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Cronache

Eitan: Riesame Milano conferma, ‘il nonno va arrestato’

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E’ stato bocciato il ricorso della difesa ed e’ stata confermata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Pavia, a carico di Shmuel Peleg, accusato di aver rapito il nipote Eitan. Il bambino di 6 anni, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone del 23 maggio, venne portato a Tel Aviv l’11 settembre dal 58enne, che sfrutto’ una visita che gli era stata concessa, dopo essersi presentato a casa della zia paterna Aya Biran, tutrice legale del piccolo. La decisione e’ stata depositata dal Tribunale del Riesame di Milano (giudici Gerli-Alonge-Cucciniello) dopo l’udienza di cinque giorni fa in cui i legali del nonno materno del bimbo, conteso tra i due rami familiari, avevano discusso contestando la qualificazione giuridica delle accuse: sequestro di persona e sottrazione e trattenimento di minore all’estero. I fatti, hanno sostenuto i difensori, ovvero il trasferimento del bimbo in Israele, sono chiari, ma per loro non si sarebbe trattato di un sequestro, perche’ non ci fu costrizione ne’ fisica ne’ psichica. Oggi, pero’, e’ arrivato il dispositivo di conferma del provvedimento del gip Pasquale Villani che ha ordinato il carcere anche per Gabriel Alon Abutbul, “soldato di ventura” dell’agenzia di contractor statunitense BlackWater, che avrebbe aiutato Peleg nel suo piano. Era lui, stando alle indagini della Squadra mobile, del procuratore aggiunto Mario Venditti e del pm Valentina De Stefano, alla guida della macchina da Pavia fino all’aeroporto di Lugano, dove il nonno e il nipote partirono con un aereo privato. “Riportare ‘a casa’ il bambino – ha scritto il gip – e cioe’ ‘trasportarlo’ in Israele ha corrisposto forse a una legittima, e finanche comprensibile aspirazione a che questi crescesse in una piu’ stretta connessione verso le proprie radici ebraiche”. Tuttavia, Peleg non ha considerato che Eitan “non era un oggetto” ma “una persona in condizioni di indicibile fragilita’”. La Procura generale di Milano, nel frattempo, ha chiesto l’estradizione dei due indagati, trasmettendo gli atti al Ministero della Giustizia e si e’ aperta la fase del dialogo tra le autorita’ dei due Paesi. Al momento il mandato d’arresto internazionale, seguito all’ordinanza, non e’ stato eseguito. Piu’ probabile che possa essere applicato se i due indagati venissero trovati in un altro Paese. Il legale Paolo Sevesi, che difende Peleg, attende di leggere le motivazioni del Riesame e poi valutera’ il ricorso in Cassazione. Nel frattempo, il bimbo e’ ancora in Israele con la zia, dopo due decisioni favorevoli da parte dei giudici israeliani che hanno riconosciuto la sottrazione internazionale sulla base della Convenzione dell’Aja. Anche l’esecutivita’ dell’ultimo verdetto, pero’, e’ stata sospesa in attesa della pronuncia della Corte Suprema. In sede civile, infine, tra il Tribunale di Pavia e quello dei minorenni di Milano i legali dei nonni materni (la nonna Esther Cohen e’ indagata per concorso nel sequestro) hanno depositato diverse istanze. E dal legale Sevesi e’ arrivata una denuncia: “Dopo che il tribunale per i Minorenni aveva raccomandato riserbo agli avvocati, il Procuratore della Repubblica dello stesso Tribunale e’ apparso da Bruno Vespa; il Procuratore della Repubblica di Pavia addirittura ha emesso un comunicato stampa prima dell’esecuzione dell’Ordinanza custodiale a carico di Peleg”. E ancora: “Prendo atto dell’esposto all’ordine recapitato a tempo record a Massimo Giletti”, perche’ se tutto il resto “puo’ passare sotto silenzio, se un giornalista televisivo osa fare domande che insinuano dubbi, questo deve essere imbavagliato”.

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Frontale ad Albanella, cinque feriti tra cui due bambini: coinvolte un’Audi Q3 e una Punto

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Paura nel pomeriggio di oggi nella zona di Matinella – Albanella, nel salernitano, dove si è verificato un grave incidente stradale nei pressi del caseificio La Perla a Pontebarizzo. Due auto, una Audi Q3 e una Fiat Punto, si sono scontrate frontalmente causando cinque feriti, tra cui due bambini.

A bordo dell’Audi si trovavano quattro persone, compresi i piccoli, mentre la Fiat Punto era occupata da un solo conducente. Tutti i coinvolti, in condizioni al momento non precisate, sono stati trasportati in ospedale per accertamenti e cure.

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i Vigili del Fuoco del distaccamento di Agropoli, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area dell’incidente e a supportare le operazioni di soccorso. Ancora in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica del violento impatto.

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Inchiesta curve, Inter Milan patteggiano: per Inzaghi e Chalanoglu solo 1 turno stop

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Una giornata di squalifica per Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu, ammende rispettivamente di 15 e 30 mila euro e 70mila per l’Inter. Multa di 30mila euro per il Milan. Sono le sanzioni rese note dalla Figc comminate ai due club e ai tesserati coinvolti in seguito al patteggiamento con la Procura Federale, in merito al filone sportivo dell’inchiesta penale sulle curve e sui rapporti fra ultras e giocatori di Inter e Milan. La squalifica per Inzaghi e Calhanoglu verrà scontata nel prossimo turno con il Verona.

Grazie al patteggiamento le pene vengono dimezzate e non c’è il processo. Inzaghi e Chalanoglu hanno violato due articoli del codice di giustizia sportiva, quello sulla lealtà e correttezza e probità e dell’obbligo di osservanza delle norme federali (4, comma 1) e l’articolo 25 comma 10 “che prevede il divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società, per avere avuto, quantomeno a partire dalla stagione sportiva 2022-23, rapporti con esponenti del gruppo Ultrà denominato Curva Nord’.

Tra gli esponenti del club multati c’è anche Javier Zanetti con 14.500 euro. L’Inter viene sanzionata con 70mila euro per responsabilità diretta e oggettiva (art. 6, commi 1 e 2) per i comportamenti del tecnico e del centrocampista, dello stesso Zanetti, di Massimiliano Silva e Claudio Sala (14.500 di multa e 30 giorni di inibizione). Quanto al Milan (sanzione di 30mila euro) per responsabilità oggettiva per i comportamenti ascritti a Fabio Pansa (30 giorni di inibizione e 13mila euro di multa) e Davide Calabria, che non ha al momento scelto la strada del patteggiamento e sarà quindi ascoltato dalla Procura federale.

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Chieti, tragedia durante un’escursione: trovati morti due Vigili del Fuoco nella forra del fiume Avello

Nico Civitella ed Emanuele Capone avevano 42 anni. Salvi altri due colleghi. Cordoglio delle istituzioni.

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Sono stati individuati e recuperati i corpi senza vita di Nico Civitella ed Emanuele Capone, i due Vigili del Fuoco di Chieti dispersi da ieri sera durante un’escursione in località Balzolo, nel territorio di Pennapiedimonte, provincia di Chieti. I due erano scivolati in una forra del fiume Avello mentre erano fuori servizio insieme ad altri due colleghi, tratti in salvo nella serata di ieri: Giulio De Panfilis, 32 anni, e Gabriele Buzzelli, 48.

Le operazioni di recupero

Il recupero dei corpi è stato lungo e complesso, affidato ai soccorritori del Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e ai Vigili del Fuoco, con il coordinamento della Prefettura di Chieti. Sul luogo della tragedia anche i familiari delle vittime, alcuni dei quali hanno accusato malori per lo choc e sono stati assistiti dal personale del 118.

I corpi, rinvenuti in una zona impervia, sono stati trasferiti in un’area accessibile per permettere l’intervento dell’elisoccorso, che li ha trasportati all’obitorio dell’Ospedale di Chieti. È stata disposta l’autopsia per chiarire le cause esatte della morte, mentre ulteriori accertamenti saranno effettuati sui luoghi dell’incidente a cura dei Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti e del Reparto Forestale del Parco Nazionale della Maiella.

Il cordoglio delle istituzioni

«Esprimo la mia più grande vicinanza alle famiglie dei due giovani, ai colleghi e a tutto il Corpo Nazionale», ha dichiarato il prefetto Attilio Visconti, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco. «Anche fuori servizio, i Vigili si tengono in allenamento per migliorarsi e garantire soccorso agli altri».

Dolore e partecipazione anche dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «Oggi piangiamo la tragica scomparsa di due Vigili del Fuoco. Ai loro familiari e colleghi va la mia più sincera vicinanza e gratitudine». Sul posto anche il sindaco di Pennapiedimonte Rosalina Di Giorgio, le unità psicologiche del Corpo, volontari della Protezione Civile e operatori da Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio.

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