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Esteri

La Cdu quasi orfana di Merkel crolla alle regionali

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Una dolorosa batosta per i conservatori tedeschi, con due sconfitte da record proprio alla prima tappa del ‘super anno elettorale’ che dovra’ decidere chi guidera’ la Germania dopo Angela Merkel. E’ il risultato delle amministrative in due Laender, il Baden-Wurttemberg e la Renania-Palatinato, che al voto di domenica hanno visto trionfare, come previsto, i Verdi di Winfried Kretschmann nel primo e i socialdemocratici di Malu Dreyer nel secondo. Pesano ovviamente le politiche sulla pandemia – in un Paese stremato da un lungo lockdown e attraversato da molte polemiche sulla lentezza della campagna vaccinale – ma soprattutto gli scandali che proprio nell’ultima settimana hanno indotto alle dimissioni di ben tre parlamentari dell’Unione (Cdu-Csu), fra gli affari emersi sulle forniture delle mascherine e l’attivita’ lobbistica con gli azeri. Tutti gli occhi sono puntati, a questo punto sul nuovo presidente federale della Cdu, Armin Laschet, fortemente indebolito nella corsa per la candidatura alla cancelleria, per la quale e’ in lizza stavolta anche il leader bavarese dei cristiano-sociali, Markus Soeder. In questo scenario, si rafforzano dall’altro lato i grandi avversari delle urne del prossimo autunno: i Verdi, che sognano di esprimere il prossimo cancelliere. E del resto, proprio da queste due regioni potra’ arrivare il segnale chiaro a Berlino: in entrambe si puo’ infatti puntare sul cosiddetto ‘semaforo’, una coalizione che escluda del tutto la Cdu (secondo partito) e metta insieme verdi, socialdemocratici e liberali. “Non e’ una buona serata per la Cdu”, ha ammesso il segretario generale Paul Ziemiak, cui ha fatto eco subito dopo, usando le stesse parole, il decano del partito, Wolfgang Schaeuble. “Il risultato e’ molto deludente, non c’e’ nulla da ridimensionare”, ha aggiunto il capogruppo regionale del Baden-Wuerttemberg Thomas Strobl, per il quale tuttavia non ha senso indicare “colpevoli” del disastro. Toni chiaramente opposti fra gli ecologisti: “Quella di stasera e’ una grande vittoria dei verdi in Baden-Wuerttemberg”, ha esultato il leader Robert Habeck. “Guardiamo con determinazione e ottimismo al voto di settembre”, ha aggiunto lo scrittore che non ha ancora chiarito se correra’ personalmente per la cancelleria o se tocchera’ piuttosto alla co-presidente del partito Annelena Baerbock, al momento preferita dalla stampa. Stando alle prime proiezioni della serata pubblicate dalla ZDF, nel Baden-Wuerttemberg, Land ricco e popoloso (quasi 12 milioni di abitanti), vincono gli ecologisti dell’amatissimo Kretschamnn (72 anni, alla guida da 10), che ha ottenuto il 31,4% dei consensi (+1,1%); mentre la Cdu, che candidava Susanne Eisenmann, crolla al 23,4% (-3,6%), il risultato peggiore della sua storia nel Land. Fra gli altri partiti, l’ultradestra di Afd si conferma al terzo posto ma perde colpi, con un 11,9% delle preferenze (-3,2%); i Liberali conquistano l’11% (+2,7%), la Linke (sinistra) prende il 3,5% (+0,6). In Renania-Palatinato vincono di nuovo i socialdemocratici di Malu Dreyer (da otto anni alla guida del Land) con il 35,5% (-0,7%), mentre la Cdu, con il candidato Christian Baldauf, precipita al 26,9% (-4,9). Afd, anche qui in calo, prende il 9,3% (-3,3), i Verdi ottengono l’8,2% (+2,9), i Liberali hanno il 5,9% (0,3) e i Freie Waehler il 5,8% (+3,6).

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Esteri

Caos eredità Maradona: le figlie accusano l’ex avvocato Morla di frode e chiedono la restituzione di 13 milioni di dollari

Le figlie di Diego Maradona accusano l’ex legale Morla di frode: spariti 13 milioni dai conti esteri. Al centro del caso la società Sattvica e i diritti d’immagine.

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Dove sono finiti 13 milioni di dollari? È la domanda che oggi agita il tribunale di Buenos Aires e infiamma lo scontro tra gli eredi di Diego Armando Maradona e l’avvocato Matías Morla (nella foto con Diego), il rappresentante legale e uomo di fiducia del Pibe de Oro negli ultimi anni della sua vita. A portare la questione in tribunale sono state Dalma e Gianinna, figlie di Diego e di Claudia Villafañe, che accusano Morla di aver sottratto fondi e di aver agito alle spalle degli eredi legittimi.

Secondo le figlie dell’ex campione, il patrimonio occultato ammonterebbe a oltre 13 milioni di dollari, presenti su conti bancari esteri a nome del padre. Le accuse non si fermano qui: Morla avrebbe anche trasferito in modo sospetto il controllo della società Sattvica – che gestisce i diritti commerciali sul nome e sull’immagine di Maradona – alle sorelle di Diego, Rita e Claudia Norma Maradona, eludendo così il passaggio naturale ai figli eredi.

La frode secondo le figlie

Nel dossier presentato in tribunale, i legali di Dalma e Gianinna parlano apertamente di frode post mortem, sostenendo che la firma apposta da Maradona sui documenti che affidavano pieni poteri a Morla potrebbe essere stata falsificata. La società Sattvica, secondo la loro ricostruzione, sarebbe stata solo formalmente intestata a Morla e al cognato Maximiliano Pomargo, ma in realtà sottostava alla volontà di Diego, che ne era il socio occulto. Dopo la morte del Pibe, il rifiuto di Morla di riconsegnare ai figli il controllo della società rappresenterebbe un’ulteriore violazione dei loro diritti.

Conti bancari e attività commerciali

Nel programma argentino “Intrusos”, sono stati resi noti i dettagli dei presunti conti esteri:

  • 1,6 milioni presso Bank Caribbean

  • 1,9 milioni presso la North National Bank di Abu Dhabi

  • 5 milioni presso Paribas

  • 5 milioni presso HSBC

Fondi che, secondo l’accusa, Morla avrebbe occultato e che ora gli eredi chiedono di recuperare e suddividere tra i cinque figli riconosciuti di Maradona: Dalma, Gianinna, Diego Jr, Jana e Diego Fernando.

Il ruolo controverso di Morla

Morla, attraverso il suo legale Rafael Cuneo Libarona, ha rigettato ogni accusa, sostenendo che la gestione dei diritti d’immagine fu affidata alle sorelle di Diego su esplicita volontà del Pibe, che aveva interrotto ogni rapporto con l’ex moglie Claudia e le figlie. Nonostante ciò, la sua figura resta al centro delle polemiche. Nel 2021, in occasione di una manifestazione a Buenos Aires per chiedere giustizia sulla morte del campione, Morla fu duramente contestato, insieme al neurochirurgo Luque, rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio con dolo eventuale.

Il marchio Maradona e Sattvica

Intanto Sattvica, la società al centro della disputa, continua a gestire le licenze commerciali legate a Maradona: abbigliamento, tequila, caramelle, palloni e gadget firmati dal campione. La società ha sede sia in Argentina che in Spagna, e a oggi Morla avrebbe confermato di avere rapporti quotidiani solo con le sorelle del Pibe.

La battaglia legale, appena iniziata, si preannuncia lunga e complessa. Sul piatto non ci sono solo soldi e proprietà, ma anche il controllo del nome e del mito di Diego Armando Maradona, che continua a vivere nei cuori dei tifosi e nei tribunali.

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Esercito Usa crea nuova zona militare a confine Messico

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L’esercito statunitense ha creato una seconda zona militare lungo il confine con il Messico, aggiungendo un’area in Texas dove le truppe possono trattenere temporaneamente migranti o intrusi, dopo che un’altra area simile era stata designata nel New Mexico il mese scorso. Lo scrive l’agenzia Reuters sul suo sito web. Il mese scorso l’amministrazione Trump aveva designato una prima striscia di 440 km quadrati lungo il confine del New Mexico come “Area di Difesa Nazionale”. Ora arriva la “Texas National Defense Area”, una striscia lunga 101 km che si estende a est dal confine tra Texas e New Mexico a El Paso.

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Ok Usa a equipaggiamenti F-16 per l’Ucraina

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Il Dipartimento di Stato americano ha approvato la potenziale vendita di parti e equipaggiamenti del caccia F-16 all’Ucraina per 310 milioni di dollari: lo ha reso noto il Pentagono. Tra i principali appaltatori figurano Lockheed Martin Aeronautics, Bae Systems e Aar Corporation. (

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