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Cronache

Esplosione nella galleria ferroviaria della strage dei tifosi salernitani, stavolta ci sono 5 operai ustionati in manier grave

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Cinque operai sono rimasti gravemente ustionati a causa di un incendio scoppiato nella galleria Santa Lucia, lungo la linea ferroviaria Napoli-Salerno, nel tratto che va da Nocera Inferiore e Salerno. L’incendio, scoppiato alle 2.35 di questa notte, sarebbe stato innescato dall’esplosione di una bombola di Gpl (gas) mentre erano in corso lavori di manutenzione. Sono intervenuti i vigili del fuoco che sono riusciti a circoscrivere il rogo e, ovviamente, a consentire le operazioni di messa in sicurezza dei feriti poi trasportati negli ospedali per le cure. Le fiamme hanno coinvolto un mezzo della ditta che lavora per conto di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ferendo i cinque operai che sono stati soccorsi dal 118, arrivato per fortuna con prontezza sul luogo dell’incidente nonostante l’ora. Uno dei lavoratori ha riportato ustioni su varie parti del corpo ed è ora ricoverato nel reparto grandi ustionati del Cardarelli di Napoli: l’uomo ha 40 anni ed è in prognosi riservata.
La circolazione dei treni tra Salerno e Bivio Santa Lucia è sospesa. I collegamenti regionali Salerno-Caserta sono garantiti da autobus che vengono impiegati anche tra Salerno e Nocera Inferiore, a integrazione del servizio metropolitano Salerno-Napoli Campi Flegrei. I treni Intercity percorrono l’itinerario alternativo via Cava de’ Tirreni mentre i convogli ad Alta Velocità avranno origine o fine corsa a Napoli Centrale. Dell’accaduto è stato subito informato il centro operativo compartimentale della Polizia ferroviaria. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato di Nocera Inferiore, quelli della sottosezione della Polfer di Salerno, del posto Polfer di Nocera, i carabinieri di Nocera Superiore, i vigili del fuoco e il 118. È anche intervenuto il pm di turno della Procura di Nocera Inferiore che ha disposto indagini per accertare la dinamica dell’accaduto, se si sia trattato di un incidente e eventuali responsabilità. Il luogo in cui si è verificato l’ennesimo incidente sul lavoro è tragicamente già noto per un incendio. In quella stressa galleria, il 24 maggio del 1999, dunque più di 18 anni fa, un convoglio ferroviario, che riportava a casa 1500 tifosi della Salernitana da una trasferta a Piacenza, andò a fuoco proprio dentro la galleria. A fiamme spente furono identificati i corpo di Vincenzo Lioni e Ciro Alfieri (avevano 15 anni). E d altri due ragazz, Simone Vitale, 21 anni, giocatore della squadra di A2 di pallanuoto Rai Nantes Salerno, ex vigile del fuoco e Giuseppe Diodato, 23 anni, riconosciuto anche lui attraverso l’esame dei vestiti e delle scarpe. Un incendio doloso provocato dagli stessi tifosi che viaggiavano sul treno speciale.

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Cronache

Al Salone di Torino auto da rally sulla folla, 12 contusi

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Si è sfiorata la tragedia questa mattina a Torino, in piazza San Carlo, cuore del capoluogo piemontese. Durante un’esibizione per il Salone dell’auto, la conducente di una vettura da rally, una Lancia Delta, ha perso il controllo e dopo aver urtato a bassa velocità le transenne del circuito, è finita sulla folla che stava assistendo allo spettacolo. Dodici le persone coinvolte nell’incidente, avvenuto intorno alle 12.30, nella stessa piazza dove il 3 giugno 2017, in occasione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, rimasero feriti, schiacciati nella calca, oltre 1.600 tifosi, che stavano assistendo alla partita sui maxi schermi. Una donna perse la vita, mentre un’altra morì 18 mesi dopo.

Oggi a molti torinesi sono tornate in mente le immagini di quella sera. Come se alleggiasse una sorta di maledizione su questo luogo, teatro nel 1864 di una strage (62 morti), avvenuta durante le proteste per il trasferimento della capitale del Regno d’Italia da Torino a Firenze. Ma questa volta, per fortuna, non ci sono state vittime e la maggior parte delle persone ha subito delle contusioni minori. Tre donne e tre uomini sono stati trasportati all’ospedale Mauriziano, due bambini all’ospedale Maria Vittoria e una donna al Cto. Il ferito più grave ha un riportato un trauma genitale e dovrebbe essere operato, mentre la paziente ricoverata al centro traumatologico ortopedico, una 23enne, ha la gamba sinistra fratturata. Alcuni dei contusi, invece, sono stati assistiti direttamente sul posto dai sanitari della Croce Rossa e della Croce Verde, arrivati pochi minuti dopo lo scontro.

Per quanto riguarda la dinamica dell’incidente l’auto è stata posta sotto sequestro e le indagini sono state affidate alla polizia locale, presente al momento dell’impatto, che si è messa subito al lavoro per accertare i fatti, avviando degli approfondimenti con la pilota di rally e con la navigatrice, che sedeva accanto a lei. Sono stati sentiti anche i responsabili dell’organizzazione dell’evento, che hanno sospeso tutte le altre iniziative previste per oggi, giornata di chiusura del Salone.

“Siamo profondamente dispiaciuti per l’accaduto ed esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza a tutte le persone coinvolte cui auguriamo una pronta guarigione”, ha affermato il sindaco Stefano Lo Russo, mentre dalle opposizioni chiedono che il primo cittadino chiarisca quanto avvenuto già domani, in consiglio comunale, e contestano la scelta di organizzare manifestazioni di grande portata in piazze auliche. Un altro incidente, che ha delle analogie con quello torinese, è avvenuto invece a Padavena-Croce d’Aune, in provincia di Belluno, dove uno spettatore è stato travolto anche qui da un’auto da rally, ma durante una gara automobilistica a cronometro. L’uomo è stato trasportato in condizioni gravi all’ospedale di Treviso, con l’ausilio di un elicottero.

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Papa: vicino a famiglie ostaggi israeliani, basta guerra

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Il Papa ricorda all’Angelus la vicenda orribile dei sei ostaggi israeliani trovati morti dall’esercito durante l’irruzione in un tunnel di Hamas, vicino a Rafah. E, nel lanciare l’ennesimo appello per la fine delle ostilità a Gaza, e non solo, esprime la sua vicinanza a tutte le famiglie degli ostaggi in mano ad Hamas dal 7 ottobre, dei quali chiede il rilascio. “Penso a Hersh Goldberg-Polin, trovato morto a inizio settembre, insieme ad altri cinque ostaggi, a Gaza – dice Francesco -. Nel novembre dell’anno scorso, avevo incontrato la madre, Rachel, che mi ha colpito per la sua umanità. L’accompagno in questo momento”. “Prego per le vittime e continuo ad essere vicino a tutte le famiglie degli ostaggi – prosegue -. Cessi il conflitto in Palestina e Israele! Cessino le violenze, cessino gli odi! Si rilascino gli ostaggi, continuino i negoziati e si trovino soluzioni di pace”. Il Pontefice invita a non dimenticare “le guerre che insanguinano il mondo”.

“Penso alla martoriata Ucraina, al Myanmar, penso al Medio Oriente. Quante vittime innocenti! Penso alle mamme che hanno perso figli in guerra. Quante giovani vite stroncate!”, esclama ancora con dolore. Venerdì scorso, nella conferenza stampa in aereo al ritorno di Singapore, a proposito del conflitto a Gaza il Papa ha detto: “alcune volte credo che una guerra è troppo, troppo. Mi scuso nel dire questo – ha aggiunto -, ma non trovo che si facciano i passi per fare la pace”.

E come esempio delle conseguenze ormai intollerabili di questa guerra cita appunto la sorte dei sei ostaggi trovati uccisi, che ha suscitato forte commozione non solo in Israele. “Mio figlio Hersh Goldberg-Polin ha 23 anni, ama la musica, ama girare il mondo. Il 7 ottobre era a un festival in Israele, a cui è andato perché gli era stato venduto come momento di pace e di connessione. Sono 230 giorni che è distante da noi”, aveva detto la madre Rachel dal palco della convention democratica Usa di Chicago, ad agosto. Hersh però non ce l’ha fatta: sarebbe stato ucciso insieme con gli altri cinque poco prima che le truppe israeliane li raggiungessero.

La notizia è stata diffusa l’1 settembre. Sempre all’Angelus il Papa esprime la sua “vicinanza alle popolazioni del Vietnam e del Myanmar, che soffrono a causa delle inondazioni provocate da un violento tifone. Prego per i defunti, per i feriti e gli sfollati. Dio sostenga quanti hanno perso i loro cari e la loro casa, e benedica quanti stanno portando aiuto”. E dopo aver ricordato il sacerdote beatificato ieri a Città del Messico, Moises Lira Serafin, sottolinea che “oggi in Italia si celebra la Giornata dei malati di Sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Assicuro un ricordo nella preghiera per loro e per i familiari; incoraggio il lavoro di ricerca su questa patologia e le associazioni di volontariato”.

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Mamma e bimba scomparse nel trevigiano, trovati i cadaveri

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Si e’ conclusa in modo drammatico la scomparsa della mamma di 45 anni e della figlioletta di tre nel trevigiano: i due cadaveri sono stati trovati nel fiume Piave. La donna avrebbe posto in atto il suo tragico proposito, quello che aveva scritto nella lettera di 5 pagine trovata dal suo compagno nella casa di Miane (Treviso) dove annunciava di voler togliersi la vita con la sua piccola. Le ricerche erano riprese questa mattina in modo massiccio, dopo che ieri la sua auto, una Volkswagen Tiguan di colore bianco, era stata trovata vuota a Covolo di Pederobba e si sono concentrate nella zona del ponte di Vidor tristemente noto come luogo di suicidi la’ dove il fiume Piave e’ particolarmente violento. Sul posto stanno ancora operando le forze dell’ordine, i volontari della Protezione civile e i Vigili del fuoco. Sono stati anche impiegati un elicottero, squadre nautiche dei pompieri, droni e cani molecolari.

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