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Juventus, show di emozioni tra Inter e Borussia: rimonta, carattere e qualche crepa in difesa

Juventus protagonista di due partite spettacolari: vittoria 4-3 contro l’Inter e 4-4 col Borussia Dortmund. Rimonta, carattere e nuove certezze, ma anche difesa fragile.

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Allo Stadium le emozioni non sono mancate: prima la vittoria per 4-3 nel derby d’Italia contro l’Inter, poi il pirotecnico 4-4 in Champions League col Borussia Dortmund. Due partite che hanno esaltato i tifosi per la capacità di rimontare, segnare tre reti dopo il 90’ e rispettare il motto bianconero “fino alla fine”.

Il tecnico Tudor ha elogiato lo spirito della squadra: «Tutti entrano con grande spirito, è un segnale bello per me e per la squadra». Dalla panchina, infatti, sono arrivati i colpi vincenti di Adzic e Vlahovic, mentre in Europa anche Kelly ha firmato la rimonta.

Yildiz come Del Piero, la nuova icona

Il talento turco Kenan Yildiz sta diventando sempre più trascinatore. Il suo gol contro il Borussia ha ricordato a molti tifosi la perla di Del Piero del 1995 sempre contro i gialloneri. Sui social i compagni hanno esaltato lo spirito Juve: «Abbiamo mostrato carattere fino all’ultimo secondo», ha scritto Locatelli, mentre Bremer ha sottolineato come il gruppo sappia soffrire insieme.

Fragilità difensive, l’altra faccia della medaglia

Se in attacco la Juventus vola, in difesa i problemi restano. Dopo due clean-sheet contro Parma e Genoa, sono arrivate sette reti subite in quattro giorni. Preoccupano soprattutto i gol incassati dalla distanza: due volte Calhanoglu, poi Adeyemi e Nmecha in Champions.

Sotto accusa anche il portiere Di Gregorio, colpevole sul gol di Yan Couto. «Non possiamo subire così tanto, serve più equilibrio», ha avvertito Bremer. Tudor e lo staff stanno rivedendo i filmati per correggere le falle.

Prossima tappa Verona

La squadra ha alleggerito i carichi di lavoro per recuperare energie, ma il tempo stringe: sabato c’è la trasferta contro il Verona, fondamentale per difendere la vetta della classifica.

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L’altro Napoli pronto a scendere in campo: Conte pensa a Neres e alle nuove rotazioni

Contro il Pisa al Maradona, Antonio Conte valuta nuove rotazioni. Neres, Gutierrez, Elmas e Lang pronti a ritagliarsi spazio nelle scelte dell’allenatore per bilanciare campionato e Champions.

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Antonio Conte e il suo staff hanno preparato una strategia per gestire al meglio il doppio impegno tra campionato e Champions League. Nessun turnover massiccio, ma scelte mirate in base all’avversario e al momento di forma dei giocatori. Il Pisa non è il Manchester City e contro i toscani potrebbe arrivare qualche novità nell’undici iniziale.

Hojlund, reduce da cinque mesi senza partite ufficiali, ha bisogno di tempo per ritrovare la condizione. Dietro le quinte scalpita invece David Neres, tornato a disposizione dopo l’infortunio e pronto a giocarsi le sue carte.

Neres, la freccia che Conte vuole rilanciare

Il brasiliano, arrivato a Napoli con grandi aspettative, ha fin qui giocato appena 53 minuti senza lasciare il segno. Ma a Manchester ha mostrato carattere, entrando in partita con grinta e sacrificio. Conte lo vede come possibile arma a sorpresa, capace di dare imprevedibilità e profondità all’attacco. Un ritorno alle giocate, agli strappi e ai dribbling che un anno fa avevano impressionato la Serie A.

Gutierrez e gli altri in cerca di spazio

Accanto a Neres, anche altri azzurri chiedono più minuti. Miguel Gutierrez, recuperato dall’infortunio, è pronto a insidiare Olivera e Spinazzola per un posto a sinistra. Elmas ha trovato finora poco spazio, ma sarà determinante da dicembre con l’assenza di Anguissa per la Coppa d’Africa. Anche Gilmour, arrivato nelle ultime ore di mercato, vuole mettersi in mostra dopo aver agito dietro Lobotka.

Chi sembra invece ai margini è Noa Lang: solo pochissimi minuti finora, meno persino dei giovani Ambrosino e Vergara. Ma Conte ha chiarito che arriverà anche il suo momento.

Verso Napoli-Pisa

Domani sera al Maradona il Napoli affronta il Pisa con l’obiettivo di non ripetere le difficoltà viste contro il Cagliari. Per Conte sarà l’occasione di testare rotazioni e nuove soluzioni tattiche, sfruttando la voglia di rivalsa di chi finora è rimasto in disparte.

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Juventus fermata dal Verona: al Bentegodi finisce 1-1

La Juventus si ferma al Bentegodi: 1-1 contro un Verona aggressivo. Conceição illude i bianconeri, Orban pareggia su rigore. Gol annullato a Serdar nel finale.

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La Juventus frena al Bentegodi. Dopo tre vittorie consecutive, i bianconeri non vanno oltre l’1-1 contro un Verona tosto e aggressivo, capace di sfruttare al meglio la condizione fisica non brillante della squadra di Tudor, reduce dalle fatiche europee. Ora il Napoli, atteso lunedì contro il Pisa, ha la possibilità di allungare in vetta.

Conceição illumina, Orban risponde dal dischetto

Il match si accende al 15’ con una giocata personale di Francisco Conceição, che salta due avversari e batte Montipò con un preciso destro sul palo lontano. L’Hellas non cambia atteggiamento e continua a ripartire in contropiede. L’episodio decisivo del primo tempo arriva poco prima dell’intervallo: tocco di mano di Joao Mario in area, il VAR richiama Rapuano che concede il rigore trasformato da Orban.

Juve stanca e Verona vicino al colpaccio

Nella ripresa Tudor prova a cambiare inserendo Koopmeiners, Adzic e Openda, ma la Juventus appare stanca e poco lucida, soprattutto in attacco. Vlahovic delude ancora da titolare, mentre Di Gregorio salva i bianconeri in più occasioni. Il Verona va anche in gol con Serdar su spizzata di Nunez, ma la rete viene annullata per fuorigioco. Nel finale, Orban e Frese sfiorano la vittoria, con il portiere bianconero decisivo.

Un punto giusto

La sfida si chiude sull’1-1, risultato che premia la determinazione dell’Hellas e punisce la mancanza di brillantezza della Juventus, che ha comunque mantenuto il pallino del gioco senza riuscire a trovare lo spunto vincente.

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Tudor attacca l’arbitro: “Rigore vergognoso, manca il rosso a Orban”

Igor Tudor, tecnico della Juventus, critica duramente l’arbitro dopo il match: “Rigore vergognoso, manca il rosso a Orban”. Il croato analizza anche la prestazione dei bianconeri.

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Al termine della partita, Igor Tudor non ha nascosto il suo disappunto. Ai microfoni di Dazn, l’allenatore della Juventus ha attaccato duramente l’arbitro per alcune scelte considerate sbagliate:
«Avrei voluto un altro arbitro, il rigore dato è vergognoso. Lo concede solo chi non ha mai giocato a calcio. Non esiste, così come manca il rosso a Orban: l’arbitro mi ha detto che non aveva caricato. È una vergogna, soprattutto con la presenza del VAR».

La prestazione della Juventus

Il tecnico croato ha poi analizzato la gara dei bianconeri, sottolineando la fatica accumulata negli ultimi giorni:
«Oggi dovevamo avere più energia, ma abbiamo giocato tre partite in sette giorni. L’abbiamo preparata al massimo e siamo arrivati stanchi. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi: volevano spingere, ma ci è mancata un po’ di brillantezza».

Tra difetti e punti di forza

Tudor ha comunque evidenziato la solidità difensiva della squadra, pur ammettendo i limiti emersi in fase offensiva:
«Dietro abbiamo retto bene, ma dovevamo fare meglio sui contropiede. Ho detto ai ragazzi che non sono arrabbiato: abbiamo pregi e difetti, e non possiamo vincere tutte le partite. Bisogna analizzare tutto quanto».

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