Collegati con noi

Cronache

Corteo di ambulanze a sirene spiegate per festeggiare l’elezione a sindaco di Franco Alfieri, il re delle fritture di pesce braccio destro del governatore De Luca

Pubblicato

del

“Il sistema Alfieri coinvolge a Capaccio-Pestum persino le ambulanze che, nel cuore della notte, hanno attraversato a sirene spiegate le strade della cittadina per celebrare la vittoria a sindaco del re delle fritture di pesce. Un corteo vergognoso, al seguito di un camion che trasportava una “vela” con il volto del consigliere e già capostaff del governatore De Luca. Ben sette i mezzi per il soccorso pubblico impiegati fino a tarda notte ad esaltare la
vittoria di un uomo sul cui capo pende un’indagine per voto di scambio politico mafioso”.

La denuncia, durissima, accompagnata da un video, a dimostrazione della bontà di quanto si sostiene è del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano. “Siamo al paradosso. Ci troviamo – commenta ancora Cammarano – al cospetto di un sistema che va oltre ogni immaginazione, caratterizzato da un potere esercitato come in un vero e proprio feudo, dove tutto è sotto il controllo di un unico padre-padrone. Persino mezzi che dovrebbero essere sempre pronti all’uso, per intervenire tempestivamente per salvare vite umane, vengono destinati a osannare il feudatario del territorio. Un uomo, giova ricordarlo, celebrato dal governatore De Luca come modello da emulare per procacciare preferenze elettorali e a cui, alla luce della grave indagine in cui è coinvolto, avevano chiesto il ritiro della candidatura. Così come abbiamo chiesto a tutti i capigruppo in Consiglio regionale di firmare la nostra richiesta di revoca dell’incarico di consigliere all’Agricoltura, ruolo attraverso il quale ha voce in capitolo sulla gestione di miliardi di fondi per i Piani di sviluppo rurale”.

Ma che cosa festeggiano queste  ambulanze, infermieri, immaginiamo barellieri e fors’anche medici con questo corteo a sirene spiegate? Festeggiano Franco Alfieri nuovo sindaco di Capaccio Paestum (Salerno). L’avvocato 54enne ha infatti vinto con il 53.58% il ballottaggio che lo vedeva contrapposto allo sfidante Italo Voza. Assurto alle cronache come il ‘sindaco delle fritture’ di pesce dopo che in un audio reso pubblico il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca lo invitava ironicamente a raccogliere voti anche offrendo ‘fritture di pesce’, Alfieri riesce nell’impresa di conquistare il suo terzo Municipio dopo quelli di Torchiara (Salerno) e Agropoli (Salerno).

Insomma è un signore che sta collezionando sindacature in giro per il Salernitano.  “E’ stata una campagna elettorale impegnativa ma bellissima. Grazie a tutti, di cuore”, ha commentato il neo sindaco di Capaccio Paestum dopo aver appreso l’esito dello spoglio. “Sono molto felice, dedico questa vittoria a tutte le persone perbene e che in questi giorni sono state offese. Si è detto che chi votava Franco Alfieri votava la camorra – ha aggiunto – le persone non perbene. Dedico questo voto ai cittadini liberi di Capaccio Paestum, alle persone che erano stanche di essere governate male. Ha vinto un progetto di politico”. Finito questo sproloquio, i festeggiamenti. Quelli che vi mostriamo nel video di denuncia del  consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano

Advertisement

Cronache

“Appalti truccati”, il generale dei carabinieri Liporace resta agli arresti domiciliari

Pubblicato

del

Il Tribunale del Riesame di Milano ha respinto il ricorso presentato dai difensori e ha confermato le misure degli arresti domiciliari al generale dell’Arma Oreste Liporace e all’imprenditore Ennio De Vellis, indagati nell’inchiesta per corruzione coordinata dal pm Paolo Storari e condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano su presunti appalti truccati in cambio di tangenti e regali.

Liporace e De Vellis, indagati a vario titolo per i reati di traffico di influenze illecite, emissione di fatture per operazioni inesistenti, corruzione e turbata libertà degli incanti, si erano difesi nell’interrogatorio di garanzia, respingendo le accuse. A quanto emerso dalle indagini, grazie a loro gli imprenditori William e Massimiliano Fabbro (indagati e che hanno collaborato) avrebbero ottenuto, fino al 2021, i servizi di pulizia, anche della piscina, della caserma di Velletri in cui Liporace era comandante reggimento Allievi Marescialli e Brigadieri.

Quest’ultimo avrebbe ottenuto in cambio 22mila euro, borse Louis Vuitton, noleggi auto e biglietti per lo stadio Olimpico e per la Scala di Milano. Davanti al gip Domenico Santoro, avrebbe parlato di un frequente “scambio di regali” che aveva con i fratelli Fabbro. Nella stessa occasione, De Vellis aveva sostenuto di non avere avuto alcun ruolo negli appalti della caserma, respingendo poi anche l’accusa di traffico di influenze illecite in relazione ad appalti del Dis (Dipartimento informazioni e sicurezza) e sminuendo il suo rapporto con Lorenzo Quinzi, da gennaio scorso capo del dipartimento per gli affari generali e la digitalizzazione del Ministero delle Infrastrutture, indagato per corruzione e turbativa.

Continua a leggere

Cronache

Maestra adescava minori su chat per avere rapporti sessuali, condannata a 7 anni e 3 mesi

Pubblicato

del

Una maestra 47enne di scuola elementare è stata condannata dal Tribunale di Bari a 7 anni e 3 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 75mila euro con l’accusa di aver adescato sui social e nelle chat minorenni con i quali avrebbe avuto rapporti sessuali in un b&b nel centro di Bari, facendosi filmare. La notizia è riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 4 anni.

La donna, che si faceva chiamare zia Martina, finì agli arresti domiciliari nel dicembre del 2021 quando insegnava in una scuola del nord Italia e fu sospesa dall’incarico. Risponde di due episodi di produzione di materiale pedopornografico e di una presunta vicenda di corruzione di minorenne. Il Tribunale ha disposto nei suoi confronti l’interdizione dai pubblici uffici e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado o servizio in istituzioni e strutture pubbliche e private frequentate da minori, oltre alla misura di sicurezza del divieto di avvicinamento a luoghi frequentati da minori e di svolgere lavori che prevedano un contatto abituale con minorenni per la durata di un anno dopo aver scontato della condanna.

L’imputata è stata assolta ‘perché il fatto non sussiste’ da una ulteriore contestazione di corruzione di minorenne, relativa ad un presunto video di natura erotica con un adolescente. Le indagini partirono in seguito alle denunce presentate ai carabinieri dai genitori delle presunte vittime.

Continua a leggere

Cronache

Addio a José Alberti, fu la prima guida di Maradona a Napoli

Pubblicato

del

José Alberti, la prima guida di Diego Armando Maradona a Napoli, è scomparso ieri all’età di 82 anni. Alberti, nato a Buenos Aires, non era solo l’interprete del Pibe de Oro, ma anche un amico e una figura di riferimento che ha accolto Maradona nella sua famiglia, facendogli conoscere le bellezze della città e la passione calcistica dei suoi abitanti.

Sbarcato in Italia negli anni ’60 per giocare nel settore giovanile della Juventus, Alberti si stabilì a Napoli dopo aver firmato per l’Internapoli. La sua carriera lo portò poi a diventare allenatore in diverse squadre di provincia. Ma fu il suo ruolo nella trattativa per portare Maradona a Napoli che lo rese indimenticabile. Omar Sivori, che aveva chiuso la carriera a Napoli, contattò Alberti per incontrare Jorge Cyterszipiler, il manager di Maradona. Questa missione segreta mirava a far conoscere la città a Diego, che sarebbe stato acquistato da Ferlaino per 13,5 miliardi di lire.

Alberti era presente al San Paolo il 5 luglio 1984, il giorno della presentazione di Maradona. Tradusse le domande dei cronisti di tutto il mondo e suggerì a Maradona alcune parole in italiano per salutare i nuovi tifosi. La sua famiglia, composta dalla moglie Mariagrazia e dai figli Andrea ed Emilia (campionessa di pallanuoto), divenne un punto di riferimento per Diego e la sua compagna Claudia.

José Alberti e Maradona condividevano una forte amicizia. Alberti, nato il 26 ottobre, festeggiava spesso i compleanni con Diego, brindando insieme in luoghi come “La Cueva”, il locale che Alberti aveva aperto a Riva Fiorita. Anche dopo il ritiro, Alberti rimase nel mondo del calcio come consulente per club italiani e argentini.

Cinque anni fa, José Alberti ebbe l’onore di abbracciare Papa Francesco in Vaticano. Il pontefice, tifoso del San Lorenzo, squadra in cui Alberti aveva giocato, ricordava con affetto quei tempi.

I funerali di José Alberti si terranno oggi alle ore 11 nella Chiesa Santa Maria di Bellavista a Posillipo. La sua scomparsa lascia un vuoto nel cuore di chi lo ha conosciuto e di tutti i tifosi napoletani che ricordano con affetto il suo contributo nell’arrivo del più grande calciatore di tutti i tempi a Napoli.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto