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Cronache

Monnezza, appalti e affari tra clan, politici e funzionari pubblici: indaga la procura di Napoli

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La Procura di Napoli indaga su “traffici organizzati di rifiuti, realizzati nel quadro di una vasta e ramificata attività di illecito condizionamento delle funzioni pubbliche deputate alla gestione del ciclo dei rifiuti in Campania e, in particolare, alla gestione degli appalti dei servizi di raccolta, trasporto e smaltimento affidata alle cure di amministrazioni comunali”. Con queste parole il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, persona assai schiva e riservata che scrive solo quando è davvero indispensabile avvisa che ci sono acquisizioni documentali in corso e una inchiesta molto delicata che segue personalmente.

“Le indagini – scrive in una nota il procuratore – sono volte anche a verificare la presenza, in alcuni settori della filiera produttiva e con riguardo a specifiche ipotesi di fraudolento condizionamento delle aggiudicazioni di appalti e delle scelte di pubblici amministratori e funzionari, di soggetti d’impresa e di interessi della criminalità organizzata”.
La Procura di Napoli sta facendo eseguire verifiche dai carabinieri per la Tutela Ambientale relativamente “ai comuni di Caserta, Aversa, Cardito, Casandrino, Sant’Arpino, Recale e Casalnuovo, tra il Napoletano e il Casertano. Le verifiche riguardano anche società in house della Regione Campania (Campania Ambiente e Servizi spa) e della Città Metropolitana di Napoli (Sapna spa)”. In questo specifico contesto investigativo, dunque, gli inquirenti non solo indagano sugli appalti e sul possibile condizionamento anche delle istituzioni, ma si fanno accertamenti anche su una serie di incendi di impianti per il trattamento dei rifiuti in Campania in questi mesi che hanno messo a dura prova la tenuta del sistema dei rifiuti che oggi è sull’orlo del collasso. Anzi basta poco perchè la situazione precipiti e si torni indietro di dieci anni, quando Napoli e la Campania erano esposte quotidianamente al ludibrio internazionale per la monnezza non raccolta che raggiungeva i piani alti delle case. Caos che consentiva e consente alla mafia della monnezza di fare affari nell’emergenza.

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Cronache

Garlasco, nuove indagini sul delitto: interrogati Stasi, Sempio e il fratello di Chiara Poggi

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Proseguono le nuove indagini della Procura di Pavia sul delitto di Garlasco. Martedì saranno interrogati Andrea Sempio e Alberto Stasi, già condannato nel 2015 a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, sua fidanzata all’epoca dei fatti. Entrambi saranno ascoltati a Pavia.

Marco Poggi sentito come testimone

A Venezia, invece, sarà sentito come testimone Marco Poggi, fratello della vittima, trovata morta nella sua abitazione il 13 agosto 2007. Secondo quanto riportato dal Tg1, la sua audizione è ritenuta rilevante per ricostruire le abitudini e i rapporti del gruppo di amici, in cui era inserito anche lo stesso Sempio, figura su cui si sono riaccesi i riflettori investigativi.

Un’indagine ancora aperta

Nonostante la condanna definitiva di Stasi, la Procura ha riaperto l’indagine valutando nuovi elementi e movimenti sospetti. L’interrogatorio di Sempio, già coinvolto in ipotesi alternative di colpevolezza, rientra in questa nuova fase investigativa. Gli inquirenti sembrano voler approfondire eventuali incongruenze o omissioni nel racconto dei protagonisti dell’epoca.

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Cronache

Per amore finito vuole lanciarsi nel vuoto, salvato dai carabinieri

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Era lì, a cavalcioni sul guardrail che costeggia un tratto della strada tra Bisceglie e Trani. Un attimo dopo era a un passo da uno strapiombo. E lui, un carabiniere libero dal servizio che era in auto con sua moglie non ci ha pensato due volte: ha raggiunto quel ragazzo, uno studente meno che trentenne, che evidentemente voleva farla finita. Gli ha parlato per pochi minuti poi è riuscito a tirarlo a sé, immobilizzarlo e salvarlo.

È quanto vissuto, qualche giorno fa, dall’appuntato scelto qualifica speciale Francesco Marcone, in servizio nella tenenza di Bisceglie. Il militare, che ha 50 anni ed è molto stimato in città, era fuori servizio e mentre era in auto, all’altezza del Ponte Lama Torre della Guardia ha notato il giovane. Lo ha raggiunto, cercando di dissuaderlo e lo studente gli ha spiegato che a causa di un amore giunto al capolino, preferiva farla finita. Il carabiniere ha continuato a parargli e approfittando di un momento di distrazione lo ha afferrato, allontanato dallo strapiombo e salvato grazie anche all’aiuto di un passante. Il giovane è stato poi soccorso dal personale del 118 che lo ha portato in ospedale a Barletta per le cure del caso.

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Cronache

Sassi dal cavalcavia a Viterbo, nei guai gruppo di minorenni

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Un gruppo di minorenni è stato individuato dalla polizia dopo che ieri pomeriggio, sulla superstrada che collega Viterbo a Terni, un automobilista che stava viaggiando in direzione Orte, mentre passava sotto un cavalcavia in prossimità del quartiere viterbese Santa Barbara, ha sentito un forte colpo sul parabrezza che, subito dopo si è spaccato. L’uomo, d’istinto, ha alzato la testa e ha visto dei ragazzini che sostavano con il motorino sul ponte sotto cui era appena passato. Subito dopo si è fermato nella prima stazione di rifornimento, dove si è reso conto che il vetro della macchina era stato colpito da un sasso di grosse dimensioni, probabilmente lanciato dal cavalcavia. La polizia, avvertita dal guidatore, ha setacciato la zona e nel giro di pochissimo tempo ha rintracciato il gruppo di minorenni responsabili del lancio del sasso.

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