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Cronache

Croissant 5 cereali della Bauli a rischio Salmonella, ministero della Salute ordina ritiro di un lotto

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C’è un lotto di croissant della Bauli che non deve essere consumato perché c’è il rischio che ingerendo quel prodotto si possa essere contagiati dalla salmonella. Il  lotto di croissant è stato individuato perché ha un elevato “rischio microbiologico”. Sul sito del dicastero ci sono fotografia e indicazione del lotto di croissant “5 cereali latte fresco” della Bauli, prodotti nello stabilimento di Castel d’Azzano, in provincia di Verona, e in scadenza a fine novembre, che potrebbero contenere il batterio della Salmonella spp. La segnalazione del Ministero riguarda soltanto un lotto (il numero LA8312BR) di croissant del tipo “5 cereali – latte fresco” venduti in confezione da sei, per cui tutti gli altri prodotti Bauli non rappresentano alcun rischio. I croissant da ritirare contengono crema di latte e uova e la Salmonella spp, del tipo non tifoideo, ha i suoi principali serbatoi d’infezione negli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati). Le salmonelle non tifoidee, responsabili di oltre il 50 per cento del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato.L’azienda veronese, al momento, e cioè a più di 24 ore dall’ordine del ministero della salute, non ha ancora diramato un comunicato. Anzi, sul suo sito internet, nella sezione dedicata proprio a quel prodotto, non c’è alcuna indicazione relativa al lotto di croissant da ritirare dal mercato. C’è solo la pubblicità dei croissant. Dicono che li fanno col cuore. E può darsi sia così. Sostengono che vengono prodotti con uova di galline allevate a terra. Anche questo può darsi sia vero. Non c’è però alcuna indicazione sui rischi connessi alla salmonella denunciati dal ministero della Salute.

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Cronache

Uccisa a Castelfiorentino, l’ex marito si è suicidato

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E’ stato trovato morto l’ex marito di Klodiana Vefa, la donna di 37 anni uccisa la sera di giovedì scorso a Castelfiorentino, in provincia di Firenze. L’uomo, Alfred Vefa, sospettato dell’omicidio, che i carabinieri cercavano da due giorni, è stato trovato a in una zona isolata del comune di san Casciano in Val di Pesa: per i militari si è tolto la vita sparandosi con l’arma usata, verosimilmente, per uccidere anche la moglie.

Da quanto spiegato verso le 4, in una zona isolata del comune di San Casciano,in Val di Pesa, un cittadino ha segnalato un’auto sospetta, parcheggiata e abbandonata. I carabinieri intervenuti hanno constatato che era l’auto di Alfred Vefa. E” stata organizzata una rapida battuta nelle aree circostanti che ha portato poi alla scoperta, alle 6, del corpo esanime dell’uomo che – si apprende dagli inqurenti – si era tolto la vita sparandosi con l’arma usata, verosimilmente, per uccidere anche la moglie.

 

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Cronache

Strangolò la moglie nel Ravennate, l’ergastolo è definitivo

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

La Corte di Cassazione ha confermato nel tardo pomeriggio di ieri la condanna all’ergastolo per il 42enne Riccardo Pondi accusato di avere strangolato la moglie, la 31enne Elisa Bravi, nella notte tra il 18 e il 19 dicembre 2019 nella camera da letto della loro villetta di Glorie di Bagnacavallo, nel Ravennate. In primo grado l’uomo era stato condannato a 24 anni in quanto la Corte d’Assise di Ravenna – come riportato dalla stampa locale – aveva messo in equivalenza attenuanti e aggravanti. In appello a Bologna era arrivato l’ergastolo, ora confermato.

La difesa ha preannunciato che, una volta depositate le motivazioni, potrebbe rivolgersi alla giustizia sovranazionale per chiedere di chiarire alcuni dubbi. Fra questi, la capacità di intendere e volere dell’uomo – in carcere dall’arresto eseguito quella stessa notte dai carabinieri – sulla quale la perizia disposta Tribunale ravennate non aveva ravvisato lacune sebbene il 42enne poco prima dell’omicidio avesse espresso timore per un fantomatico avvelenamento ai suoi danni a opera della consorte.

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Cronache

Michelle Obama a Portofino sullo yacht di Spielberg

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La dolce vita di Michelle Obama: l’ex first lady Usa è stata fotografata a Portofino (Genova) con Tom Hanks e Rita Wilson su un motoscafo partito dallo yacht da 250 milioni di dollari di Steven Spielberg. Una giornata passata in acqua tra snorkeling e bagni di sole, secondo il Daily Mail che ha ottenuto le foto in esclusiva. Michelle, scrive il tabloid britannico, è da settimane in Europa senza il marito Barack Obama: prima della tappa italiana è stata fotografata a Madrid e a Maiorca. L’ultima volta che l’ex first lady è stata immortalata con Obama è stata a New York per l’apertura degli Us Open a fine agosto.

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