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Cronache

Crolla palazzina vicino Roma, ipotesi fuga di gas: tre persone estratte vive

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Un boato, l’esplosione e poi la palazzina di due piani che crolla in pochi istanti. E’ accaduto stamattina intorno alle 8 nel centro storico del piccolo comune di Canale Monterano, in provincia di Roma. Subito si è mossa la macchina dei soccorsi. Sul posto vigili del fuoco, carabinieri della compagnia di Bracciano, i sanitari del 118 e la protezione civile. Tre le persone estratte vive dalle macerie dell’edificio dove abitavano una famiglia e un uomo di 40 anni. Le ambulanze del 118 hanno portato i tre feriti in ospedale. Il più grave sarebbe l’uomo che viveva in un appartamento al piano inferiore. Il ragazzo, invece, in quel momento era da solo in casa perché i genitori erano fuori.

Ferita lievemente anche una donna che si trovava in un edificio vicino. Pompieri e carabinieri hanno lavorato a lungo per escludere che fossero coinvolte altre persone e per stabilire le cause dell’esplosione. Al momento l’ipotesi più accreditata sembra essere quella della fuga di gas ma sono ancora in corso indagini per stabilire il punto esatto e la causa dell’esplosione. Nella zona si avvertiva stamattina un forte odore di metano. Dall’Italgas hanno fatto sapere che dalle prime verifiche l’abitazione interessata non sarebbe allacciata alla rete cittadina di distribuzione del gas gestita dalla società.

“Di conseguenza – ha sottolineato l’azienda in una nota – la causa dell’evento sarebbe da attribuire ad altra fonte” e ha aggiunto che “sul luogo sono state rinvenute alcune bombole di gpl”. Il Comune ha comunicato sul suo profilo Facebook che dopo il crollo sono state chiuse le linee di gas, elettricità, illuminazione pubblica, acqua del centro storico per motivi di sicurezza. Ha anche attivato il Coc e la sala operativa regionale di Protezione Civile. “Chi ne ha bisogno sarà ospitato nelle strutture ricettive locali” ha assicurato l’Amministrazione. A esprimere vicinanza al sindaco di Canale Monterano, Alessandro Bettarelli, e a tutta la comunità cittadina l’assessora regionale alla Sicurezza urbana, Luisa Regimenti. “Grazie anche alla tempestività dei soccorsi – ha detto – tre persone sono state estratte vive, a loro vanno i migliori auguri di pronta guarigione”.

L’assessora ha poi aggiunto: “L’auspicio è che il crollo non abbia compromesso la stabilità di altri edifici. Siamo in costante collegamento con la Prefettura per seguire l’evolversi della situazione”. E altri due gravissimi incidenti si sono verificati nelle ultime ore in Italia. Un anziano di 83 anni è morto la scorsa notte a Palermo nell’incendio della sua abitazione. Mentre sull’Appennino bolognese, nel paesino di Camugnano, un’anziana ha perso la vita dopo essere stata investita da una fiammata mentre accendeva la stufetta a gas. A fare la tragica scoperta il figlio della donna che, preoccupato perché l’88enne non rispondeva, è andato a casa sua e l’ha trovata carbonizzata. La pista più plausibile è che la donna stesse accendendo la stufa per via delle rigide temperature quando si è sprigionata una fiammata.

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Cronache

Medvedev: Zelensky farà una triste fine, abbattere regime Kiev

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Il numero due del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha dichiarato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “finirà nel modo più triste” e che le truppe russe devono concludere “con una vittoria” l’invasione dell’Ucraina e “distruggere” quello che lui, seguendo la definizione della propaganda del Cremlino, definisce “il regime neonazista di Kiev”. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti.

“Quando il capo di uno Stato, anche uno così particolare come l’Ucraina, e un tipo così patologico come questo personaggio, si vanta di queste cose, significa solo una cosa: che alla fine anche lui finirà nel modo più triste”, ha detto Medvedev, commentando la notizia, ripresa anche dalla Reuters, secondo cui Zelensky avrebbe elogiato l’intelligence ucraina per l’uccisione di alcuni alti ufficiali russi ma senza riferimenti a casi specifici.

“Innanzitutto, dobbiamo completare l’operazione militare speciale in Ucraina con una vittoria e dobbiamo distruggere il regime neonazista di Kiev, ma il regime, non lo Stato, il cui destino è una questione del futuro”, ha detto poi l’ex presidente russo usando la dicitura “operazione militare speciale” con cui il Cremlino indica l’aggressione militare contro l’Ucraina. La Russia di Putin ha invaso l’Ucraina sostenendo di volerla “denazificare”, ma la tesi di Mosca secondo cui il governo di Kiev sarebbe “neonazista” è considerata del tutto infondata dalla stragrande maggioranza degli analisti politici.

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Ischia ritrova la sua giustizia: il Tribunale torna operativo con le udienze del giovedì

Il Tribunale di Ischia riapre le udienze del giovedì grazie al decreto del presidente vicario Scoppa. Una vittoria per avvocati, cittadini e istituzioni locali dopo mesi di proteste.

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Una notizia attesa con speranza dai più ottimisti e insperata da altri, ma che segna un passaggio decisivo nella lunga battaglia per la tutela del presidio giudiziario dell’isola verde. Il presidente vicario del Tribunale di Napoli, Gianpiero Scoppa, ha disposto il ripristino delle udienze a Ischia, restituendo piena funzionalità alla sezione distaccata locale.

Una decisione che accoglie le istanze dell’Associazione Forense dell’isola di Ischia e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, protagonisti di una mobilitazione decisa culminata nello sciopero del 5 aprile scorso e nel ricorso al TAR presentato con il sostegno dei sei Comuni isolani.

Il decreto del giudice Scoppa: ritorno alla normalità

Il provvedimento firmato da Scoppa prevede l’assegnazione provvisoria del giudice onorario Ciro Ravenna al settore civile della Sezione distaccata di Ischia, in qualità di Giudice dell’Esecuzione, con il compito di gestire le udienze precedentemente seguite dalla giudice Criscuolo.

Nel decreto si evidenzia che Ravenna, rientrato in servizio nel 2025 dopo un incarico all’Ufficio del Giudice di Pace, aveva espressamente chiesto di essere destinato a una sezione civile in virtù della propria formazione professionale. La sua collocazione a Ischia rappresenta dunque una soluzione funzionale per sopperire alle gravi carenze d’organico che affliggono il Tribunale isolano.

Il decreto ha effetto immediato, garantendo il ripristino delle udienze del giovedì e segnando una svolta dopo mesi di polemiche, disservizi e disagi per professionisti, cittadini, testimoni e imputati costretti agli spostamenti sulla terraferma.

La soddisfazione dell’Assoforense e dell’avvocatura

«Quello ottenuto è un risultato importante», ha commentato Alberto Morelli, presidente dell’Assoforense Ischia. «Scoppa aveva già dimostrato attenzione e sensibilità alla nostra situazione. Ora arriva un passo concreto che ridà dignità alla nostra professione e servizio alla cittadinanza».

Anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli esprime soddisfazione per l’esito di un lavoro di sinergia tra istituzioni e avvocati, premiato da un risultato tangibile dopo mesi di diplomazia e pressione istituzionale.

La battaglia continua: si attende la stabilizzazione definitiva

Sebbene l’assegnazione di Ravenna rappresenti una boccata d’ossigeno, resta ancora aperta la questione della stabilizzazione definitiva del Tribunale di Ischia, promessa più volte dal Governo centrale ma mai concretamente attuata.

Il clima ora è più disteso, ma solo un atto definitivo potrà chiudere quella che gli avvocati dell’isola definiscono «una lunga parentesi di giustizia precaria».

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Conclave 2025, i cardinali decidono: si comincia il 7 maggio

Il Conclave per eleggere il successore di Papa Francesco inizierà il 7 maggio. I cardinali si riuniranno nella Cappella Sistina: le regole, i tempi e il ruolo di Parolin.

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I cardinali hanno deciso: il Conclave che eleggerà il 266esimo successore di Pietro inizierà il 7 maggio, mercoledì prossimo, nel pomeriggio. L’annuncio è arrivato dopo l’assemblea dei porporati che ha scelto di prendersi qualche giorno in più per motivi principalmente logistici.

Più tempo per sistemare gli elettori

La decisione di posticipare l’inizio del Conclave rispetto alla conclusione dei novendiali di suffragio per Papa Francesco, che termineranno domenica, è dovuta alla necessità di organizzare adeguatamente l’accoglienza dei 135 cardinali elettori – il numero più alto mai registrato – presso la Casa Santa Marta. Due porporati, infatti, hanno già annunciato la rinuncia per motivi di salute.

La guida del Conclave

A presiedere il Conclave sarà il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, poiché il Decano Giovanni Battista Re e il Vice Decano Leonardo Sandri, avendo superato gli ottant’anni, non parteciperanno alle votazioni. Toccherà a Parolin, quindi, interrogare il nuovo eletto circa l’accettazione del pontificato e il nome che vorrà assumere.

Prima dell’inizio delle votazioni, la mattina del 7 maggio, il cardinale Re celebrerà la Missa pro eligendo Romano Pontifice nella Basilica di San Pietro. Nel pomeriggio, i cardinali si raccoglieranno nella Cappella Paolina per poi entrare in processione nella Cappella Sistina intonando il “Veni Creator Spiritus”, invocando l’assistenza dello Spirito Santo.

Le regole del Conclave

Come stabilito dalla Costituzione Universi Dominici Gregis di San Giovanni Paolo II, i cardinali hanno giurato di rispettare rigorosamente le norme che regolano l’elezione. Sono vietate influenze esterne, pressioni, favoritismi o avversioni personali. L’unico criterio dev’essere il bene della Chiesa e la gloria di Dio.

Il nuovo Papa dovrà essere eletto con una maggioranza qualificata di due terzi. Dopo il comando “Extra omnes” (“Fuori tutti”), inizieranno le votazioni: il primo scrutinio sarà effettuato il 7 maggio. Dal giorno successivo, se necessario, si procederà con quattro votazioni quotidiane, due al mattino e due al pomeriggio.

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