Collegati con noi

Esteri

Impeachment al via in Senato, nuove accuse contro Trump

Pubblicato

del

Si complica la posizione di Donald Trump nel processo di impeachment che, dopo la lettura dei capi di imputazione e il rituale giuramento dei senatori, entrera’ nel vivo martedi’ prossimo proprio mentre il presidente sara’ sul palcoscenico mondiale del forum economico di Davos. L’ultima tegola e’ un rapporto del Government Accountability Office, un organismo parlamentare indipendente di controllo del governo, che accusa la Casa Bianca di aver violato la legge bloccando gli aiuti militari a Kiev decisi dal Congresso. Una leva, secondo le accuse dell’impeachment, per sollecitare l’apertura di un’inchiesta su Hunter Biden e sul padre Joe, l’ex vicepresidente ora principale rivale di Trump nella corsa alla Casa Bianca. “La fedele esecuzione della legge non consente al presidente di sostituire le priorita’ del Congresso con le sue priorita’ politiche”, si legge nel rapporto. Ad aggravare la vicenda le rivelazioni legate a Lev Parnas, che nei mesi scorsi aveva deciso di collaborare con le autorita’ dopo il suo arresto per finanziamento illegale di un comitato elettorale pro Trump. L’imprenditore ha accusato pubblicamente per la prima volta su vari media che il tycoon “sapeva esattamente cosa stava succedendo” a proposito delle pressioni esercitate su Kiev dal suo avvocato personale Rudolph Giuliani. Legale con cui lui stesso collaboro’, restando ad esempio in contatto con l’allora procuratore generale ucraino Yuri Lutsenko, che aveva promesso informazioni sui Biden e premeva per far cacciare l’ambasciatrice americana a Kiev Marie Yovanovitch, ostile alle manovre di Giuliani. Quindi, secondo Parnas, Trump “mente” quando dichiara di non saperne nulla. “Agivo per conto di Giuliani e del presidente”, ha assicurato, dicendosi pronto a testimoniare al Congresso. Le sue rivelazioni arrivano dopo che i democratici alla Camera hanno diffuso altro materiale imbarazzante consegnato dallo stesso Parnas, che dimostra quanto fosse esteso lo sforzo suo e di altri nel far pressione su Kiev e quanto fosse ampiamente noto tra gli alleati di Trump, come confermano le sue e-mail al candidato repubblicano al Congresso Tom Hicks, donatore e amico di famiglia del presidente, e a Joseph Ahearn, fundraiser pro tycoon. Ci sono anche alcuni sms scambiati con Hicks (visitato oggi dall’Fbi) indicanti che quest’ultimo era in contatto con persone che stavano tenendo sotto controllo la Yovanovitch, poi cacciata da Trump. I messaggi hanno indotto Kiev ad aprire un’inchiesta per accertare se ci sono state violazioni delle leggi ucraine e internazionali”, ha spiegato il ministero dell’Interno. Kiev ha inoltre chiesto l’aiuto dell’Fbi per indagare sull’hackeraggio della societa’ energetica Burisma, per la quale lavorava Hunter Biden. Hackeraggio attribuito allo spionaggio militare russo (Gru), lo stesso accusato di aver aiutato Trump rubando e diffondendo le e-mail del partito democratico per danneggiare la sua rivale Hillary Clinton. Tutti sviluppi che “accrescono la necessita’ di nuovi documenti e nuovi testimoni”, ha denunciato la speaker della Camera Nancy Pelosi, dopo essere finita nelle polemiche per aver firmato gli articoli d’impeachment con numerose penne di lusso regalate come ‘souvenir’ ai manager del procedimento. Oggi intanto il Senato ha dato formalmente il via al processo, il terzo nella storia Usa, con la lettura formale degli articoli e il giuramento dei cento senatori davanti al capo della Corte suprema John Roberts, che presiedera’ il dibattimento. “Rendero’ giustizia imparziale in base alla costituzione e alle leggi, che Dio mi aiuti”, hanno dichiarato tutti. Anche quelli come il leader repubblicano Mitch McConnell che avevano promesso di non essere giudici imparziali.

Advertisement

Esteri

Usa: consigliere per la sicurezza nazionale Waltz lascia incarico dopo scandalo Signal

Pubblicato

del

Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, e il suo vice Alex Wong hanno presentato le loro dimissioni, lasciando così l’amministrazione Trump. Lo riferisce Fox News, dopo le anticipazioni del Wall Street Journal. La decisione è dovuta alle polemiche scatenate dal “Signalgate”, la pubblicazione da parte del direttore dell’Atlantic, Jeffrey Goldberg, di uno scambio in una chat su Signal riservata in cui Waltz aveva inavvertitamente incluso lo stesso giornalista, rivelando la preparazione di attacchi contro i ribelli Houthi in Yemen. Waltz si era assunto la piena responsabilità dell’incidente.

 

Continua a leggere

Esteri

Zelensky: l’accordo sulle terre rare è davvero equo

Pubblicato

del

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accoglie con favore in un post su Telegram l’accordo “davvero equo” firmato con Washington sulle terre rare. “Abbiamo ora il primo risultato dell’incontro in Vaticano, il che lo rende davvero storico. Attendiamo con ansia anche gli altri risultati di quel colloquio”, ha detto il leader ucraino.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accoglie con favore in un post su Telegram l’accordo “davvero equo” firmato con Washington sulle terre rare. “Abbiamo ora il primo risultato dell’incontro in Vaticano, il che lo rende davvero storico. Attendiamo con ansia anche gli altri risultati di quel colloquio”, ha detto il leader ucraino.

Continua a leggere

Esteri

Bisnonna inglese 115enne diventa la persona più anziana al mondo

Pubblicato

del

Una bisnonna britannica di ben 115 anni ha raccolto questa settimana la palma di persona più vecchia del mondo – stando alle statistiche internazionali censite – dopo l’annuncio della morte di uno suora 116enne in Brasile. Lo racconta oggi con dovizia di particolari il Daily Telegraph. La nuova titolare del record di longevità si chiama Ethel Caterham ed è nata il 21 agosto del lontano 1909 in un villaggio dell’Hampshire, in Inghilterra meridionale: prima del diluvio della Grande Guerra, mentre sul trono di quello che era ancora l’Impero britannico sedeva re Edoardo VII, figlio della regina Vittoria, bisnonno della defunta Elisabetta II e trisavolo dell’attuale monarca, il 76enne Carlo III.

Ultima di 8 figli, nonna Ethel vive attualmente in una residenza per anziani nella contea del Surrey, pure in Inghilterra del sud, dove – dopo l’ufficializzazione del suo primato – ha ricevuto una lettera personale di re Carlo: che si felicita per il “rimarchevole traguardo” da lei raggiunto. Tuttora lucida, Catheran è in grado di ricordare le tappe salienti della sua vita.

A 18 anni si trasferì nell’India coloniale, assunta come au pair nella famiglia di un ufficiale dell’esercito di Sua Maestà; poi, al ritorno in Gran Bretagna, conobbe a una festa il futuro marito Norman, sposato nel 1933 e col quale ha vissuto a Hong Kong e a Gibilterra prima di tornare in terra inglese. Rimasta vedova quasi mezzo secolo fa, nel 1976, Ethel ha smesso di guidare solo alla soglia dei 100 anni. Mentre a quasi 111 è riuscita a guarire pure da un contagio di Covid. Il segreto della sua longevità? “Non aver litigato con nessuno”, ha risposto a un giornalista.

Oltre alla scelta di dare priorità “alla famiglia, la cosa più importante dell’esistenza”, ai figli, ai nipoti e ai pronipoti. A una testata locale ha spiegato del resto di non avere rimpianti, di essere “felice d’aver girato il mondo” fino ad approdare in “questa bella casa” di riposo in patria: “Ho detto sì a ogni opportunità di vita, mantenendo un’attitudine mentale positiva e accogliendo ogni cosa con moderazione”. Giusto l’anno scorso il Regno Unito aveva celebrato la conquista del record di un altro suddito britannico come ‘uomo più anziano del pianeta’: record ereditato da un giapponese e detenuto per qualche mese nel 2024 dal veterano di guerra John Tinniswood, deceduto a novembre a 112 anni d’età.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto