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Cronache

Filippo e Francesca, i due innamorati che hanno girato il mondo sulla mitica Lambretta della Innocenti

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Hanno girato in Lambretta il mondo. In un anno hanno percorso più di 50mila chilometri attraversando 50 Paesi, 5 continenti, lande desolate, metropoli brulicanti di persone, zone in pace, luoghi del mondo non proprio tranquilli. In due,  Filippo

Lambretta. Questo è il due ruote Innocenti del 1969 con cui la coppia italiana ha fatto il giro del mondo

Il marchio. Innocenti, negli anni ’70 casa automobilistica simbolo dell’eccellenza made in Italy anche nel settore delle moto

Genito, marmista di Benevento, e Francesca Montanari, cuoca di Senigallia, uniti dalla passione per il mitico due ruote italiano e l’amore sono partiti da Pomigliano d’Arco con bagaglio essenziale e tanta voglia di scoprire, hanno terminato il loro giro attorno a madre Terra sempre in Italia, questa volta a Ischia Ponte, davanti al Castello Aragonese, nella baia di Cartaromana. La Lambretta sx 150, marchio Innocenti, anno di fabbricazione 1969, ha portato Filippo e Francesca in Grecia,Turchia, Kazakistan, Uzbekistan, Nepal, India, Birmania, Laos, Vietnam,Cambogia, Thailandia, Malesia, Indonesia, Timor.est, Australia, Nuova Zelanda, Cile, Perù, Ecuador, Colombia,  Argentina, Panama, Costarica, Nicaragua, Honduras, El Salvador, Guatemala, Belize, Messico,Cuba, Florida, Alabama, Mississippi, Louisiana,Tennessee, Arkansas, Missouri, Illinois, Indiana, Michigan, Ontario, New York, Massachusetts, Marocco, Spagna,Francia. Due ruote di libertà che hanno battuto percorsi lontani dai circuiti turistici, a contatto popoli diversi in cerca di fratellanza, solidarietà, amicizia e vita. Ed hanno incontrato tanta umanità. Tante volte in difficoltà per problemi tecnici o di salute, hanno sempre trovato persone di ogni razza, lingua, religione pronti ad aiutarli, a sostenerli, rifocillarli o semplicemente a farli sentire a casa nonostante fossero a migliaia di chilometri dalla loro Italia. 

Ischia Ponte. Il delizioso borgo dell’isola verde dove si è concluso il giro del mondo in Lambretta

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Cronache

Curia di Napoli a parroci, a Pasqua niente allestimenti maestosi

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Per le cerimonie della Settimana Santa l’ufficio liturgico della diocesi di Napoli ha scritto una sorta di vademecum che è stato pubblicato sul sito. Ai parroci viene ricordato, ad esempio, che per l’altare della Deposizione, che viene allestito in occasione del triduo pasquale “non servono dunque fioriture e allestimenti maestosi, né eccessivi segni, spesso frutto di estrosa fantasia, che finiscono per distogliere lo sguardo e l’attenzione dal ‘Segno'”. “È piuttosto necessaria la preparazione di un luogo accogliente e consono alla preghiera, senza elementi di disturbo. Risulta pertanto assolutamente inopportuno dare “un tema” all’altare della reposizione. Esso non è dunque il luogo dove ostentare la solennità e gareggiare alla realizzazione più bella, né delle rappresentazioni scenografiche con le quali stupire i fedeli: l’unico stupore è dato dal dono dell’Eucaristia da parte del Signore stesso alla sua Chiesa”.

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Cronache

È morta Sofia Sacchitelli la ragazza che combatteva le malattie rare come la sua

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Aveva solo 23 anni Sofia Sacchitelli, la ragazza genovese affetta da un raro tumore al cuore : non ce l’ha fatta ed è morta. Sofia aveva dato vita a una associazione per raccogliere fondi per la ricerca scientifica per le malattie rare, come la sua. Lei stessa aveva parlato in pubblico per spingere questa missione e in tanti la stavano sostenendo. Sofia studiava Medicina ma l’angiosarcoma cardiaco, un tumore rarissimo al cuore, l’ha ucciso. Parliamo di una malattia che colpisce una persona ogni 2-3 milioni. Anche le società calcistiche di Genoa e Sampdoria hanno sostenuto la onlus che si chiama ‘Sofia nel cuore’. In tanti hannopvoluto ricordare il coraggio della giovane Sofia, fra questi il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “Ti ricorderemo con il sorriso sul viso e il coraggio di chi sa trasformare le difficoltà in solidarietà e speranza per gli altri. Addio Sofia. Tutta Genova e la Liguria oggi pregano per te e si stringono alla tua famiglia, ai tuoi amici, a chi ti vuole bene e porterà avanti il percorso che hai iniziato”.

 

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Cronache

Valanga su Courmayeur, sono due giovani svedesi le sciatrici morte

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È stata trovata anche la seconda sciatrice morta dopo essere stata travolta dalla frana caduta su Courmayeur, in val Veny. Si tratta di una ragazza svedese di 25 anni, faceva parte di un gruppetto di 4 giovani “freerider” tra 20 e 25 anni, giunti a Courmayeur per sciare fuori pista. E mentre facevano questo sono stati travolti dalla frana: le due ragazze non sono riuscite a ripararsi e sono state travolte in pieno trovando la morte sulle nevi valdostane, i due ragazzi sono riusciti a mettersi in salvo. A trovare gli sciatori sono stati i soccorritori del Soccorso alpino, nel caso dell’ultima giovane ritrovata, hanno individuato il corpo sorvolando la zona in elicottero quando il maltempo ha concesso una pausa

 

 

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