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Spettacoli

È morto Carlo Vanzina, re della commedia all’italiana e inventore del cinepanettone

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Ha firmato alcuni dei maggiori successi al botteghino del cinema italiano degli anni Ottanta e Novanta. Era il re della commedia all’italiana. L’inventore del cinepanettone. Portano la sua firma  o a Roma, dopo una lunga malattia, all’età di 67 anni. Figlio d’arte, è fratello minore dello sceneggiatore e produttore Enrico Vanzina. Cominciò con Monicelli, assieme al fratello Enrico sono considerati una delle più belle, divertenti e serie coppia di cineasti. Sono “I Vanzina”. Carlo debuttò dietro la macchina da presa nel 1976 con “Luna di miele in tre”. Lui romano de Roma che lancia Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni, bravi comici milanesi. Ha lavorato con quasi tutti i più importanti attori italiani tra cui Diego Abatantuono, Gian Maria Volonté, Sergio Castellitto, Paolo Villaggio, Gigi Proietti, Enrico Montesano, Vincenzo Salemme, Christian De Sica e Massimo Boldi. In 40 anni di carriera ha realizzato circa 60 film. E tra questi, quello che portò alla scoperta di Diego Abatantuono, sbocciato con “Eccezzziunale… veramente” e “Viuuulentemente mia”. Inventò assieme al fratelli un genere di film/commedia all’insegna dello “spensierato/acanziero/nostalgico. Quanti di voi hanno visto più volte “Sapore di mare”?. E poi arrivarono tutti li altri grandi successi al botteghino prima e in tv poi. Da “Vacanze di Natale” (1983) e “Yuppies – I giovani di successo” (1986) che segnano la fortuna cinematografica di Carlo Vanzina. Sono gli anni del racconto dell’Italia cialtrona e un po’ corrotta degli anni del boom economico. Poi Arrivano i film del terzo millennio. Si va Da “E adesso sesso” e “South Kensington” (2001) e il mitico “Febbre da cavallo – La mandrakata” (2002) con Gigi Proietti e Enrico Montesano, atteso seguito del film quasi omonimo (Febbre da cavallo) diretto nel 1976 dal padre. Nel 2003 esce “Il pranzo della domenica’ e nel 2004 “In questo mondo di ladri£. Nel 2005 ha diretto “Il ritorno del Monnezza” con Claudio Amendola, un omaggio ai film polizieschi interpretati da Tomas Milian. Dal 2005 al 2008 dirige “Un ciclone in famiglia”, serie televisiva con Massimo Boldi. Nell’estate del 2008 esce il film “Un’estate al mare” e dal 2010 torna al grande successo popolare con “Ex – Amici come prima!” (2011) e “Mai Stai Uniti”. Aveva mille altri progetti assieme al fratello. Non potrà portarli a termine, ma siamo certi che vedranno la luce grazie al suo inseparabile fratello Enrico.

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Spettacoli

Toni Servillo: il tempo che passa e la ridicola vanità

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Tempo che passa, vanità e con alle spalle un capolavoro ‘feroce’ come quello di Schnitzler. Si presenta così al Bif&st a Bari IL RITORNO DI CASANOVA di Gabriele Salvatores che utilizza lo stesso titolo del libro dell’autore viennese a cui il film è ispirato e che qualcuno ha già paragonato a un nuovo OTTO E MEZZO. Da una parte troviamo un affermato regista italiano (Toni Servillo) che non accetta lo scorrere del tempo e decide così di raccontare l’ultima avventura di un Casanova, ormai anziano (Fabrizio Bentivoglio), ma che non rinuncia alla sua ultima avventura galante. Durante le riprese pero il regista, che abita un’inquietante casa domotica, si accorgerà di essere molto simile al personaggio che mette in scena.

“Il mio personaggio – spiega Servillo – è sempre alla ricerca di un riconoscimento ed è proprio questo aspetto che, secondo me, lo rende ridicolo. Salvatores lo tratta senza nessuna indulgenza e questo lo fa diventare anche simpatico. Lui, proprio come Casanova, ha bisogno di sentirsi sempre in un clima di seduzione, sono i capricci che gli vengono da una vita continuamente sostenuta da un enorme sentimento di vanità”. E ancora Servillo: “C’è una frase molto bella che dice che la vita è qualcosa che ci accade mentre ci occupiamo di altro. Il mio personaggio è ossessivamente concentrato sulla sua carriera, ma la vita corre a volte più veloce del cinema e gli fa marameo”.

Dietro questo film in sala dal 30 marzo con 01, sottolinea Servillo: “C’è soprattutto Arthur Schnitzler e la sua avventura intellettuale, a cui ha attinto anche lo stesso Freud. È un libro veramente feroce e crudele il suo. Penso ad esempio a quella situazione in cui Casanova, dopo aver giaciuto con l’inganno con Marcolina la giovane ragazza bendata (Bianca Banconi) al mattino si accorge di essere visto da lei nudo in tutta la sua vecchiaia”.

In realtà, spiega Salvatores, “Casanova è destinato a fallire nel tentativo di ripetersi continuamente mentre invece il regista, anche lui un seduttore, viene sorpreso dalla vita e per lui si apre una piccola porta sul futuro grazie a un’inaspettata donna”. E ancora il regista Oscar per MEDITERRANEO confessa: “Il fatto è che la nostra generazione ha dentro un ragazzino che non vuole invecchiare e che fa dispetti per non diventare vecchio”.

“Anche a me – aggiunge Bentivoglio – è capitato di non aver previsto l’invecchiamento e mi sono sorpreso quando me ne sono reso conto”. Il film – prodotto da Indiana Production con Rai Cinema, Ba.Be Productions ed Edi Effetti Digitali Italiani e con il contributo della Regione Veneto e della Veneto Film Commission e scritto da Umberto Contarello, Sara Mosetti e lo stesso Salvatores – ha nel cast anche: Sara Serraiocco, Natalino Balasso e Alessandro Besentini e la partecipazione di Antonio Catania. Frase cult del film quella che dice Casanova quando incontra per la prima volta la bella Marcolina: “I suoi occhi non avevano neanche un po’ di quella luce che mi aveva accolto in altri tempi”.

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In Evidenza

Cinema in lutto, è morto a 77 anni l’attore e regista Ivano Marescotti

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E’ morto, a Ravenna, l’attore e regista Ivano Marescotti. Aveva 77 anni. Era da qualche giorno ricoverato all’ospedale civile di Ravenna a causa del peggioramento delle sue condizioni fisiche legate a una grave malattia. Lascia la moglie Erika, che aveva sposato un anno fa, e la figlia Iliade nata nel suo matrimonio precedente.

Tra le sue interpretazioni indimenticabili il dottor Randazzo in “Johnny Stecchino” di Benigni. Ha lavorato fra gli altri con Leo de Berardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Giampiero Solari, Giorgio Albertazzi, Marco Martinelli. L’esordio al cinema è datato 1989, con una piccola parte nel film “La cintura”. Nello stesso anno l’incontro con Silvio Soldini e la partecipazione al film “L’aria serena dell’ovest”.

La carriera al cinema

 Ha interpretato oltre cinquanta film, lavorando con registi quali Anthony Minghella, Ridley Scott e Roberto Benigni (“Johnny Stecchino” e “Il mostro”), Marco Risi, Pupi Avati, Marco Tullio Giordana, Maurizio Nichetti, Carlo Mazzacurati e con Gennaro Nunziante nei film di Checco Zalone. “Criminali si diventa”, regia di Luca Trovellesi Cesana e Alessandro Tarabelli è il suo ultimo film. Ha avuto 6 candidature al Nastro d’argento, che vince nel 2004 per l’interpretazione nel cortometraggio Assicurazione sulla vita di Tommaso Cariboni e Augusto Modigliani.

Le fiction in tv

 Tante le fiction, a partire da “La Neve nel bicchiere” di Florestano Vancini (1984) fino a “Ma’kari”, regia di Michele Soavi (2021), passando per “Don Matteo” e “Che Dio ci aiuti” e tanti altri titoli.

In teatro

Profondamente legato alla sua Romagna, lui che era nato a Bagnocavallo, Marescotti a partire dagli anni ’90 ha iniziato un approfondito lavoro di recupero del romagnolo, tornando in teatro con i testi di Raffaello Baldini, per poi rileggere e riscrivere alla sua maniera Dante (Dante, un pata’ca ispirato alla Divina Commedia) e Ariosto (Bagnacava’l, una contaminazione tra il basso romagnolo e l’Orlando Furioso).

 

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Spettacoli

Bocelli a cavallo si esibisce a sorpresa a Times Square

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Andrea Bocelli si è esibito a Times Square davanti ai fan in delirio, incantati ed esaltati dallo spettacolare arrivo a sorpresa del tenore a cavallo, insieme a sua moglie Veronica. L’occasione è stata la presentazione, tenuta nascosta fino alla fine, dello speciale musicale “The Journey”, un film documentario prodotto dal colosso americano TBN, che racconta proprio un viaggio a cavallo del tenore con Veronica, sulla via Francigena. Lo speciale ha visto l’artista in sella del suo amato destriero attraversare la campagna toscano-laziale, in una sorta di pellegrinaggio che da Roma lo ha riportato a casa, sulle colline di Lajatico. Il docu-film sarà nelle sale cinematografiche statunitensi il 2, 3, 4 e 6 aprile, mentre in Italia è disponibile sulla piattaforma Paramount+. Partito da Central Park, Bocelli è arrivato a cavallo a Times Square tra le ovazioni dei presenti.

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