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Gli scudetti della Juventus sono 34: lo stabilisce la Cassazione che ha messo la parola fine alla vicenda. Pisani (Noi Consumatori): “Pubblicità ingannevole dei bianconeri deve intervenire la Figc”

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Lo scudetto del 2006 è dell’Inter. Lo ha ribadito la Cassazione che ha respinto il ricorso della Juventus in merito alla revoca dello scudetto 2006, assegnato dalla Figc all’Inter dopo Calciopoli. Il tutto è avvenuto nello stesso giorno in cui l’ex bianconero Beppe Marotta è stato nominato nuovo amministratore delegato dell’Inter. Si chiude, quindi, una vicenda che dura da ben 12 anni. In precedenza ci aveva già pensato la Corte di Appello di Roma ad accogliere l’eccezione sollevata dall’Inter e a rigettare l’istanza bianconera dichiarando difetto di giurisdizione dei giudici statali. Malgrado ciò, incurante della condanna subita nei due gradi di giudizio precedenti, sul sito internet e sulle pagine istituzionali della Juventus, nonché all’ingresso dell’Allianz Stadium di Torino, la società bianconera si attribuisce 36 scudetti. La Juventus, infatti, aveva chiesto la revoca del titolo che la Federazione assegnò ai nerazzurri dopo le condanne di Calciopoli, in base alle quali vennero tolti due scudetti al club torinese, tra l’altro retrocesso in Serie B: il campionato 2004-05 non venne assegnato, mentre quello 2005-06 fu vinto “a tavolino” dall’Inter.

In quell’anno la Juventus allenata da Fabio Capello si classificò prima con 91 punti davanti al Milan e all’Inter di Roberto Mancini. Per effetto delle penalizzazioni in seguito a Calciopoli il titolo venne assegnato all’Inter. Già la Corte d’Appello di Roma, accogliendo l’eccezione sollevata dall’Inter difesa dagli avvocati Ferdinando Emanuele e Roberto Argeni  dello studio Cleary – Gottlieb aveva rigettato il ricorso della Juventus.  Ed oggi la Corte di Cassazione (che rappresenta l’ultimo grado di giudizio della Giustizia civile e, dunque, non può più essere contestata mediante un altro ricorso), ha  confermato che la controversia rientrava nell’ambito degli organi sportivi in base al “principio di autonomia dell’ordinamento sportivo nazionale” che “costituisce l’articolazione italiana di un più ampio ordinamento autonomo avente una dimensione internazionale”.  Questa sentenza dunque mette la parola fine alla vicenda e stabilisce definitivamente che gli scudetti della Juventus non sono 36.

“Alla luce dell’ultima sentenza della Suprema Corte sulla indipendenza ed autonomia della giustizia sportiva la Juventus ha perso un’altra bella occasione per dare esempio di valori sportivi e rispetto delle regole”, ha detto l’avvocato Angelo Pisani. E continuando: “Ora ancor più di prima e senza altri illegittimi pretesti deve eliminare senza ulteriore ritardo e arroganza la pubblicità ingannevole circa i 36 scudetti che propone, dallo stadio ai prodotti commercializzati, in totale violazione di legge”. “Gli stessi organismi della Figc pur richiamando al rispetto delle regole a tutt’oggi non sono intervenuti e permettono ingiustificabili violazioni dei provvedimenti della giustizia sportiva”. E non si ferma qui l’avvocato Pisani dell’associazione Noi Consumatori che apre un nuovo fronte: “La Juventus avendo adito la giustizia ordinaria sulla questione scudetti revocati non solo ha perso, confermando la scorretta delle perpetrata pubblicità ingannevole, ma ha violato altre regole dello statuto non potendo i tesserati agire al di fuori della giurisdizione della giustizia sportiva, per cui gli organi di controllo dovranno valutare anche tale condotta ed applicare le sanzioni previste dell’ordinamento”.

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Ebrei Roma, da palco 1 maggio invocano nostra distruzione

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“Appropriarsi della nostra cultura, delle melodie a noi più care, per invocare la nostra distruzione, è ignobile. C’è qualcosa di davvero sinistro, macabro, nell’esibizione dei Patagarri. Pensate a cosa ha fatto Hamas dei nostri bambini. Ascoltare una nostra canzone dal palco del Primo Maggio in diretta tv, culminante nel grido “Palestina Libera!”, lo slogan delle piazze che invocano la cancellazione di Israele, è un insulto e una violenza inaccettabile. Mai ce lo saremmo aspettati in un concerto che celebra il lavoro”. Così Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma.

“Come quello del Nova Music Festival, trasformato dai terroristi palestinesi in un massacro che non è finito, con 59 rapiti da Hamas ancora a Gaza”, ha proseguito il presidente della Comunità Ebraica di Roma. “I nostri più grandi odiatori nella storia sono quelli che hanno strumentalizzato la nostra cultura e mentalità. Pensate a cosa ha fatto Hamas dei nostri bambini, proprio sapendo che così ci colpivano nella cosa più sacra, la speranza”, ha osservato. “Noi ebrei, di fronte a queste provocatorie manifestazioni di intolleranza sentiamo lo spazio delle nostre libertà restringersi inesorabilmente – ha concluso Fadlun – ma a perdere in libertà non siamo solo noi, è l’intera società civile”.

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Frontale ad Albanella, cinque feriti tra cui due bambini: coinvolte un’Audi Q3 e una Punto

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Paura nel pomeriggio di oggi nella zona di Matinella – Albanella, nel salernitano, dove si è verificato un grave incidente stradale nei pressi del caseificio La Perla a Pontebarizzo. Due auto, una Audi Q3 e una Fiat Punto, si sono scontrate frontalmente causando cinque feriti, tra cui due bambini.

A bordo dell’Audi si trovavano quattro persone, compresi i piccoli, mentre la Fiat Punto era occupata da un solo conducente. Tutti i coinvolti, in condizioni al momento non precisate, sono stati trasportati in ospedale per accertamenti e cure.

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i Vigili del Fuoco del distaccamento di Agropoli, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area dell’incidente e a supportare le operazioni di soccorso. Ancora in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica del violento impatto.

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Inchiesta curve, Inter Milan patteggiano: per Inzaghi e Chalanoglu solo 1 turno stop

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Una giornata di squalifica per Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu, ammende rispettivamente di 15 e 30 mila euro e 70mila per l’Inter. Multa di 30mila euro per il Milan. Sono le sanzioni rese note dalla Figc comminate ai due club e ai tesserati coinvolti in seguito al patteggiamento con la Procura Federale, in merito al filone sportivo dell’inchiesta penale sulle curve e sui rapporti fra ultras e giocatori di Inter e Milan. La squalifica per Inzaghi e Calhanoglu verrà scontata nel prossimo turno con il Verona.

Grazie al patteggiamento le pene vengono dimezzate e non c’è il processo. Inzaghi e Chalanoglu hanno violato due articoli del codice di giustizia sportiva, quello sulla lealtà e correttezza e probità e dell’obbligo di osservanza delle norme federali (4, comma 1) e l’articolo 25 comma 10 “che prevede il divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società, per avere avuto, quantomeno a partire dalla stagione sportiva 2022-23, rapporti con esponenti del gruppo Ultrà denominato Curva Nord’.

Tra gli esponenti del club multati c’è anche Javier Zanetti con 14.500 euro. L’Inter viene sanzionata con 70mila euro per responsabilità diretta e oggettiva (art. 6, commi 1 e 2) per i comportamenti del tecnico e del centrocampista, dello stesso Zanetti, di Massimiliano Silva e Claudio Sala (14.500 di multa e 30 giorni di inibizione). Quanto al Milan (sanzione di 30mila euro) per responsabilità oggettiva per i comportamenti ascritti a Fabio Pansa (30 giorni di inibizione e 13mila euro di multa) e Davide Calabria, che non ha al momento scelto la strada del patteggiamento e sarà quindi ascoltato dalla Procura federale.

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