Collegati con noi

Sport

Il Napoli fa 4 gol al Perugia, bene Kvaratskhelia

Pubblicato

del

Quattro gol al Perugia, squadra che in Serie B non vorra’ certo fare solo la comparsa, per dimostrare di non aver perso forza nonostante gli addii eccellenti. E’ questo il Napoli visto in campo oggi nel test contro la squadra umbra, finito 4-1 a favore degli uomini di Spalletti. In campo il tecnico schiera il 4-3-3 con il tridente Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia. Proprio il georgiano che ha prrso il ruolo di Insigne dopo 5′ segna, mettendo il pallone nell’angolo dopo lo scambio con Osimhen. Il 2-0 arriva con Anguissa con un colpo di testa su angolo, salvato sulla linea da difensore ma che lui ribadisce in rete. La ripresa si apre con i cambi e con un errore di Zanoli in difesa che da’ la palla a Melchiorri che segna per il Perugia, ma poi Politano, l’0ex di turno, scambia bene con Petagna e fa il 3-1 nell’angolino. Nel recupero finale, al 92′, Petagna viene atterrato in area e sigla dal dischetto il 4-1 che chiude il match. Per lui sara’ forse l’ultima rete con la maglia del Napoli, visto che nei prossimi giorni potrebbe andare al Monza. Intanto il ritiroo a Dimaro dura fino a martedi’, poi pausa e si riprende a Castel di Sangro (L’Aquila) con primo test il 27 luglio con i turchi dell’Adana Demirspor di Montella e, se ci sara’ ancora, Balotelli. Ma fare notizia e’ anche il mercato. I sei milioni risparmiati sull’ingaggio di Koulibaly potrebbero essere investiti su Dybala: si muove cosi’ la strategia del Napoli nel calciomercato che i tifosi osservano finora con delusione dopo l’addio del difensore centrale, che a giugno 2023 sarebbe andato via da svincolato e ha detto no al rinnovo e ai 6 milioni azzurri, firmando per il Chelsea a 10 milioni e portandone in cassa del Napoli 40. Risparmio e nuovo denaro da investire che il Napoli subito punta a investire, entrando nella sfida con la Roma per la Joya argentina, in arrivo gratis ma che vuole almeno 6 milioni a stagione. Mourinho sembrava aver superato gli azzurri convincendo Dybala, ma il club giallorosso pare voglia fermarsi a 4,5 milioni l’anno, mentre il Napoli puo’ arrivare almeno a 5,5 per il 28nne argentino, che ha voglia di tornare in Champions League. Ma intanto il club azzurro guarda alla difesa, continuando l’inseguimento di Kim Min-jae, centrale sudcoreano che ha lasciato il Fenerbahce ma e’ vicino al Rennes, pronto a pagare venti milioni al club turco. Anche il Napoli paga la stessa cifra per il 25enne e prova a tentare Kim di giocare la Champions League e non l’Europa League con il club francese. Intanto arriva a Dimaro Leo Ostigard, il primo centrale preso dagli azzurri per fare la riserva quando c’era ancora Koulibaly. Il 22enne norvegese arrivato dal Brighton per 5 milioni ha fatto le visite mediche a Villa Stuart, e poi e’ partito per il ritiro azzurro. Intanto Petagna prepara le valige verso il Monza e il Napoli prosegue la trattativa con il Verona per Simeone.

Advertisement

Sport

Jannik Sinner: “A Roma torno con una mentalità diversa. Ho anche pensato di lasciare il tennis”

Jannik Sinner si confessa al Tg1: “Momenti difficili, ho pensato di lasciare. Ora pronto a tornare a Roma con una nuova mentalità”. La forza della famiglia e del team.

Pubblicato

del

Jannik Sinner si prepara a rientrare in campo agli Internazionali d’Italia di Roma con uno spirito nuovo, dopo mesi difficili segnati dalla sospensione per doping patteggiata con la Wada. In un’intervista esclusiva rilasciata al Tg1, il numero uno del tennis mondiale si è raccontato senza filtri al direttore Gian Marco Chiocci, svelando emozioni, fragilità e speranze alla vigilia del suo ritorno.

«Sono molto contento di rientrare in campo a Roma. Sicuramente torno con una mentalità diversa», ha detto Sinner, pronto a rimettersi in gioco dopo aver attraversato momenti complessi. «In campo non stavo come un giocatore si dovrebbe sentire. Il divertimento era andato via, pensavo ad altre cose. Ma ora sono felice di tornare, non c’è posto più bello di Roma per ricominciare».

Il campione altoatesino ha rivelato di aver pensato persino di lasciare il tennis: «Prima degli Australian Open non mi sentivo a mio agio, nemmeno negli spogliatoi. I giocatori mi guardavano in modo diverso, e lì ho pensato: è pesante vivere il tennis in questo modo».

Sinner ha ricordato la difficile gestione del caso Clostebol, la sostanza proibita che ha portato alla sua squalifica: «In quel momento non ho capito nulla. Non sapevo da dove venisse. È stato pesante accettare tre mesi di squalifica sapendo di non aver fatto nulla di sbagliato. Ma con il mio avvocato abbiamo deciso di patteggiare, per evitare rischi peggiori».

Fondamentale per lui è stato l’appoggio delle persone più vicine: «La mia fortuna è stata avere il mio team, la mia famiglia, persone che mi hanno protetto. Mi sono costruito una bolla, e questo mi ha dato la voglia di continuare a lottare».

Sul piano mentale, Sinner ammette di vivere le emozioni in modo intenso: «Anche io ho scatti di rabbia, ma il tennis è come il poker: devi nascondere le emozioni. Quando capisci che l’altro è in difficoltà, ti dà forza». E aggiunge: «Il tennis è importante, ma fuori dal campo c’è qualcosa di ancora più importante: la vita privata, la famiglia. Senza il mio team non sarei nessuno».

Con il rientro ormai imminente, Sinner si dice pronto ad affrontare la nuova sfida con consapevolezza: «Mi manca la competizione, la pressione della partita vera. Adesso voglio solo tornare a divertirmi giocando, ritrovare il piacere del campo. Siamo pronti a ripartire».

 

Continua a leggere

Sport

A Madrid si gioca, Tsitsipas ko e Musetti vola a ottavi

Pubblicato

del

Torna l’elettricità in Spagna ed anche il Masters 1000 di Madrid riprende la sua corsa dopo la sospensione obbligata di ieri. L’Italia sorride con Lorenzo Musetti che batte ancora Stefanos Tsitsipas e raggiunge gli ottavi di finale del torneo madrileno (dove affronterà l’australiano Alex De Minaur). E’ costretto invece al ritiro Matteo Berrettini per un fastidio accusato agli adduttori dopo aver perso al tie break il primo set del terzo turno contro Jack Draper. Una scelta prudenziale, quella del romano, per evitare problemi più seri. A due settimane dal torneo di Montecarlo, quando (ai quarti) Musetti ha battuto per la prima volta Tsitsipas, il carrarino si ripete sulla terra rossa spagnola con un match in rimonta con l’azzurro che ha conquistato il primo parziale col punteggio di 7-5, risalendo dal 2-5, annullando anche un set point.

Nel secondo ha invece chiuso i conti al tie break. “E’ stata una partita difficile, all’inizio, perchè non avevo mai provato questo campo, il Manolo Santana, neanche in allenamento, e ho trovato molta differenza. Poi però mi sono adattato e la voglia di vincere questo match ha fatto la differenza”, ha spiegato Musetti a fine match. “Sono felice e orgoglioso perchè ci tenevo molto a vincere”, ha aggiunto. L’azzurro ha poi parlato della strana giornata di ieri, quando il black out in Spagna ha portato alla cancellazione di tutti gli incontri in programma, tra i quali quello appena vinto. “Ieri è stata una giornata dura, nel complesso. Quando succedono questa cose comprendi quanto siamo miserabili senza energia elettrica – ha detto Musetti -. Ma non è stato tutto brutto, per tornare in albergo siamo partiti insieme con Flavio e Matteo (Cobolli e Arnaldi, ndr). Abbiamo camminato due ore per rientrare, una bella camminata ma valeva la pena. E’ stata una bella preparazione per la partita di oggi”, ha concluso. Saluta Madrid con un ritiro Berrettini.

Il tennista romano, dopo aver perso al tie break il primo set contro il britannico Draper ha alzato bandiera bianca per il riacutizzarsi del fastidio all’addome emerso già dopo il match del primo turno contro Giron. E’ stato lo stesso Berrettini, con una nota affidata ai media, a chiarire i motivi del suo infortunio e a fornire aggiornamenti sulle sue condizioni: “Ho voluto provare a giocare nonostante il problemino dell’altro giorno, perché questi due giorni di riposo mi hanno aiutato a scaricare un po’ la zona dell’addome, che era molto carica e contratta – fa sapere l’ex n.6 del mondo -. Ma il ritiro è avvenuto perché il gioco non valeva la candela, c’era un rischio grosso di farsi male. E l’ultima cosa che vogliamo è infortunarsi agli addominali durante la stagione. E soprattutto per giocare contro i migliori al mondo ho bisogno delle mie armi al 100%. E questo oggi non c’era, soprattutto nella seconda parte, quando ho ricominciato a sentire forte il fastidio. Farò di tutto per recuperare per Roma. Mi dispiace perché tengo molto a questo torneo, anche oggi stavo giocando bene nonostante tutto. Il prossimo anno ci riproveremo”.

Continua a leggere

Sport

Tennis: Djokovic non ci sarà agli Internazionali di Roma

Pubblicato

del

Novak Djokovic non sarà a Roma per gli Internazionali. Il tennista serbo ha comunicato poco fa all’ATP e alla direzione del torneo che non verrà nella Capitale dopo che risultava iscritto all’entry list del mille italiano.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto