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I preti polacchi mettono al rogo Harry Potter: è un romanzo blasfemo e sacrilego

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Il maghetto Harry Potter? Blasfemia. Anzi no, è sacrilegio. I libri di Harry Potter? Al rogo. Accade in una località nel nord della Polonia, la cittadina di Koszalin, dove alcuni preti cattolici durante le funzioni religiose della domenica hanno dato alle fiamme oggetti additati come blasfemi, fra cui appunto i volumi della saga di successo planetario ideata dalla scrittrice britannica J.K. Rowling. Ma nel ‘falo” finiscono anche un ombrellino di ‘Hallo Kitty’, figurine con immagini sacre per il credo Hindu e una maschera africana. L’episodio e’ rimbalzato su vari siti di informazione locali e internazionali, dopo che immagini dell’iniziativa sono state fatte circolare attraverso i social. In particolare e’ il gruppo che risponde al nome di ‘Fondazione degli SMS dal Paradiso’ ad averle diffuse via Facebook, scrive tra gli altri la Bbc online: si tratta di un gruppo cristiano che utilizza catene via SMS per diffondere il suo messaggio e in questo caso i post in questione sono accompagnati da citazioni tratte dalla Bibbia e che rimandano alla condanna della magia e delle sue pratiche.

Ci sono citazioni dal libro del Deuteronomio e dagli Atti. E nelle fotografie pubblicate si vedono sacerdoti trasportare scatole piene di volumi, dall’interno di una chiesa alla presenza di fedeli fino ad una sorta di braciere ricavato da un fosso nel prato. Accanto al cumulo di libri anche dei bambini, che appaiono assistere il sacerdote in quella che sembra una cerimonia. Le polemiche non tardano ad arrivare, soprattutto sottoforma di post in reazione alle foto pubblicate: “Vorrei pensare che si tratti di uno scherzo…. ma sul serio? C’e’ gente che che brucia libri di letteratura fantasy nel 21/mo secolo in qualche malato rituale”. E ancora: “E’ difficile per me credere che siamo cosi’ arretrati!”. L’episodio ha luogo in un momento difficile per la Chiesa Cattolica polacca, dopo le rivelazioni circa i casi di pedofilia nell’ambito del clero nel Paese. Soltanto il mese scorso l’episcopato polacco ha ammesso per la prima volta che sono quasi 400 i suoi sacerdoti ad aver abusato di minori nell’arco degli ultimi tre decenni, questo dopo che a febbraio una fondazione aveva pubblicato un controverso rapporto a riguardo.

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Tre arresti per l’omicidio di Ornella Saiu in Messico

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Ornella Saiu

La Procura dello stato messicano di Quintana Roo ha confermato l’arresto nello stato di Veracruz di tre persone presumibilmente implicate nell’omicidio dell’italiana Ornella Saiu, avvenuto il 30 maggio nella località di Playa del Carmen. I tre arrestati “a breve saranno messi a disposizione dell’autorità giudiziaria locale per ampliare le indagini circa l’omicidio”, ha fatto sapere in una conferenza stampa il procuratore generale Oscar Montes de Oca precisando che Montes de Oca non ha rivelato quale sarebbe il nesso dei tre arrestati con l’omicidio né ha rivelato l’identità delle persone detenute. Nella foto segnaletica diffusa dalla procura tuttavia appaiono i volti semicoperti di tre uomini di età apparente intorno ai trent’anni. Il procuratore generale inoltre ha escluso alcune delle ipotesi che circolavano sul movente dell’omicidio. “Escludiamo che si tratti di un omicidio per estorsione, sicuramente è da collegare al contesto personale, familiare, lavorativo sociale e patrimoniale”, ha detto.

Ad avallare questa ipotesi secondo Montes de Oca è il fatto che “si è trattato di un’aggressione diretta puntualmente contro la persona” e che presumibilmente “non c’è stata pianificazione” anche se “non si è trattato di una circostanza casuale”. “Aspettiamo che ci vengano consegnate queste persone dallo stato di Veracruz per contrastare le dichiarazioni con le informazioni che abbiamo raccolto e sicuramente avremo un quadro più chiaro del movente”, ha quindi concluso il procuratore. Secondo quanto emerso dalle telecamere di sicurezza e dalle dichiarazioni dei testimoni l’assassino sarebbe una persona di corporatura robusta. L’uomo, arrivato in sella ad una moto e fuggito subito dopo aver sparato, senza dire una parola, ha agito con in testa un casco blu. Ha freddato la ragazza italiana con un colpo di pistola al volto mentre stava servendo ai tavoli della nota caffetteria ‘Sabrina 48’ della cittadina costiera dello stato del Quintana Roo. Saiu, 40 anni, vedova con un figlio appena maggiorenne, era originaria della Sardegna ma viveva a Playa del Carmen da 20 anni.

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Russia: respinta operazione su vasta scala di Kiev

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Mosca fa sapere di aver “respinto un’offensiva su larga scala” delle forze ucraine a Donetsk, annessa a Mosca, mentre i combattimenti si intensificavano lungo il confine”. Kiev da mesi prepara una “grande controffensiva”, sperando di recuperare il territorio perso da quando la Russia ha lanciato la sua operazione militare nel febbraio 2022. L’esercito di Kiev ha recentemente affermato che non ci sarebbe stato alcun annuncio sull’inizio delle manovre. Il ministero della Difesa russo ha riferito che ieri, a sud di Donetsk, “il nemico ha lanciato un’offensiva su larga scala in cinque settori del fronte.

Sono stati coinvolti – ha precisato – un totale di sei battaglioni meccanizzati e due di carri armati ucraini. Il nemico (Kiev, ndr) non ha raggiunto i suoi compiti, non ha avuto successo”. Il ministero ha pubblicato quello che ha detto essere un video della battaglia, che mostra i veicoli corazzati ucraini sotto il fuoco dell’artiglieria russa. Il capo di stato maggiore dell’esercito russo, Valery Gerasimov, “era in uno dei posti di comando avanzati”, ha aggiunto Mosca. Ampie parti di Donetsk sono sotto il controllo dai separatisti filo-Mosca dal 2014. Si tratta di uno dei quattro territori ucraini orientali che la Russia ha formalmente annesso nel settembre dello scorso anno, insieme a Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. L’esercito russo ha anche affermato di aver respinto un “gruppo di sabotaggio di terroristi ucraini” che cercava di attraversare il confine vicino al villaggio di Novaya Tavolzhanka, nella regione di Belgorod.

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Ella Irwin, responsabile della fiducia e della sicurezza di Twitter: confermate le dimissioni

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Un alto dirigente di Twitter responsabile della sicurezza e della moderazione dei contenuti ha lasciato l’azienda, la sua partenza è avvenuta poco dopo che il proprietario Elon Musk ha pubblicamente criticato il modo in cui la piattaforma gestisce i post sui temi transgender. La partenza indica una nuova ondata di turbolenze tra i dirigenti chiave di Twitter da quando Musk ha preso il controllo dell’azienda l’anno scorso. Ella Irwin, responsabile della fiducia e della sicurezza di Twitter, ha confermato le sue dimissioni in una serie di tweet venerdì sera.

Nel messaggio non ha specificato il motivo del suo abbandono, ma la sua partenza è avvenuta poco dopo che Musk ha criticato il modo in cui Twitter gestisce i tweet su un documentario di un’azienda media conservatrice che mette in discussione il trattamento medico per bambini e adolescenti transgender. Musk ha risposto alle lamentele di Jeremy Boreing, co-amministratore delegato dell’azienda media Daily Wire. Boreing ha affermato in tweet e retweet di commentatori conservatori giovedì che Twitter stava sopprimendo il film flaggando i post su di esso come discorsi di odio e tenendo il film fuori dalle liste degli argomenti di tendenza. Boreing ha twittato che Twitter ha annullato un accordo per la première gratuita del film “What is a Woman?” sulla piattaforma “a causa di due casi di ‘misgendering'”. Le regole di Twitter proibiscono di fare riferimento intenzionalmente a individui transgender con il genere o il nome sbagliato. “È stato un errore di molte persone su Twitter. È sicuramente consentito”, ha twittato Musk.

“Che tu sia d’accordo o meno nell’usare i pronomi preferiti di qualcuno, non farlo è al massimo scortese e sicuramente non viola alcuna legge”. Irwin ha twittato venerdì che “una o due persone hanno notato” che aveva lasciato l’azienda il giorno prima e ha accennato alle speculazioni su se fosse stata licenziata o abbia dato le dimissioni. Ha scherzato dicendo che avrebbe pubblicato 24 tweet per spiegare la sua partenza, ma poi ha scritto che stava solo scherzando sulla lunga narrazione. “Scherzi a parte, ho effettivamente dato le dimissioni, ma questa è stata un’esperienza unica nella vita e sono così grata di aver lavorato con questo fantastico team di persone appassionate, creative e lavoratrici.

Sarò qui a tifare per tutti voi e per Twitter nel vostro percorso!”. Accanto a Musk, Irwin era stata la voce più prominente delle politiche dei contenuti in continua evoluzione dell’azienda negli ultimi mesi. Twitter ha faticato a riportare gli inserzionisti che si sono allontanati a causa dei drastici cambiamenti di Musk e del rilassamento delle regole contro i discorsi di odio da quando ha acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari nell’ottobre scorso. Twitter ha anche un nuovo CEO in arrivo, Linda Yaccarino, con decenni di esperienza nell’industria dei media e della pubblicità, ma non ha ancora iniziato. Irwin e Twitter non hanno risposto alle richieste dell’Associated Press per un commento. Twitter è stata attraversata da turbolenze, compresi licenziamenti di massa e dipartite volontarie, da quando il proprietario miliardario di Tesla ha acquistato l’azienda di San Francisco e l’ha resa privata. Il responsabile della fiducia e della sicurezza dell’azienda ha lasciato poco dopo l’acquisizione e il ricambio ai vertici è continuato. Il mese scorso, Twitter ha licenziato altri due dirigenti di alto livello.

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