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Roma

Mamma Rai intitola a Fabrizio Frizzi gli studi televisivi Dear Nomentana

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Mamma Rai non dimentica i suoi uomini migliori. E tra questi c’è sicuramente Fabrizio Frizzi. Quello della Rai è un ricordo bello e significativo: la intitolazione alla memoria del conduttore buon degli studi televisivi della Dear Nomentana, a Roma.

Studi che da si chiameranno dunque “Studi Fabrizio Frizzi”. L’ha annunciato, in occasione della presentazione dei palinsesti autunnali 2018 della Rai, il direttore generale dell’azienda di viale Mazzini, Mario Orfeo. Al suo fianco c’erano la presidente Rai Monica Maggioni e il conduttore Carlo Conti, storico amico e collega del presentatore scomparso. L’Eredità, prossima stagione, sarà condotta da Flavio Insinna, che rientra in pista dopo lo scivolone denunciato da “Striscia la Notizia” sui difficili rapporti con alcuni dipendenti Rai.

La proposta di dedicare al conduttore scomparso a marzo alcuni studi della televisione pubblica era già stata lanciata ad aprile, quando alcune associazioni avevano chiesto di dare il suo nome agli studi dove viene registrata l’ultima trasmissione che aveva condotto, L’Eredità. Ora quel desiderio, almeno in parte, è stato accontentato. Altro segno di attenzione della Rai per Carlotta Mantovan, moglie dell’amato Fabrizio Frizzi, ora sola con la loro bambina. La giornalista, che aveva scelto di restare accanto al marito quando stava male e dunque di lasciare SkyTg24, sarà a “Tutta salute”, programma in onda tutte le mattine su RaiTre e condotto da Michele Mirabella. Carlotta darà conto di tutte le ‘bufale’ che hanno a che fare con il mondo della medicina e che si trovano sul web.

Conduttore buono. La Rai intitola a Frizzi gli studi Dear di Roma

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Roma

Toti chiede incontro con Salvini, sul tavolo futuro Regione

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Giovanni Toti chiede di incontrare il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e i due assessori regionali Giacomo Giampedrone e Marco Scajola. L’istanza è stata depositata al giudice dall’avvocato Stefano Savi. Il leader della Lega sarà a Genova lunedì ma non è detto che l’incontro possa avvenire già quel giorno. I confronti serviranno in prima battuta a fissare la linea da seguire per mandare avanti la Regione dopo la decisione del Riesame che ieri ha deciso di lasciare Toti agli arresti domiciliari. Ma non è escluso che si possa iniziare a parlare anche del futuro del governatore e delle sue eventuali dimissioni.

Toti, ai domiciliari dal 7 maggio per corruzione, nelle scorse settimane aveva già incontrato il presidente facente funzioni Alessandro Piana e i sue due assessori fedelissimi, ma anche il deputato e coordinatore ligure di Fratelli d’Italia Matteo Rosso, il viceministro e segretario della Lega Liguria Edoardo Rixi e il coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco. A chiudere i summit erano stati Maurizio Lupi e Pino Bicchielli, rispettivamente leader e deputato di Noi Moderati. I confronti con gli assessori serviranno in prima battuta a fissare la linea da seguire per mandare avanti la Regione dopo la decisione del Riesame che ieri ha deciso di lasciare Toti agli arresti domiciliari.

Ma non è escluso che si possa iniziare a parlare anche del futuro del governatore e delle sue eventuali dimissioni. Gli stessi giudici del Riesame, nel provvedimento con cui hanno rigettato l’istanza di revoca dei domiciliari, hanno sottolineato come fosse corretto chiedere nuovi incontri de visu con esponenti politici. I giudici hanno anche sottolineato, nell’ordinanza, che i finanziamenti ricevuti dal presidente “non sono tutti regolarmente tracciati”, contrariamente a quanto da lui sostenuto anche nell’interrogatorio. Per il Riesame, Toti non avrebbe capito le accuse e per questo potrebbe reiterare il reato.

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Cronache

Neonata morta vicino Roma, si farà l’autopsia

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Si ipotizza una morte in culla per la neonata deceduta stamattina ad Albano Laziale, vicino Roma. Per fugare ogni dubbio verrà effettuata nei prossimi giorni l’autopsia al policlinico Tor Vergata. I carabinieri di Castel Gandolfo acquisiranno, inoltre, la documentazione clinica della bambina dalla nascita fino ad oggi. A dare l’allarme la mamma che quando è andata a controllarla stamattina perché non si svegliava l’ha trovata immobile nel lettino e ha notato che non respirava. Inutili i tentativi di rianimazione

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Cronache

Riconoscimento facciale a Roma, Garante apre istruttoria

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Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni a Roma Capitale su un progetto di videosorveglianza nelle stazioni della metropolitana. Secondo alcune notizie stampa, in vista del prossimo Giubileo, l’Amministrazione prevede di installare telecamere con riconoscimento facciale, “in grado di verificare azioni scomposte” all’interno dei vagoni e sulle banchine da parte di chi in passato si è reso protagonista “di atti non conformi”. L’amministrazione ha 15 giorni per rispondere alla richiesta di informazioni del Garante privacy. Lo spiega l’autorità in una nota.

Nella risposta l’amministrazione deve fornire al Garante privacy, ”tra l’altro, una descrizione tecnica delle funzionalità di riconoscimento facciale, la finalità e la base giuridica di tale trattamento di dati biometrici e una copia della valutazione d’impatto sulla protezione dei dati. Fino a tutto il 2025, ricorda l’Autorità, vige una moratoria sull’installazione di impianti di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale attraverso l’uso di dati biometrici, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, da parte delle autorità pubbliche o di soggetti privati. Tale trattamento è consentito solo all’autorità giudiziaria, nell’esercizio delle funzioni giurisdizionali, e alle autorità pubbliche, a fini di prevenzione e repressione dei reati, e comunque previo parere favorevole del Garante privacy”.

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