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Il giudice tiene in carcere le belve di Colleferro: “Calci, pugni, poi saltavano sul corpo inerme di Willy”

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“Due di loro saltavano sopra il corpo di Willy in terra e gia’ inerme”. L’ordinanza con cui il gip ha disposto il carcere per i fratelli Bianchi e per Mario Pincarelli e i domiciliari per Francesco Belleggia ripercorre, minuto per minuto, l’aggressione mortale contro Willy Monteiro Duarte avvenuta tra sabato e domenica scorsi a Colleferro. Le parole dei testimoni sembrano incastrare gli arrestati, raccontano la furia del branco che prima atterra il giovane con un calcio al petto e poi lo massacra di calci e pugni, senza curarsi – scrive lo stesso giudice – della vicinanza alla stazione dei carabinieri e della presenza di decine e decine di ragazzi impietriti di fronte alla violenza. I testimoni descrivono gli aggressori, riconoscono i loro tatuaggi e li individuano sulle fotografie mostrate dagli investigatori. Mentre gli aggressori, davanti al giudice, continuano a minimizzare spiegando di aver solo spinto la vittima ed un suo amico e di non averli picchiati. “Qualcuno mi urlava che il mio amico Willy, coinvolto nel parapiglia, si trovava steso a terra ed io, facendomi spazio tra la gente, in effetti notavo Willy a terra sul marciapiede preso da spasmi tipo delle convulsioni”, le parole di un testimone. A pesare, pero’, sono anche le parole del quarto arrestato, Francesco Belleggia, successivamente minacciato dai gemelli a tenere la bocca chiusa su quanto avvenuto. “Marco Bianchi – dice al giudice – va verso Willy e gli tira un calcio e lui cade all’indietro, Gabriele Bianchi picchia l’amico di Willy…Willy era a poca distanza, Marco Bianchi gli sferra un calcio sul petto diretto, Willy cade indietro sulla macchina e Gabriele Bianchi si dirige verso l’amico di Willypicchiandolo”. Nelle 12 pagine dell’ordinanza, il giudice – che riconosce la sussistenza i “futili motivi” dell’omicidio – ricostruisce i momenti salienti della lite. Secondo quanto si legge, tutto sarebbe nato da “inopportuni apprezzamenti” di Pincarelli, che era in compagnia di Belleggia, ad alcune ragazze nella zona della movida di Colleferro. All’arrivo degli amici delle giovani nasce un diverbio poi sfociato con uno spintone di Belleggia ad un ragazzo che cade dalle scale. Willy riconosce nel ragazzo caduto un suo amico e interviene per chiedere se avesse bisogno di aiuto. A questo punto, si legge nell’ordinanza, arrivano a tutta velocita’ su un suv i fratelli Bianchi, allertati da un amico, come loro stessi confermano durante l’interrogatorio. “Iniziavano a picchiare selvaggiamente qualsiasi persona che era presente sul posto”, raccontano i testimoni. “Non e’ dubbio che all’aggressione fisica a causa della quale WillyDuarte Monteiro perdeva la vita – specifica il gip – partecipava anche il PIncarelli, che infatti viene indicato quale concorrente del fatto delittuoso non solo dal Belleggia”, ma anche da altri testimoni. “Ricordo l’immagine di Willy steso a terra, circondato da quattro o cinque ragazzi che lo colpivano violentemente con calci e pugni – il racconto di un amico, anche lui picchiato -. Non riesco a quantificare il tempo dell’aggressione ma posso solo dire che la violenza dei colpi subiti da me e Willy era inaudita”. Chi fugge, chi guarda. Una spirale di orrore e anche omerta’. Nessuno chiama le forze dell’ordine, In pochi tentano di rianimare Willy ma invano. Gli aggressori sono gia’ fuggiti. A bere un caffe’ in un bar mentre Willy moriva.

 

 

 

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Cronache

Frontale ad Albanella, cinque feriti tra cui due bambini: coinvolte un’Audi Q3 e una Punto

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Paura nel pomeriggio di oggi nella zona di Matinella – Albanella, nel salernitano, dove si è verificato un grave incidente stradale nei pressi del caseificio La Perla a Pontebarizzo. Due auto, una Audi Q3 e una Fiat Punto, si sono scontrate frontalmente causando cinque feriti, tra cui due bambini.

A bordo dell’Audi si trovavano quattro persone, compresi i piccoli, mentre la Fiat Punto era occupata da un solo conducente. Tutti i coinvolti, in condizioni al momento non precisate, sono stati trasportati in ospedale per accertamenti e cure.

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i Vigili del Fuoco del distaccamento di Agropoli, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area dell’incidente e a supportare le operazioni di soccorso. Ancora in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica del violento impatto.

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Cronache

Inchiesta curve, Inter Milan patteggiano: per Inzaghi e Chalanoglu solo 1 turno stop

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Una giornata di squalifica per Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu, ammende rispettivamente di 15 e 30 mila euro e 70mila per l’Inter. Multa di 30mila euro per il Milan. Sono le sanzioni rese note dalla Figc comminate ai due club e ai tesserati coinvolti in seguito al patteggiamento con la Procura Federale, in merito al filone sportivo dell’inchiesta penale sulle curve e sui rapporti fra ultras e giocatori di Inter e Milan. La squalifica per Inzaghi e Calhanoglu verrà scontata nel prossimo turno con il Verona.

Grazie al patteggiamento le pene vengono dimezzate e non c’è il processo. Inzaghi e Chalanoglu hanno violato due articoli del codice di giustizia sportiva, quello sulla lealtà e correttezza e probità e dell’obbligo di osservanza delle norme federali (4, comma 1) e l’articolo 25 comma 10 “che prevede il divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società, per avere avuto, quantomeno a partire dalla stagione sportiva 2022-23, rapporti con esponenti del gruppo Ultrà denominato Curva Nord’.

Tra gli esponenti del club multati c’è anche Javier Zanetti con 14.500 euro. L’Inter viene sanzionata con 70mila euro per responsabilità diretta e oggettiva (art. 6, commi 1 e 2) per i comportamenti del tecnico e del centrocampista, dello stesso Zanetti, di Massimiliano Silva e Claudio Sala (14.500 di multa e 30 giorni di inibizione). Quanto al Milan (sanzione di 30mila euro) per responsabilità oggettiva per i comportamenti ascritti a Fabio Pansa (30 giorni di inibizione e 13mila euro di multa) e Davide Calabria, che non ha al momento scelto la strada del patteggiamento e sarà quindi ascoltato dalla Procura federale.

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Chieti, tragedia durante un’escursione: trovati morti due Vigili del Fuoco nella forra del fiume Avello

Nico Civitella ed Emanuele Capone avevano 42 anni. Salvi altri due colleghi. Cordoglio delle istituzioni.

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Sono stati individuati e recuperati i corpi senza vita di Nico Civitella ed Emanuele Capone, i due Vigili del Fuoco di Chieti dispersi da ieri sera durante un’escursione in località Balzolo, nel territorio di Pennapiedimonte, provincia di Chieti. I due erano scivolati in una forra del fiume Avello mentre erano fuori servizio insieme ad altri due colleghi, tratti in salvo nella serata di ieri: Giulio De Panfilis, 32 anni, e Gabriele Buzzelli, 48.

Le operazioni di recupero

Il recupero dei corpi è stato lungo e complesso, affidato ai soccorritori del Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e ai Vigili del Fuoco, con il coordinamento della Prefettura di Chieti. Sul luogo della tragedia anche i familiari delle vittime, alcuni dei quali hanno accusato malori per lo choc e sono stati assistiti dal personale del 118.

I corpi, rinvenuti in una zona impervia, sono stati trasferiti in un’area accessibile per permettere l’intervento dell’elisoccorso, che li ha trasportati all’obitorio dell’Ospedale di Chieti. È stata disposta l’autopsia per chiarire le cause esatte della morte, mentre ulteriori accertamenti saranno effettuati sui luoghi dell’incidente a cura dei Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti e del Reparto Forestale del Parco Nazionale della Maiella.

Il cordoglio delle istituzioni

«Esprimo la mia più grande vicinanza alle famiglie dei due giovani, ai colleghi e a tutto il Corpo Nazionale», ha dichiarato il prefetto Attilio Visconti, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco. «Anche fuori servizio, i Vigili si tengono in allenamento per migliorarsi e garantire soccorso agli altri».

Dolore e partecipazione anche dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «Oggi piangiamo la tragica scomparsa di due Vigili del Fuoco. Ai loro familiari e colleghi va la mia più sincera vicinanza e gratitudine». Sul posto anche il sindaco di Pennapiedimonte Rosalina Di Giorgio, le unità psicologiche del Corpo, volontari della Protezione Civile e operatori da Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio.

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