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Cronache

Fa errori di ortografia, scoperto il finto maestro di Salerno che insegnava a Cremona

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Per essere un maestro di scuola elementare l’ortografia non era delle migliori e anche il linguaggio che usava ha insospettito la dirigente dell’istituto di Cremona che ha segnalato i suoi dubbi alla Polizia. L’uomo, 50 anni, residente a Salerno, ha la terza media ma con un finto diploma, come risulta dalle indagini coordinate dal pubblico ministero Alessio Dinoi, per cinque mesi, da settembre del 2022 a gennaio 2023, ha insegnato come supplente in una scuola elementare di Cremona. Scoperto, ora è è indagato per esercizio abusivo della professione, falsità materiale commessa da privato e truffa ai danni dello Stato per circa 10mila euro. “Gli errori ortografici banali e la difficoltà anche a livello di comunicazione orale, mi avevano insospettito – ha spiegato la dirigente della scuola – Avevo notato delle criticità palesi e ho agito di conseguenza”.

L’indagine della Squadra Mobile è iniziata dalla segnalazione del gennaio 2023 che metteva in dubbio l’effettiva regolarità del diploma presentato online in sede di domanda per l’accesso alla Graduatoria provinciale territoriale di Cremona, nel quale il finto docente dichiarava di essere in possesso del diploma magistrale, in realtà mai ottenuto. Le verifiche hanno accertato come il diploma contenesse un numero di protocollo incompatibile con il progressivo dei diplomi della scuola che avrebbe frequentato e i successivi approfondimenti, svolti direttamente presso un Istituto scolastico di Castellamare di Stabia (Napoli), hanno definitivamente evidenziato che il diploma era effettivamente stato falsificato e che il 50enne non aveva mai nemmeno frequentato quell’istituto. Il 7 giugno, con delega della Procura della Repubblica di Cremona, la Squadra Mobile di Salerno, in stretto contatto con i colleghi di Cremona, ha effettuato una perquisizione domiciliare nei confronti dell’indagato, che è incensurato, ritrovando e sequestrando il diploma contraffatto.

Il 2 novembre, infine, il finto maestro è stato formalmente indagato: ora è a disposizione dell’autorità giudiziaria e sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a quantificare il guadagno economico illegittimamente ottenuto dall’uomo, quantificabile in circa 10.000 euro. Dagli accertamenti risulta anche che, sempre a Cremona, in passato il 50enne avesse cercato invano di entrare in un altro istituto, questa volta come collaboratore scolastico, senza avere il necessario diploma.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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