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Politica

Elezioni Europee, la maratona Rai tra dirette e speciali sul voto

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Da domani a lunedì 27 maggio la Rai sarà impegnata in una lunga maratona per raccontare il risultato uscito dalle urne per il rinnovo del Parlamento europeo e per la tornata di amministrative che vede al voto il Piemonte e alcune grandi citta’ come Firenze, Perugia, Campobasso, Potenza, Bari, Livorno, Bergamo, Modena, Reggio Emilia e Lecce. Tutte le testate saranno impegnate con inviati sul posto, interviste in diretta e servizi.

Dalle 23, Rai in collaborazione con il “Consorzio Opinio Italia”, fornirà gli exit poll e poi dalle 24 le prime proiezioni. Si comincia con uno “Speciale Porta a Porta elezioni europee” a cura di Tg1 e Rai1, in onda alle 22.50 di domani. Dalle 23 verranno diffusi i primi exit poll e le proiezioni sui voti reali. Alla stessa ora e’ previsto uno “Speciale Tg3 elezioni europee”, in onda su Rai3 con exit poll e proiezioni. In studio ospiti politici, commentatori e collegamenti con Bruxelles, con le principali capitali europee e con le sedi di tutti i partiti. Alle 24.30, partira’ su Rai2 lo “Speciale Tg2 elezioni europee” con le proiezioni e le analisi dei primi risultati. Lunedi’ 27 maggio uno dei primi appuntamenti di Rai1 con i risultati e l’analisi del voto sara’ all’interno di “UnoMattina”, in onda dalle 6.45 alle 9.55. Il Tg1 curera’ uno “Speciale Tg1 elezioni amministrative” dalle 14.55 alle 17, mentre in prima serata sempre su Rai1 (dalle 21.25 e fino alle 24) andra’ in onda uno “Speciale Porta a Porta elezioni”, sempre in collaborazione con il Tg1, per commentare e analizzare il voto europeo e il risultato delle amministrative. Bruno Vespa ospitera’ in studio politici e giornalisti e si colleghera’ con le principali capitali europee. Su Rai2 dalle 8.40 alle 12 andra’ in onda un ampio “Tg2 Speciale elezioni europee”. Dalle 14, invece, il Tg2 dara’ spazio all’esito delle amministrative con 1 ora e 40 di diretta, con ospiti in studio e collegamenti dai principali capoluoghi interessati. L’edizione di “Tg2 Post”, in onda su Rai2 dalle 21, sara’ dedicata agli esiti elettorali, cosi’ come la trasmissione “Povera patria”, in onda dalle 23.45 su Rai2, una puntata in cui sara’ dato ampio spazio ai risultati delle elezioni europee ed amministrative. Lunedi’ 27 maggio dalle 8 su Rai3 ci sara’ uno “Speciale Agora’ elezioni” e dalle 12 alle 12.50 uno “Speciale Tg3 elezioni europee” con ospiti in studio e collegamenti per le analisi dei risultati. Sempre su Rai3, la Tgr sara’ impegnata con uno “Speciale amministrative” dalle 16.30 alle 17, che sara’ seguito dallo “Speciale amministrative” del Tg3, dalle 17 e fino 18.50, con anche proiezioni su Piemonte e dieci tra i principali comuni interessati. La Tgr tornera’ in diretta su Rai3 con uno speciale di cinquanta minuti in onda alle 23.10, mentre dalle 24 “Tg3 Linea notte” dara’ ampio risalto agli esiti delle elezioni. Anche RaiNews24, il canale all news della Rai, sara’ impegnato con una lunga diretta da domani fino alla notte di lunedi’ 27. Stesso impegno anche per il sito web “rainews.it” e “Televideo” che, con appositi speciali, aggiorneranno costantemente i lettori sullo spoglio in corso. La maratona su RaiNews24 partira’ domani alle 22.30 con “Europee 2019”, una lunga diretta condotta in studio dal direttore Antonio Di Bella che, insieme agli ospiti in studio e con collegamenti da Bruxelles e altre capitali europee, analizzera’ fino a tarda notte i primi exit poll e le proiezioni provenienti dall’Italia e dagli altri paesi europei. Collegamenti anche dal Viminale. Gli aggiornamenti proseguiranno per tutta la notte fino al mattino successivo. Lunedi’ 27 alle 9.30, e’ in programma uno spazio in collaborazione con la TGR in cui Rainews24 commentera’ l’esito del voto delle amministrative. Dalle 10 alle 12 l’analisi dei risultati continuera’ con lo speciale “Studio24”. Dalle 14.50 alle 17 l’approfondimento sullo spoglio delle elezioni regionali e comunali sara’ con lo speciale “Newsroom Italia” e, a seguire, con lo speciale “Telegram”, dalle 17.00 alle 18.30. Ancora spazio ai risultati del voto, in collegamento da Bruxelles, con lo speciale “La Bussola”, dalle 18.30 alle 20.30. In serata, dalle 21 alle 23, verra’ trasmesso uno “Speciale elezioni europee” a cura della redazione di “Sabato e Domenica24”. In tutte le trasmissioni dedicate ai risultati elettorali sono previsti, oltre agli ospiti in studio, anche interventi dei numerosi inviati in collegamento dall’Italia e dall’estero e dei corrispondenti delle sedi Rai nel mondo.

Grande impegno anche da parte della Tgr in occasione dell’Election day del 26 maggio. Le elezioni regionali in Piemonte e le elezioni comunali, che riguarderanno rispettivamente 3.621.796 e 16.108.752 elettori, saranno al centro degli speciali che verranno realizzati in diffusione regionale lunedi’ 27 maggio alle 16,30 e alle 23,10 su Rai3. Saranno circa 50 i giornalisti impegnati in esterna ed altrettanti collegamenti consentiranno alle redazioni regionali e ai Tg nazionali di raccontare gli esiti del voto con commenti, interviste e dibattiti. Grazie al supporto della Direzione produzione Tv e della Direzione coordinamento sedi regionali sara’ garantito il massimo sforzo produttivo e un flusso continuo di grafiche realizzate internamente con i dati delle proiezioni del Consorzio Opinio Italia per Rai e con i dati ufficiali del Viminale. Uno “Speciale Rai Radio1” domenica dalle 22.55 alle 3 di notte e poi aggiornamenti continui in tutte le edizioni dei Giornali radio: e’ questo l’impegno di Rai Radio1 in occasione delle elezioni. Alla chiusura delle urne si accendera’ la luce rossa on air negli studi di Radio1 a Saxa Rubra, dove si potranno avere i primi dati nello “Speciale Elezioni europee”. Aggiornamenti continui saranno disponibili su tutti i canali di Radio Rai – ogni ora su Rai Radio1 e, gia’ a partire dal primo mattino nelle edizioni del Gr2 (alle 6.30) e del Gr3 (alle 6.45) – fino ai risultati definitivi. Dalle 5 alle 7 all’interno de “Il mattino di Radio1” saranno analizzate le prime pagine dei principali quotidiani italiani. Subito dopo, dalle 7.30, Giorgio Zanchini condurra’ un’edizione speciale di “Radio anch’io”, che andra’ avanti fino alle 10.30 con i protagonisti, gli esperti e gli inviati dai seggi e dalle sedi di partito. Dalle 15.35 “Radio1 In viva voce” trasmettera’ in diretta da Bruxelles, e dalle 17 alle 17.45 andra’ in onda uno speciale dedicato prevalentemente alle elezioni amministrative. Come sempre, Radio Rai terra’ costantemente aggiornati gli ascoltatori nelle edizioni del Gr e nei principali programmi del palinsesto, mano a mano che si completeranno gli scrutini, fino a “Tra poco in edicola” che andra’ in onda in una edizione speciale alle 23.

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Politica

Atto di clemenza per onorare Papa Francesco: la politica torna a discutere di indulto e liberazione anticipata

Casini, Boschi, Serracchiani e altri parlamentari rilanciano l’appello di Papa Francesco: proposto l’indulto per l’ultimo anno di pena. Forza Italia apre, centrodestra diviso.

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Nel clima sospeso di queste giornate post-festive, scosse dalla solennità dei funerali di Papa Francesco, la politica italiana rispolvera un tema delicato e mai risolto: l’atto di clemenza verso i detenuti, nel nome del Pontefice scomparso. È stato Pier Ferdinando Casini, con un intervento sul Corriere della Sera, a riaprire il dibattito, rilanciando l’appello di Papa Francesco per una giustizia più umana, espresso simbolicamente all’apertura dell’Anno giubilare nel carcere di Rebibbia.

A farsi portavoce di questa istanza anche il movimento radicale Nessuno Tocchi Caino, che ha proposto la liberazione anticipata per i detenuti con un solo anno di pena residua. Una proposta già sottoscritta da parlamentari di diversi schieramenti: Maria Elena Boschi (Italia Viva), Debora Serracchiani (Pd), Luana Zanella (Avs), Maurizio Lupi (Noi Moderati), fino ad arrivare a Pierantonio Zanettin, capogruppo di Forza Italia in commissione Giustizia al Senato.

“Un minimo di coerenza vorrebbe che la politica, commossa ai funerali del Pontefice, dia un segnale concreto, non solo retorico”, ha dichiarato Zanettin. A fargli eco, Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera: “Serve una misura straordinaria, non un perdono indiscriminato”.

Tuttavia, non mancano i contrasti: Fratelli d’Italia e Lega restano silenziosi o critici, ricordando le frizioni già esplose nel centrodestra quando, lo scorso anno, Forza Italia sembrava aprire alla proposta di Roberto Giachetti sulla liberazione anticipata. Apertura poi rientrata dopo le tensioni con gli alleati.

Intanto, al ministero della Giustizia, guidato da Carlo Nordio, il viceministro Francesco Paolo Sisto conferma che è allo studio un provvedimento sull’uso eccessivo della custodia cautelare, ma frena su condoni e amnistie: “È giusto dire che si esce dal carcere solo perché non c’è posto? No. Lo sfratto non è incline alla funzione rieducativa della pena”.

Il confronto resta acceso, ma l’eredità spirituale e sociale di Papa Francesco torna a farsi sentire anche nelle aule parlamentari, spingendo una parte della politica a immaginare un gesto di clemenza come segno di civiltà e memoria.

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Economia

I sindacati in piazza, ‘basta morti sul lavoro’

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Oltre mezzo milione di incidenti sul lavoro e più di mille morti l’anno. Tre al giorno: tragedie in cantieri, fabbriche, campi, a cui bisogna mettere fine. Cgil, Cisl e Uil (foto Imagoeconomica in evidenza) scendono in piazza per il Primo maggio all’insegna della sicurezza sul lavoro, ricordando le tante vittime e dicendo basta. Al governo, che mette sul tavolo altri 650 milioni per la sicurezza, chiedono misure più incisive in vista dell’incontro dell’8 maggio a Palazzo Chigi.

Servono risposte ‘adeguate’ o sarà mobilitazione, avverte il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. In attesa del confronto, la premier Giorgia Meloni rivendica l’azione dell’esecutivo in questi due anni e mezzo: oltre un milione di posti di lavoro in più e il numero degli occupati al massimo storico, più di 24 milioni e 300mila. Un impegno che, assicura, continua anche sul fronte della sicurezza. Ma sulle sue parole si riaccende lo scontro con la segretaria del Pd, Elly Schlein: ‘Continua a mentire sui numeri’, attacca la segretaria dem, rilanciando la necessità di una legge sul salario minimo. Nelle piazze riecheggiano anche i referendum dell’8 e 9 giugno. Schlein al corteo a Roma sfila accanto a Landini, che rilancia l’invito ad andare a votare, e conferma che il Pd sostiene tutti i 5 sì al referendum.

VIA SPARANO PRIMO MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI CGIL CISL E UIL UNITI PER UN LAVORO SICURO BANDIERE CGIL UIL CISL (foto Imagoeconomica)

Mentre il leader M5s, Giuseppe Conte, su Fb scrive che il movimento ‘dirà 4 sì’ ai quesiti sul lavoro (resta fuori quello sulla cittadinanza che non aveva firmato). Il tema unitario resta quello della sicurezza e del contrasto agli incidenti sul lavoro. ‘Questa vergogna deve finire’, dice la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, dal palco a Casteldaccia (Palermo), dove il 6 maggio dell’anno scorso cinque operai persero la vita, guardando alla convocazione dell’8 maggio per costruire una strategia nazionale e ‘un’alleanza’.

Da Montemurlo (Prato), il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ricorda invece Luana D’Orazio, morta lì quattro anni fa in una ditta tessile. E da lì torna a chiedere di istituire il reato di omicidio sul lavoro e una procura speciale. Alla giovane nel pomeriggio viene intitolata una strada, su iniziativa del comune. E alla mamma, Emma Marrazzo, arriva l’abbraccio anche della ministra del Lavoro, Marina Calderone, presente alla cerimonia: ‘Quello che le è accaduto è il peggior incubo’, le dice assicurando l’impegno a fare di più. Nel pomeriggio il concertone del Primo maggio a Roma – aperto da Leo Gassmann sulle note di ‘Bella Ciao’ – omaggia Papa Francesco: ‘La sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo, ci accorgiamo della sua importanza quando viene tragicamente a mancare ed è sempre troppo tardi’, le parole di Bergoglio che riecheggiano in una piazza San Giovanni stracolma.

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Politica

Mattarella: Resistenza non è feticcio ma responsabilità

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Le associazioni combattentistiche “sono l’anima perenne della memoria”: la loro opera è “preziosa” perchè voi trasmettete “il senso di quello che è avvenuto, la custodia della memoria senza farne un feticcio consegnato al solo ricordo, ma facendola vivere come consapevolezza civile, come educazione alla responsabilità. Un ponte ideale tra generazioni nell’attualità dei valori”. Sergio Mattarella chiude le celebrazioni per il 25 aprile con un ennesimo appello a non dimenticare quanto accaduto con la Resistenza e la Liberazione ma soprattutto con un invito a far si che questa data non diventi uno sterile appuntamento ma una spinta ad agire nel nome di quei valori. Ricevendo al Quirinale le associazioni combattentistiche e d’arma, il cui incontro era programmato per il 23 aprile, il presidente della Repubblica è tornato a sottolineare l’importanza della festa della Liberazione.

Infatti per il capo dello Stato il 25 aprile deve essere “un’eredità vissuta nel presente e trasformata in impegno per riflettere sull’attualità di quei valori, a cominciare dal rifiuto dell’indifferenza”. Ma non solo perchè, ha ricordato ancora Mattarella, la Liberazione sprigionò “energia morale” e fu “il frutto di un moto individuale delle coscienze che divenne espressione della dignità del nostro paese, del nostro popolo che non si lasciò sopraffare dalla barbarie”. La rievocazione del presidente con le associazioni combattenti è quindi giocata tutta sul valore degli ideali che portarono al 25 aprile, sulla necessità di non perdere la spinta propulsiva che generò. Infatti ha spiegato come “minacce in forme diverse che pretendono di porre in discussione i valori di democrazia, libertà e pace che furono alla base della Resistenza sono sempre presenti. Conflitti armati sempre più frequenti vicini ai confini dell’Europa.

Tensioni nei rapporti internazionali che con oblio della memoria rischiano di provocare crisi globali dalle conseguenze catastrofiche. Ecco perché – ha ripetuto – il 25 aprile non è mera occasione di formale omaggio”. Non poteva infine mancare un raccordo tra gli ideali di quei tempi e le prime visionarie idee sulla necessità di arrivare ad un Europa unita, unico vero baluardo contro i nazionalismi aggressivi di quell’epoca: “rendiamo onore ai protagonisti della Liberazione e della Resistenza che ci hanno condotto nella nuova Italia, libera, democratica e promotrice di quella che oggi è l’Unione europea, un’Italia protagonista della cooperazione internazionale”, ha concluso il presidente.

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