Collegati con noi

In Evidenza

Coppa Italia alla Lazio, l’Atalanta si arrende sul finale del secondo tempo incassando 2 gol

Pubblicato

del

La Lazio ha vinto la Coppa Italia battendo 2-0 (0-0) l’Atalanta nella finale giocata all’Olimpico. I gol sono stati realizzati sul finire del secondo tempo quando le due squadre sembravano rassegnate a giocarsi tutti ai supplementari. Al 37′ Milinkovic-Savic (entrato da non molto) ha realizzato il primo gol. Al 45′ il raddoppio di Correa. Il 2-0 sull’Atalanta porta nella bacheca della Lazio la settima Coppa Italia, come l’Inter. In vetta sempre la Juventus con 13 trofei. Nove quelle conquistate dalla Roma, a 5 con il Milan ci sono Torino, Napoli e Fiorentina. A 4 la Sampdoria, a 3 il Parma.

 

La Lazio centra così l’ultimo obiettivo possibile della stagione, ed e’ un colpo grosso. Vince la coppa Italia battendo 2-0 all’Olimpico la lanciatissima Atalanta e si regala il settimo trofeo tricolore della sua storia a sei anni dall’ultimo. Un successo anche sul piano economico, visto che vale almeno un paio di decine di milioni, tra premio, incassi, accesso ai gironi di Europa League e alla Supercoppa italiana contro la Juventus. Conta molto anche per Simone Inzaghi, che potrebbe proseguire alla guida dei biancocelesti, condotti oggi con abilita’ alla conquista di un importante traguardo. Non ha meno meriti Gian Piero Gasperini, capace di portare i suoi dove non erano quasi mai arrivati. La Coppa manca a Bergamo dal 1963, ma la prospettiva di campionato e’ la Champions e i nerazzurri hanno davanti un traguardo inestimabile. E’ una finale inedita, ma non per questo sottotono. Gran pubblico, quasi 60 mila spettatori, e parterre importante come si confa’ all’evento, con la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, piu’ alta carica in tribuna. Gasperini e Inzaghi puntano sul sicuro, confermando il primo la formazione tipo, unica eccezione di Palomino preferito a Mancini nel terzetto difensivo, con l’attacco che vede il Papu Gomez alle spalle delle due punte Ilicic e Zapata. Anche il tecnico biancoceleste opta per la difesa a tre con Luiz Felipe, Acerbi e Bastos, che pero’, presto ammonito, esce gia’ al 35′ per Radu. A centrocampo, c’e’ sulla destra Marusic, Milinkovic-Savic parte dalla panchina e in campo c’e’ Parolo. Duo d’attacco Immobile-Correa. La sfida parte piano, nonostante l’urlo dei quasi 60mila dell’Olimpico a incitare le due squadre. Gomez prova subito a colpire con un tiro da lontano ma e’ un fuoco di paglia. Maglie strette di centrocampo ipertrofici lasciano pochi spazi alle conclusioni e lo spettacolo e’ solo sugli spalti. La Lazio ci prova due volte di testa con Acerbi e Leiva, senza successo. Al 26′ mischia in area laziale: De Roon colpisce il palo dal limite, poi Bastos si interpone ad un altro tiro dell’atalantino prima che Zapata metta fuori di poco di testa la respinta. L’adrenalina in campo aumenta e, complice un po’ di stanchezza, gli interventi si fanno i duri, obbligando Banti ad ammonire Bastos, Lulic, Zapata e Masiello, che con il suo fallo ferma una pericolosa scorribanda di Correa e fa cosi’ chiudere senza reti i primi 45′. In avvio di ripresa Strakosha e’ subito chiamato in causa da Castagne, che lo costringe ad un intervento in due tempi, e poco dopo Leiva per frenare Hateboer si prende il quinto giallo della gara. Gomez e Immobile latitano un po’, cos sono Ilicic e Correa piu’ attivi nel cercare spazi, mentre l’Atalanta prende campo, Inzaghi al 21′ richiama l’attaccante partenopeo e si affida alla fisicita’ di Caicedo per provare a sboccare una gara equilibrata. Gomez intanto scheggia un palo da posizione impossibile e Inzaghi si gioca anche la carta Milinkovic, e pesca il jolly. Poco dopo, infatti, al 37′, su corner di Leiva, il serbo al svetta su Dimsijti e di testa batte Gollini. Gasperini fa tre cambi ma e’ tardi, la Lazio ha nuovi spazi e al 45′ Correa segna il 2-0 finale, nel tripudio dell’Olimpico laziale. La Coppa finisce idealmente tra gli artigli dell’aquila Olimpia. In realta’ ad alzarla e’ capitan Lulic, uno dei pochi superstiti della vittoria del 2013. Lacrime sui volti di molti atalantini, in campo sulle tribune. La delusione andra’ scacciata in fretta. Ora c’e’ la sfida con la Juve, ultimo ostacolo che divide la banda Gasperini dalla Champions.

Atalanta-Lazio, scontri ultras della Lazio e polizia: 3 auto dei vigili a fuoco, 2 agenti feriti, 5 arresti

Advertisement

In Evidenza

Roberto Burioni: «L’omeopatia è una bufala, va esclusa da università e sanità pubblica»

Pubblicato

del

Roberto Burioni (foto Imagoeconomica in evidenza), virologo e professore all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, non usa mezzi termini: «L’omeopatia è una bufala, senza alcuna base scientifica, e chi la somministra al posto di cure efficaci dovrebbe essere radiato». In una lunga intervista rilasciata a La Stampa, lo scienziato – noto divulgatore e autore del libro Omeopatia. Bugie, leggende e verità – attacca frontalmente il ricorso sempre più diffuso a questi rimedi alternativi.

«L’omeopatia si basa su teorie dell’Ottocento, del tutto superate»

Burioni spiega con chiarezza i fondamenti dell’omeopatia, nata oltre due secoli fa: «Si basa sull’idea che il simile curi il simile e che una sostanza diluita all’estremo aumenti di efficacia. Ma è un concetto privo di ogni logica scientifica». Fa un esempio provocatorio: «Provate a diluire il detersivo della lavatrice e vedrete se lava meglio».

Il paradosso degli studi a favore: «Misurano solo la suggestione»

Secondo il professore, i pochi studi che riportano benefici dell’omeopatia sono scientificamente deboli: spesso i pazienti sanno cosa stanno assumendo, e i medici che valutano gli effetti coincidono con quelli che hanno prescritto il prodotto. «Così si misura solo la suggestione, non l’efficacia reale», sottolinea.

«Medici e farmacisti devono essere sanzionati se la propongono come cura»

Burioni punta il dito contro i professionisti sanitari che avallano l’omeopatia: «Un medico che propone un rimedio omeopatico al posto di una terapia efficace deve essere espulso dall’Ordine». E ricorda due tragici casi: un bambino di 7 anni morto per un’otite e uno di 4 anni per una polmonite, entrambi curati da omeopati che hanno rifiutato farmaci salvavita.

«È assurdo che venga insegnata nelle università e detratta dalle tasse»

Il virologo definisce «abominevole» la presenza dell’omeopatia nei corsi universitari di medicina, paragonandola a insegnare astrologia in un corso di astronomia. Ma ancor più grave, secondo lui, è il suo riconoscimento fiscale: «È scandaloso che i preparati omeopatici siano detraibili dalle tasse al pari dei veri farmaci».

La denuncia finale: «Tutto questo accade perché c’è chi ci guadagna»

Burioni conclude la sua analisi puntando il dito contro gli interessi economici: «Università, medici, farmacisti e aziende ci lucrano. Ma il successo dell’omeopatia sottrae risorse a ciò che davvero serve alla nostra salute. Con la salute non si scherza!»

Continua a leggere

Economia

Cresce il Pil italiano, ma vola anche l’inflazione: carrello della spesa a +2,6%, allarme dei consumatori

Pubblicato

del

L’economia italiana accelera nel primo trimestre del 2025, ma a pagarne il prezzo sono le famiglie, colpite da una nuova impennata dell’inflazione. Secondo i dati diffusi dall’Istat, il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% su base annua, portando la crescita acquisita per l’anno a +0,4%.

Un dato che soddisfa il governo: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato di «segnale importante che dimostra la correttezza delle nostre previsioni e l’efficacia delle politiche economiche». Sulla stessa linea anche Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che ha sottolineato come «l’Italia cresca più degli altri grandi Paesi europei». Infatti, l’Italia fa meglio di Germania (+0,2%) e Francia (+0,1%), ma è superata dalla Spagna (+0,6%).

Cresce il Pil ma volano i prezzi

Parallelamente, però, l’Istat ha certificato anche una risalita dell’inflazione, che ad aprile è salita al 2% (dall’1,9% di marzo). A preoccupare di più è il carrello della spesa, che registra un +2,6% su base annua, mentre l’inflazione di fondo (al netto di energetici e alimentari freschi) cresce da +1,7% a +2,1%.

Tra i principali fattori dell’aumento dei prezzi:

  • Alimentari: +3%

  • Servizi di trasporto: +4,4%

  • Voli internazionali: +31,6%

  • Voli nazionali: +26,3%

  • Alberghi e pensioni: +11,7%

L’allarme dei consumatori

Per il Codacons, questa inflazione significa un aggravio di +657 euro l’anno per una famiglia media, che sale a +895 euro per un nucleo con due figli. Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha definito la crescita del Pil «una magra consolazione», giudicando «preoccupante» l’accelerazione dell’inflazione. Secondo Dona, il rischio recessione è concreto, soprattutto in caso di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti.

Fiducia dei consumatori in calo

Federdistribuzione segnala un calo di oltre due punti della fiducia dei consumatori, il livello più basso da marzo 2021. Confesercenti invita alla cautela, ricordando che rispetto al 2021 i prezzi degli energetici sono saliti del 70% e quelli degli alimentari del 20%. Confcommercio, pur confermando che «la crescita non è brillante», invita a un «moderato ottimismo», stimando una possibile discesa dei prezzi nei prossimi mesi, passato l’effetto pasquale.

Continua a leggere

Esteri

Onu prepara ampia riforma a causa dei vincoli di bilancio

Pubblicato

del

Le Nazioni Unite stanno valutando una radicale ristrutturazione con la fusione dei team chiave e la ridistribuzione delle risorse. Lo riporta la Reuters sul suo sito, citando un memorandum riservato preparato da un gruppo di lavoro del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il documento propone di indirizzare le decine di agenzie in quattro direzioni principali: pace e sicurezza, questioni umanitarie, sviluppo sostenibile e diritti umani. Tra le misure specifiche figura la fusione delle agenzie operative del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), dell’Unicef, dell’Oms e dell’Unhcr in un’unica agenzia umanitaria.

La riforma prevede inoltre la riduzione delle duplicazioni di funzioni e la razionalizzazione del personale, incluso il trasferimento di una parte del personale da Ginevra e New York a città con costi inferiori. L’iniziativa è legata alla crisi finanziaria dell’ONU. Le proposte definitive di ristrutturazione dovranno essere presentate entro il 16 maggio.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto