, giocano Santon e Spinazzola. Nella Lazio tornano dal 1′ Luis Alberto e Correa. L’avvio e’ di studio, con la Roma piu’ aggressiva e la Lazio che interviene poco nel gioco: nessun sussulto, fino al 26′ quando Dzeko, complice l’erroraccio di Strakosha, fa esultare lo stadio sponda giallorossa.

Il portiere laziale valuta male il lancio lungo di Cristante per il bosniaco che anticipa l’uscita maldestra del n.1 bianconceleste e con la nuca a occhi chiusi manda la palla in rete. Un giro di lancette e la Roma sfiora il raddoppio con Under che si fa spazio e di sinistro calcia in porta, murato da Radu, poi sul tiro ravvicinato di Dzeko Strakosha e’ bravo a respingere con i piedi. Il derby si capovolge e la Roma passa dal possibile raddoppio al pari: anche qui, a parti invertite, e’ il portiere a sbagliare. Clamorosa la papera di Pau Lopez: al 34′ su un calcio d’angolo la palla si impenna dopo una deviazione, per evitare il corner il portiere smanaccia rimettendo in campo e poi ancora di pugno toglie il rinvio a Smalling e Acerbi sulla linea infila in rete il rocambolesco 1-1. Panchina Roma sotto choc, ma la squadra non si demoralizza troppo: e al 44′ il palo nega a Pellegrini il vantaggio. Il secondo tempo si apre ancora all’insegna della Roma: un super Under (gran derby per il giovane turco) serve una bella palla a Kluivert che sembra agganciarsi con Patric entrato per Luis Felipe. Pellegrini sul dischetto, ma l’arbitro consulta la Var e annulla la decisione. Roma sempre piu’ pericolosa dei cugini: Dzeko sfortunato al 24′ si vede respingere la palla con i pugni da Strakosha, che ferma ancor il bosniaco al 35′ dopo un numero di prestigio di Under. Su contropiede, Immobile serve a Milinkovic la palla della possibile vittoria ma il destro a giro e’ di poco largo sul palo. In campo per il minuto finale si rivede anche Pastore, assente da un paio di mesi, Finisce 1-1 come all’andata. Piu’ Roma che Lazio, e i portieri hanno fatto il resto.

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Binaghi riapre al Coni: “È finita un’era, ora serve discontinuità. Ma Buonfiglio? No, grazie”

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Angelo Binaghi (foto Imagoeconomica in evidenza), presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (Fitp), torna a parlare del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e lo fa con la consueta schiettezza, in un’intervista al Corriere della Sera. Da anni in polemica con il Coni di Giovanni Malagò, Binaghi lascia intendere di essere pronto a tornare a occuparsi attivamente dell’istituzione sportiva nazionale: “Sto partecipando a tutte le riunioni. Voglio vedere se, finita un’era, si può costruire qualcosa di nuovo, completamente diverso rispetto al passato”.

ANGELO BINAGHI, PRESIDENTE FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS E PADEL, JANNIK SINNER (Foto Imagoeconomica)

Binaghi non ha mai fatto mistero della sua visione riformista e anti-sistema: nel novembre 2024 aveva dichiarato al Corriere “Il Coni non serve, io lo salto”. Una posizione che gli costò un deferimento poi archiviato, con opposizione del Coni. Ora però, con l’uscita di scena di Malagò imposta dai limiti di mandato, il clima potrebbe cambiare.

Buonfiglio bocciato, Pancalli “ultimo in lista”

Nessuna apertura, invece, verso l’eventuale candidatura di Luciano Buonfiglio, presidente della Federcanoa: “È il peggior esponente del vecchio sistema. Una volta mi chiese di parlare, gli risposi: ‘Caro Luciano, io no’”, racconta Binaghi, ricordando il suo ruolo nella defenestrazione di Raffaele Pagnozzi e la successiva promozione da parte di Malagò.

Rispetto invece per Luca Pancalli, ma senza sostegno: “Candidato degnissimo, ma lo considero l’ultimo della lista”.

“La politica non è un nemico, la riforma Giorgetti è stata efficace”

Altro punto centrale della visione di Binaghi è il rapporto con la politica: “Non è possibile considerare i politici come nemici. La riforma Giorgetti ha funzionato molto meglio del Coni. Chi parla di invadenza politica racconta una bugia”.

Rivendica anche l’autonomia finanziaria degli Internazionali d’Italia (“l’unica manifestazione senza un euro di contributo pubblico”) e ricorda di aver cacciato i politici dalla tribuna del torneo.

Il futuro del Coni? Binaghi resta alla finestra, ma si prepara

Con gli Internazionali di Roma imminenti e il grande ritorno in campo di Jannik Sinner, “il vero Fenomeno”, Binaghi rivendica di essere “un uomo fortunato”. Ma tiene il piede dentro la porta del Coni, in attesa di vedere quale sarà la grande sorpresa che guiderà il nuovo corso dello sport italiano.

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Cronache

Inchiesta curve, Inter Milan patteggiano: per Inzaghi e Chalanoglu solo 1 turno stop

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Una giornata di squalifica per Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu, ammende rispettivamente di 15 e 30 mila euro e 70mila per l’Inter. Multa di 30mila euro per il Milan. Sono le sanzioni rese note dalla Figc comminate ai due club e ai tesserati coinvolti in seguito al patteggiamento con la Procura Federale, in merito al filone sportivo dell’inchiesta penale sulle curve e sui rapporti fra ultras e giocatori di Inter e Milan. La squalifica per Inzaghi e Calhanoglu verrà scontata nel prossimo turno con il Verona.

Grazie al patteggiamento le pene vengono dimezzate e non c’è il processo. Inzaghi e Chalanoglu hanno violato due articoli del codice di giustizia sportiva, quello sulla lealtà e correttezza e probità e dell’obbligo di osservanza delle norme federali (4, comma 1) e l’articolo 25 comma 10 “che prevede il divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società, per avere avuto, quantomeno a partire dalla stagione sportiva 2022-23, rapporti con esponenti del gruppo Ultrà denominato Curva Nord’.

Tra gli esponenti del club multati c’è anche Javier Zanetti con 14.500 euro. L’Inter viene sanzionata con 70mila euro per responsabilità diretta e oggettiva (art. 6, commi 1 e 2) per i comportamenti del tecnico e del centrocampista, dello stesso Zanetti, di Massimiliano Silva e Claudio Sala (14.500 di multa e 30 giorni di inibizione). Quanto al Milan (sanzione di 30mila euro) per responsabilità oggettiva per i comportamenti ascritti a Fabio Pansa (30 giorni di inibizione e 13mila euro di multa) e Davide Calabria, che non ha al momento scelto la strada del patteggiamento e sarà quindi ascoltato dalla Procura federale.

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Calcio: Di Lorenzo, lo scudetto? tutto è nelle nostre mani

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“Si parla di scudetto nello spogliatoio, siamo a un punto cruciale. All’inizio sembrava irraggiungibile, ora siamo lì: difficile, ma ce la giochiamo. Tutto è nelle nostre mani. Con il lavoro e con il sacrificio siamo lì e ce la giochiamo, sapendo che sarà difficile e che finora non abbiamo fatto niente”. Lo ha detto il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo a Radio Crc. Su quando il gruppo abbia capito davvero di essere inserito nello sprint scudetto, Di Lorenzo ha detto: “Non c’è stato un momento preciso. Partita dopo partita ci siamo costruiti questo percorso. Ora serve l’ultimo passo: il gruppo è unito, crede nell’obiettivo. Quando sei primo per tanto tempo non è mai per caso”.

Di Lorenzo ha parlato della sfida di sabato a Lecce e della forza del gruppo azzurro: “Ci tengo prima di tutto – ha detto – a mandare un abbraccio alla famiglia del fisioterapista del Lecce, la notizia ci ha colpiti molto. Sarà una partita difficile: loro lottano per salvarsi, e questa tragedia ha reso l’atmosfera particolare. Ma noi vogliamo portare a casa la vittoria. La forza di questo Napoli è il gruppo. Dietro ogni grande vittoria e ogni grande squadra c’è infatti un gruppo solido. Quando ci si vuole bene davvero, si affronta tutto meglio. Le difficoltà arriveranno, come sempre, ma ciò che conta è come reagiamo. Se il gruppo è sano, superare i limiti diventa più semplice”.

Il terzino destro ha parlato anche del rapporto con Conte e con i nuovi arrivati la scorsa estate: “Da capitano – ha detto – sono il più vicino all’allenatore, passo i suoi messaggi alla squadra. Fin dal primo giorno c’è stato un legame diretto, sincero e leale. La base è la sincerità: Conte è un allenatore forte, conoscevo già le sue qualità da avversario e in questi mesi le ha confermate. Siamo felici di averlo con noi. Sulla fascia destra ci conosciamo bene, da anni. Sappiamo leggere i movimenti l’uno dell’altro, ed è una qualità che ci portiamo dietro nel tempo. Ma il merito è anche del mister, che tiene alta l’intensità e coinvolge tutti. Anche chi gioca meno dà un contributo importante: è questo spirito che porta i risultati. I nuovi arrivati a Napoli? Spesso sono io a muovermi verso di loro, per metterli a loro agio e per farli inserire, magari con un messaggio o una chiamata. Gli consiglio le stesse cose che dissero a me quando arrivai, la cosa fondamentale è vivere la città come una persona normale e non sentendosi diversi. Io esco spesso in centro, scendo e non vivo male la città”. Di Lorenzo risponde anche su chi ha lasciato la maglia azzurra a gennaio, Kvaratskhelia: “Ieri sera – ha detto – ho visto la sua partita con il Psg: è fortissimo e gli auguro il meglio, anche di vincere la Champions League”.

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