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Cronache

Il Papa, il 30 settembre Concistoro per la nomina di 21 cardinali: ecco tutti i nomi

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Il prossimo 30 settembre Papa Francesco terrà un nuovo Concistoro per la nomina di cardinali. Lo ha annunciato lui stesso all’Angelus. “Adesso vorrei annunciare che il 30 settembre prossimo terrò un Concistoro per la nomina di nuovi cardinali – ha detto il Pontefice -. La loro provenienza esprime l’universalità della Chiesa che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della Terra. L’inserimento dei nuovi cardinali nella diocesi di Roma, inoltre, manifesta l’inscindibile legame tra la Sede di Pietro e le Chiese particolari diffuse nel mondo.

Nel Concistoro del prossimo 30 settembre, Papa Francesco nominerà 21 nuovi cardinali, di cui 18 ‘elettori’ e tre ultra-ottantenni.

Questi i nomi dei cardinali che Papa Francesco nominerà nel Concistoro del prossimo 30 settembre:

  1. mons. Robert Francis Prevost, prefetto del dicastero per i Vescovi;
  2. mons. Claudio Gugerotti, prefetto del dicastero per le Chiese Orientali;
  3. mons. Víctor Manuel Fernández, prefetto del dicastero per la Dottrina della Fede;
  4. mons. Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico;
  5. mons. Christophe Louis Yves Georges Pierre, nunzio apostolico;
  6. mons. Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme;
  7. mons. Stephen Brislin, arcivescovo di Città del Capo;
  8. mons. Angel Sixto Rossi, arcivescovo di Cordoba;
  9. mons. Luis José Rueda Aparicio, arcivescovo di Bogotá;
  10. mons. Grzegorz Rys, arcivescovo di Lodz;
  11. mons. Stephen Ameyu Martin Mulla, arcivescovo di Juba;
  12. mons. José Cobo Cano, arcivescovo di Madrid;
  13. mons. Protase Rugambwa, arcivescovo coadiutore di Tabora;
  14. mons. Sebastian Francis, vescovo di Penang;
  15. mons. Stephen Chow Sau-Yan, vescovo di Hong Kong;
  16. mons. François-Xavier Bustillo, vescovo di Ajaccio;
  17. mons. Americo Manuel Alves Aguiar, vescovo ausiliare di Lisbona;
  18. don Angel Fernández Artime, rettore maggiore dei Salesiani.

Insieme ai 18 nuovi ‘elettori’ il Papa unirà “ai membri del Collegio Cardinalizio due arcivescovi ed un religioso che si sono distinti per il loro servizio alla Chiesa”:

  1. mons. Agostino Marchetto, nunzio apostolico;
  2. mons. Diego Rafael Padron Sanchez, arcivescovo emerito di Cumaná;
  3. padre Luis Pascual Dri, confessore nel Santuario di Nostra Signora di Pompei a Buenos Aires.

 

“Preghiamo per i nuovi cardinali – ha esortato il Papa – affinché, confermando la loro adesione a Cristo, sommo sacerdote misericordioso e fedele, mi aiutino nel mio ministero di vescovo di Roma per il bene di tutto il santo popolo fedele di Dio”.

Sindaco Ravello, gioia per nomina a cardinale di mons. Claudio Gugerotti

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Aggrediscono un uomo dopo una lite, arrestati due fratelli

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I carabinieri della compagnia di Cefalù hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Termini Imerese, su richiesta della procura, nei confronti di due fratelli di 39 e 35 anni, di origine balcanica, accusati di lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e minaccia. Le indagini sono scattate dopo una lite tra i due indagati e un 40 enne loro connazionale in un bar a Campofelice di Roccella, scoppiata una sera ad inizio del mese di aprile. In poco tempo i militari sono riusciti a risalire agi autori del raid che dopo il diverbio hanno organizzato una spedizione punitiva contro la vittima. Gli indagati infatti, avrebbero rintracciato la vittima e l’avrebbero aggredita nel suo appartamento con calci e pugni davanti alla moglie e al figlio minore.

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G7: Scontri al corteo, polizia respinge gli antagonisti

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Serata di tensione, nel centro di Torino, per il corteo contro il G7 promosso dal centro sociale Askatasuna e dai collettivi studenteschi, nel primo giorno della riunione dei ministri dell’Ambiente alla Reggia di Venaria. La polizia ha usato prima gli scudi per respingere i manifestanti poi ha fatto ricorso a idranti e lacrimogeni, infine anche a qualche manganellata. I manifestanti, che volevano dirigersi verso gli alberghi che ospitano le delegazioni e Palazzo Madama, sede della serata di gala, hanno continuato a spostarsi nel centro cittadino cercando varchi, ma i cordoni di polizia hanno chiuso ogni possibile accesso. Dal corteo sono state lanciate a più riprese uova, fumogeni e qualche bottiglia contro le forze dell’ordine. Il primo momento caldo a poche decine di metri dalla partenza del corteo, da Palazzo Nuovo, la sede universitaria dove militanti dei centri sociali e dei collettivi studenteschi si erano riuniti in assemblea. La polizia ha subito fatto indietreggiare i manifestanti all’imbocco di via Po. Il corteo si è poi ricomposto e diretto verso altre zone del centro nel tentativo di avvicinarsi il più possibile alle zone transennate, dove si sono verificati altri momenti di tensione. Vicino al cinema Massimo alcuni antagonisti hanno lanciato tavolini di un dehors e sono stati fatti indietreggiare anche con qualche manganellata. Nel pomeriggio erano stati gli attivisti di Extinction Rebellion a prendersi la scena salendo a sorpresa sul tetto di un edificio in piazza Carlo Emanuele II, sede della facoltà di biologia, da dove hanno mostrato uno striscione con la scritta ‘The king is nake, G7 is a scam’ (Il re è nudo, il G7 è una presa in giro’.). Poi gli attivisti avevano bloccato una strada ballando al ritmo della musica techno: una cinquantina le persone identificate dalla Digos della questura di Torino che durante le perquisizioni ha sequestrato corde da arrampicata e coltellini modello svizzero.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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