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Economia

Inps, bilancio preventivo 2020: rosso scende a 6,38 mld

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Scende nel bilancio di previsione per il 2020 il rosso dell’Inps che, con un risultato di esercizio negativo pari a 6,38 miliardi di euro, vede un miglioramento del 35% rispetto alle previsioni del 2019. Ad incidere positivamente la previsione di un gettito in crescita per 3,4 miliardi di euro relativo alla gestione del lavoro dipendente privato e alla gestione separata. Anche se in termini negativi il bilancio registra un incremento dei crediti per 7,38 miliardi di euro. Con il via libera del Consiglio di vigilanza, l’Inps evita per la prima volta dal 2011 l’esercizio provvisorio. Ma l’approvazione, e’ avvenuta per “senso di responsabilita’” sottolinea il presidente del Civ Guglielmo Loy che denuncia il ritardo di “63 giorni” con il quale e’ pervenuto il Progetto di bilancio e la mancanza di “indicazioni certe” su scelte importanti che riguardano l’Istituto. Loy ricorda che serve “un intervento radicale per garantire tempi rapidi per i dipendenti pubblici che chiedono la pensione” e auspica scelte chiare sul patrimonio dell’Inps, per la formazione e per rafforzare l’attivita’ dei Caf. Complessivamente, l’Inps ha previsto entrate dai contributi per oltre 236 miliardi di euro, per far fronte a 233 miliardi di euro di prestazioni. Ancora una volta si conferma il “rilevante” il contributo dei pensionati alla fiscalita’ generale, con trattenute Irpef versate dall’Inps allo Stato per 58 miliardi di euro. Le misure del reddito e pensione di cittadinanza e di quota 100 pesano rispettivamente 7,1 e 5,2 miliardi di euro, mentre sono previsti altri 17 miliardi per le politiche attive del lavoro. Gli interventi assistenziali per invalidita’ civile e accompagno sono preventivati in circa 18,7 miliardi di euro, altri interventi di protezione sociale sono preventivati in 15 miliardi di euro. L’intervento dello Stato per prestazioni assistenziali e di protezione sociale e’ di 86 miliardi di euro. Un trasferimento dal bilancio dello Stato di 19 miliardi di euro si rende necessario per i disavanzi previdenziali, in particolare relativi alla incorporazione in Inps dei soppressi Enti previdenziali del lavoro pubblico e delle aziende dei servizi privati (FFSS e Telefonia ecc) e dei coltivatori diretti.

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Economia

Françoise Bettencourt Meyers lascia il consiglio di L’Oréal

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Dopo quasi 30 anni, Françoise Bettencourt Meyers (foto Imagoeconomica) lascia il consiglio di amministrazione di L’Oréal, pur mantenendo la presidenza della holding familiare Tethys, primo azionista del gruppo. Al suo posto nel board entrerà un altro rappresentante di Tethys, mentre il ruolo di vicepresidente sarà assunto dal figlio Jean-Victor Meyers, 38 anni. Françoise Bettencourt Meyers, 71 anni, è l’unica erede diretta del fondatore di L’Oréal, Eugène Schueller.

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Cambio ai vertici di Engineering: Aldo Bisio nuovo amministratore delegato

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Cambio della guardia al vertice di Engineering, multinazionale specializzata nella trasformazione digitale. Maximo Ibarra (foto Imagoeconomica sotto) ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato con effetto immediato. Al suo posto, il consiglio di amministrazione della società – controllata dai fondi Bain e Renaissance – ha nominato Aldo Bisio (foto Imagoeconomica in evidenza), ex numero uno di Vodafone Italia dal 2014 al 2024.

MAXIMO IBARRA EX AD ENGINEERING

Prima della sua lunga esperienza in Vodafone, Bisio ha ricoperto incarichi di rilievo in Ariston Thermo e in McKinsey. Attualmente siede anche nel board di Coesia, produttore globale di soluzioni industriali per l’imballaggio.

Il bilancio della gestione Ibarra

Maximo Ibarra lascia Engineering dopo quasi quattro anni di gestione che hanno visto la società crescere significativamente: circa 14.000 dipendenti, oltre 80 sedi tra Europa, Stati Uniti e Sud America, con un fatturato che ha raggiunto quasi 1,8 miliardi di euro, generato da oltre 70 società controllate in 21 Paesi.

«Negli ultimi mesi ho maturato la volontà di prendermi del tempo per valutare nuovi progetti professionali», ha dichiarato Ibarra, aggiungendo che resterà disponibile fino al prossimo 1° settembre per garantire un efficace passaggio di consegne e che continuerà a essere investitore nella società.

La sfida per Bisio: crescita e nuove operazioni strategiche

Il presidente di Engineering, Gaetano Micciché, ha ringraziato Ibarra per il lavoro svolto ed espresso fiducia nella capacità di Bisio di guidare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo e innovazione.

Tra i primi dossier sul tavolo del nuovo amministratore delegato c’è la valutazione sulla vendita di Municipia, società del gruppo attiva nei servizi ai Comuni. Engineering ha incaricato Klecha di esplorare il mercato alla ricerca di investitori interessati, con una valutazione che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

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Economia

Wsj, Trump verso un alleggerimento dei dazi sulle auto

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Donald Trump intende attenuare l’impatto dei dazi sulle auto prodotte all’estero, impedendo che si accumulino ad altre tariffe dazi da lui imposte e alleggerendo alcuni dazi sui componenti esteri utilizzati per la produzione di veicoli negli Usa. Lo scrive il Wall Street Journal citano una persona a conoscenza del dossier. In base a questa mossa, le case automobilistiche che pagano i dazi di settore non saranno soggette anche ad altri dazi, come quelli su acciaio e alluminio. La decisione sarebbe retroattiva, hanno affermato le fonti, il che significa che le case auto potrebbero essere rimborsate per tali tariffe già pagate.

Il dazio del 25% sulle auto finite prodotte all’estero è entrato in vigore all’inizio di questo mese. L’amministrazione Usa, sempre secondo il Wsj, modificherà anche i dazi sui ricambi delle auto estere – previsti al 25% e in vigore dal 3 maggio -, consentendo alle case automobilistiche di ottenere un rimborso per tali dazi fino a un importo pari al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli Stati Uniti per un anno. Il rimborso scenderebbe al 2,75% del valore dell’auto nel secondo anno, per poi essere gradualmente eliminato del tutto. Si prevede che Trump adotti queste misure in vista di un viaggio in Michigan per un comizio alla periferia di Detroit martedì sera, in occasione dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Le misure mirano a dare alle case automobilistiche il tempo di riportare le catene di approvvigionamento dei componenti negli Usa e rappresenterebbero probabilmente un significativo impulso per le case automobilistiche nel breve termine, ha affermato una fonte a conoscenza della decisione. Le case auto dovranno presentare domanda di rimborso al governo, ma non è immediatamente chiaro da dove arriveranno questi fondi.

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