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Debutto show delle azzurre ai mondiali di calcio, ribaltata la fortissima Australia con una doppietta della Bonansea

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L’Italia femminile batte la fortissima Australia 2-1 nella prima partita del gruppo C della Coppa del Mondo Femminile di calcio con una doppietta della Bonansea. Il gol del successo è arrivato con un colpo di testa al 4 minuto di recupero.

Partita tosta e coraggiosa delle ragazze che portano a casa una vittoria che da classifica ma che porta sicuramente grande forza. Le ragazze sono sempre più consapevoli di non essere una squadra materasso ma una nazionale protagonista.  È piaciuta la caparbietà dell’Italia. La voglia di fare bene e crederci. Le azzurre hanno recuperato una partita che perdevano uno a 0 al 22 minuto per il gol della Kerr. Insomma, chi ben comincia…

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Lobotka ko: trauma alla caviglia destra per il centrocampista del Napoli

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Stanislav Lobotka ha riportato un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia destra. Lo ha reso noto il Napoli con un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito. Il centrocampista slovacco si è sottoposto ad esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital, che hanno confermato l’entità dell’infortunio.

Inizio immediato delle terapie riabilitative

Il club ha specificato che Lobotka ha già iniziato le cure riabilitative. Al momento non sono stati indicati i tempi di recupero, ma si tratterà presumibilmente di una valutazione giorno per giorno in base all’evoluzione clinica dell’infortunio.

Un’assenza pesante per il Napoli

Lobotka rappresenta una pedina fondamentale nello scacchiere azzurro: la sua assenza rischia di complicare la gestione del centrocampo nelle ultime partite della stagione. Lo staff medico del Napoli è al lavoro per consentirgli un rientro il più rapido possibile.

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Fiducia Napoli, due vittorie per lo sprint finale

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Serenità, calma, fiducia, ottimismo. Tutte le possibili varianti lessicali sono all’ordine del giorno in casa Napoli dopo la mezza delusione del pareggio con il Genoa che ha fatto ridurre il vantaggio della capolista sull’Inter a un solo punto. A rasserenare l’ambiente ha contribuito anche l’affettuosa vicinanza di tutta la squadra, dello staff tecnico, di quello medico e dei dirigenti a Romelu Lukaku, che compie 32 anni. Antonio Conte sta preparando con la consueta meticolosità la sfida che nella penultima di campionato vedrà impegnati domenica sera gli azzurri al Tardini contro il Parma. Il tecnico, subito dopo la parziale battuta d’arresto con il Genoa, aveva già chiaramente fatto riferimento alla possibilità per la sua squadra di essere da sola artefice delle proprie fortune.

Con due vittorie su Parma e Cagliari, infatti, il Napoli non potrebbe più essere raggiunto dall’Inter e sarebbe Campione d’Italia. E, a quanto pare, la squadra azzurra al Tardini potrà essere accompagnata dai propri tifosi. L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, secondo indiscrezioni non ancora confermate, dovrebbe infatti dare il via libera per la trasferta dei tifosi azzurri residenti in Campania. Il Parma Calcio è in attesa del provvedimento per mettere nelle prossime ore a disposizione dei sostenitori del Napoli 3.500 biglietti per il settore ospiti, riservati esclusivamente a chi è in possesso della Fidelity Card del Napoli, lo strumento che garantisce l’identificazione e la tracciabilità degli spettatori in occasione delle trasferte.

Dopo la ricaduta subita in occasione della sfida al Genoa, Lobotka si è sottoposto oggi presso il Pineta Grande Hospital di Castel Volturno a esami strumentali che hanno evidenziato un trauma contusivo distorsivo alla caviglia destra. Lo slovacco era stato costretto a lasciare il campo durante la gara con il Genoa per il riacutizzarsi del dolore. Lobotka ha già cominciato l’iter riabilitativo. Il Calcio Napoli ha infine diffuso una nota per smentire che Lele Oriali abbia mai pronunciato una frase sul futuro di Antonio Conte (“Questa volta non posso andare dove va lui”), attribuitagli da un quotidiano in riferimento a un ipotetico trasferimento di Conte alla Juventus a fine stagione. “Il signor Oriali non ha mai detto quella frase” che secondo il quotidiano il dirigente del Napoli avrebbe pronunciato a Coverciano parlando con amici milanesi.

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Dallo choc al sogno: il Napoli ci crede

Il Napoli è sorprendentemente primo in Serie A a due giornate dalla fine. Dopo una stagione disastrosa, Antonio Conte ha ribaltato tutto. Il racconto di un’impresa.

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Mancano due partite alla fine del campionato di calcio di Serie A e il Napoli è primo, un punto sopra l’Inter di Inzaghi che è in finale di Champions League.
Un risultato insperato e insperabile solo pochi mesi fa. Dopo l’anno orribile che ha visto tre allenatori alternarsi sulla panchina azzurra, con risultati a dir poco indecenti, e giocatori smarriti e confusi. Un anno che ha visto andar via Kim, Lozano, Elmas e anche Osimhen, che pure figurava in organico. E anche qualche altro calciatore.
Risultato? Un decimo posto senza storia e una squadra depressa, con il morale sotto i piedi. E con qualche altra defezione annunciata.

Antonio Conte

IL CAMBIO DI ROTTA CON ANTONIO CONTE

Poi è arrivato Antonio Conte. Ha bloccato la partenza del Capitano Di Lorenzo e il campionato ha avuto inizio.
Lo confesso: non ero una grande ammiratrice del Mister, non tanto per i tanti anni alla Juventus quanto per i troppi campionati giocati con il 3-5-2, un modulo che non mi piace.
Dai tempi di Benitez, l’allenatore che ha cambiato la filosofia di gioco del Napoli e lo ha reso internazionale, preferisco la difesa a quattro. Ma Conte è un vincente. Professionalità, sacrificio, tanto duro lavoro anche sulla testa dei giocatori.

DA VERONA AL RILANCIO

Intanto è andato via Rui, poi alcuni giovani talenti che non riuscivano ad esprimersi. E il Napoli, dopo la brutta partita di avvio persa a Verona, grazie a Conte ha fatto “reset” ed è ripartito.

Contando sui nuovi arrivati – calciatori bravi come Lukaku, Neres, McTominay – e su quelli che c’erano: Di Lorenzo, Lobotka, Politano…, Kvaratskhelia.
Ecco, Kvara: quando arrivò al Napoli era un giovanotto georgiano di belle speranze, che si era subito messo in luce nel Napoli dello scudetto, aveva galleggiato in quello del disastro e alternava sprazzi di luce a coni d’ombra in questo campionato. In realtà voleva solo essere venduto e andare al PSG.

UN GRUPPO RITROVATO, NONOSTANTE LE VOCI

Un antefatto lungo per dire che la bella campagna acquisti del presidente, la bravura del tecnico e del suo staff – in primis Lele Oriali, che ha svolto un ruolo fondamentale di cerniera fra tecnico e società, ascoltando i ragazzi, gioendo e soffrendo con loro – hanno prodotto il risultato eccezionale che è sotto gli occhi di tutti.
E per questo, adesso, la squadra non merita le bordate di fuoco amico che continuano a dire che Conte se ne va, che non va d’accordo con De Laurentiis, che questo o quel calciatore cambieranno squadra… e lo ripetono sotto varie forme in modo ossessivo, soprattutto nella fogna – o gogna – del web.

LEZIONI DAL PASSATO, SPERANZE PER IL FUTURO

Nel 2023 il Napoli aveva così tanti punti di vantaggio che la città si organizzava giorno dopo giorno per la grande festa, ma poi la gioia per il terzo tricolore fu offuscata dalla partenza dell’allenatore, dalle tensioni… Ero a Udine e, dopo la partita, invece di mostrarci la sua felicità, Spalletti sembrava un uomo che avesse passato un guaio.
Così tutti noi a tormentarci su chi sarebbe venuto, che cosa era successo, eccetera… invece di goderci uno scudetto strameritato.
Come si dice a Napoli, ci siamo “intossicati”.

Ma ora basta con questo giochino: quello che accadrà dopo il campionato si vedrà. Guardiamo con serenità le ultime due partite e festeggiamo comunque.
Torniamo in Champions, di sicuro.
E poi… chissà. Le gioie non attese sono quelle più grandi.

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