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Champions, Napoli – PSG vista da Pocho Lavezzi, un ex con il cuore diviso a metà

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È un argentino diviso a metà fra Napoli e Parigi: la prima gli ha dato l’amore folle che solo i napoletani sanno dare a un loro beniamino e lo ha fatto conoscere ed apprezzare, la seconda lo ha consacrato sulla grande scena internazionale del calcio. Ezequiel Lavezzi, al Napoli dal 2007 al 2012, e al Paris Saint Germain dal 2012 al 2016, oggi gioca in Cina, ed è superpagato dallo Hebei Fortune. Al sito del PSG ha rilasciato un’intervista ricordando i momenti vissuti a Parigi e commentando la partita di mercoledì prossimo al San Paolo, Napoli- PSG appunto. Ecco che cosa ha detto il Pocho.

-Parigi Saint-Germain e Napoli si incontrano martedì. Sarà una partita speciale per te?
“Sono le due squadre che porto nel cuore, certo per me sarà un momento speciale, ma è soprattutto una partita importante per le due squadre perché è in gioco la qualificazione, entrambi sanno che devono vincere se vogliono avere la possibilità di entrare nella fase a eliminazione diretta, il Napoli è una squadra compatta, i giocatori sono sempre ben posizionati sul campo, hanno mostrato alcune cose positive nel primo incontro, tocca al Paris Saint Germain mostrare di essere più forti per ottenere la vittoria. Una cosa è certa, sarà una grande partita “.
Quali sono i ricordi che ti vengono in mente quando pensi al tuo periodo a Parigi?
“Solo bei ricordi! Ci sono così tante belle cose a Parigi, posti fantastici, ho passato dei bei momenti e ho sentito molto amore da parte di tutti, è senza dubbio il mio ricordo migliore. Sono cresciuto lì come giocatore e come persona “.
Segui ancora i risultati di Paris Saint-Germain?
“Certo, anche più di questo, seguo i loro risultati, guardo i loro giochi, parlo molto con i miei ex compagni di squadra, sono ancora amico di molti di loro, mi sentivo davvero bene in quel club e  mi sentirò sempre di essere parte della famiglia “.
Ti ricordi una partita di Champions League in particolare con il PSG?
“La Champions League è una competizione molto speciale, è molto difficile vincere, perché ti confronti con le migliori squadre in Europa e ci sono molte squadre attrezzate per vincere. Non so se ho in mente una partita in particolare ma,ricordo soprattutto che avevamo i mezzi per andare lontano e il fatto che non abbiamo  vinto a Parigi è qualcosa di doloroso per me”.
-Ezequiel come vanno le cose in Cina?
“Tutto sta andando molto bene, non sapevo cosa aspettarmi all’inizio, ma oggi posso dirti che mi sento benissimo, sono felice di essere qui in un paese che sta facendo tutto il possibile per sviluppare il calcio, è qualcosa che puoi sentire e ti rende felice di vederlo”.
E questo è il Pocho francese ma è giusto ricordare che Lavezzi ha tanti amici anche a Napoli, che ogni anno  la sua fidanzata Yanina torna a Napoli per fare una vacanza con la barca, un bel Pershing che si chiama Angel & Demon, che è sempre ormeggiata a Napoli, affidata alle sapienti cure di Francesco, comandante ovviamente napoletano.

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Il caso Osimhen esaspera i tifosi, striscione della Curva A: ignorante e pezzente, qui ha giocato Maradona

Osimhen non si trasferisce, il Galatasaray tentenna e Napoli esplode: durissimo striscione della Curva A contro il nigeriano. La trattativa è ferma.

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Victor Osimhen non è più un calciatore del Napoli solo sulla carta. Ma finché quella carta non sarà firmata, continuerà a pesare — e non poco — sulle spalle della società azzurra. Il suo passaggio al Galatasaray, ormai da settimane dato per imminente, è ancora bloccato. E intanto a Napoli è esplosa la rabbia. Perché nel frattempo il club non può reinvestire i 75 milioni richiesti per il suo cartellino, e la piazza è stanca, esasperata.

Una telenovela infinita

Il trasferimento dell’attaccante nigeriano, reduce da una stagione mostruosa in Turchia (35 gol in 39 partite, miglior marcatore straniero di sempre, campione nazionale e vincitore della Coppa di Turchia), è diventato una telenovela estiva che Napoli non vuole più vedere. Il nodo, come sempre, è economico. Il Napoli attende che il Galatasaray formalizzi l’offerta e trovi la quadra finanziaria, ma i continui rinvii e le incertezze stanno esasperando ambiente e tifoseria.

Curva A durissima: “Pezzente, qui ha giocato Maradona”

Il livello dello scontro ha ormai superato il punto di non ritorno. Nelle ultime ore la Curva A, cuore pulsante del tifo partenopeo, ha esposto uno striscione durissimo proprio all’esterno del Maschio Angioino, simbolo della città:
“Osimhen, l’ignoranza nella tua vita la farà sempre da padrona… pezzente, ricorda che qui ha giocato Maradona!”
Parole taglienti, che certificano una rottura insanabile tra il giocatore e la tifoseria. Un epilogo amaro per uno dei protagonisti dello scudetto più atteso della storia recente azzurra.

Il Napoli vuole chiudere

In questo scenario, Aurelio De Laurentiis attende solo l’occasione per liberarsi di un ingaggio pesantissimo e di un giocatore che non fa più parte del progetto. Il club ha già definito la strategia per reinvestire il ricavato della cessione: nuovi innesti, un attacco rifondato, e un Napoli che possa tornare a correre. Ma finché Osimhen resta un tesserato, tutto è fermo. E la città non ne può più.

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Conte guarda già alla Champions e lancia “Amma faticà again”

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“Abbiamo iniziato un progetto lo scorso anno partendo da basi molto limitate, l’obiettivo nei miei tre anni è di costruire un Napoli che possa durare nel tempo. Ho già fatto il costruttore in altri club, qui abbiamo raggiunto uno scudetto incredibile al primo anno, ma il lavoro per fare un edificio solido va avanti. Però il percorso con lo scudetto sul petto è un bel vedere e un bel raccontare”.

Comincia così la stagione 2025/26 di Antonio Conte che a Dimaro fa ripartire il suo Napoli vincente con nuovi innesti di qualità a cominciare da De Bruyne, Lucca e Lang e in attesa di Beukema, per un mercato che non finisce qui. Il tecnico azzurro, dopo l’impresa della prima stagione, prepara il ritorno in Champions e la difesa dello scudetto e lo fa partendo dall’arrivo di De Bruyne: “E’ già a livelli altissimi e a 34 anni ha ancora tanto da dare – spiega -. Ha scelto Napoli perché ha voglia di mettersi in gioco e fare esperienza in Italia. Gli altri nuovi hanno valore ma hanno una età totalmente diversa e vengono per cercare di strutturare il Napoli per oggi e per il futuro. Costruiamo un Napoli che anche quando io andrò via tra 5, 7, 10 anni, chi arriva troverà già strutturato”.

Il centrocampista giunto dal City è la nuova carta azzurra da mettere sul tavolo, con Conte che sottolinea l’importanza del turn-over in una stagione in cui sarà impegnato anche in Supercoppa e in Coppa Italia: “Volevamo alzare la qualità della rosa – ha detto – e De Bruyne è uno dei centrocampisti più forti al mondo, quando ha la palla vede cose che tanti altri non vedono. Abbiamo quattro competizioni, ci sarà spazio per tutti e quindi serve implementare una rosa che ancora oggi non è strutturata per tutte le competizioni”. Conte stimola ancora il mercato, nei giorni in cui il Napoli sta per chiudere la trattativa con il Galatasaray per vendere Osimhene incassare subito 40 milioni in attesa della seconda rata da 35 la prossima estate. Sul mercato prosegue il pressing per Dan Ndoye su cui però il Bologna resiste chiedendo 50 milioni. Il mercato continua ma Conte pensa al campo: “Dopo la frase ‘amma faticà’ dell’inizio dello scorso anno – spiega il tecnico salentino – dico in campo internazionale ‘amma faticà again’ e in napoletano ‘amma faticà ma chiù assai’ dell’anno scorso. Abbiamo iniziato un progetto lo scorso anno partendo da basi molto limitate, ora serve inserire pezzi per fare un edificio solido che prosegue con lo scudetto sul petto che è un bel vedere”.

Nel ritiro intanto recupera Buongiorno che si è operato all’inguine, e Gilmour: “Buongiorno – spiega Conte – ci auguriamo che nel giro di tre settimane possa essere disponibile. Gilmour ha accusato qualche problema di adduttori che stiamo cercando di monitorare, siamo all’inizio non bisogna forzare. Lui è un giocatore importante come ha dimostrato lo scorso anno”.

L’avventura è appena iniziata: “Chi ha lo scudetto – chiosa Conte – parte tra i favoriti, senza timore, ma sappiamo che anche altre squadre lo vincono. Torniamo in Champions League con l’ambizione di giocare al meglio, sapendo che le italiane in Europa affrontano team che comprano giocatori da 70-100 milioni. Noi ci conosciamo ma sappiamo anche i nostri limiti, penso ai prezzi in biglietteria, ai diritti tv che sono un quarto, un quinto, rispetto ad altre squadre europee, con possibilità di spesa quindi più basse. Giocheremo però al massimo”.

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La Juve insiste per Sancho, Osimhen al ‘Gala’ si fa, Insigne verso Sassuolo

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L’Inter insiste per LOOKMAN. In casa nerazzurra ritengono che l’anglo-nigeriano sia uomo che può spostare gli equilibri nell’ottica della lotta per lo scudetto e per questo (forte anche di un accordo già raggiunto con il giocatore) Marotta non molla la presa. L’offerta all’Atalanta rimane però, almeno per ora, di 40 milioni e per questo ancora non c’è stata la fumata bianca. L’Inter andrà poi su LEONI del Parma ma solo se riuscirà a cedere BISSECK, per il quale c’era stato l’interessamento dell’Aston Villa. Il Galatasaray, i cui emissari sono a Milano per chiudere la trattativa con il Napoli per OSIMHEN, si è fatto avanti per SOMMER, ma da Appiano Gentile non c’è la disponbilità a cedere il portiere, anche perché colui che era stato individuato come eventuale sostituto, TER STEGEN del Barcellona, si è di nuovo infortunato. Anche in casa Juventus sono di nuovo ore di riflessione.

L’Al Ahli si è di nuovo fatto avanti per NICO GONZALEZ, che valuta la proposta dei sauditi. In caso di partenza dell’argentino, la dirigenza bianconera andrà con decisione su SANCHO, che preferirebbe la soluzione Juve rispetto alla possibilità di rimanere in Premier. Si muove la Roma che ha praticamente preso dal Lens EL AYNAOUI, figlio di un tennista che è stato n. 14 del mondo e che in Marocco è considerato una specie di eroe. Il suo erede calciatore firmerà con i giallorossi un accordo quinquennale. Il suo arrivo, da quanto si apprende, potrebbe non precludere anche quello di RIOS, che pur di sbarcare a Trigoria (ma ora si sarebbe mossa anche l’Inter) ha ceduto al Palmeiras il proprio 10% del cartellino. Ora la società paulista ha l’80% e quindi maggiori possibilità di guadagno nel caso di una cessione del calciatore. Va comunque tenuto presente che il ‘Verdao’ è un club che non ha bisogno di vendere e quindi lo farà solo alle sue condizioni. Stesso discorso per il Flamengo dove c’è quel WESLEY per il quale la Roma non è disposta ad andare oltre la cifra di 30 milioni.

Intanto a Trigoria, da dove non commentano le voci di un tentativo anche per GHILARDI del Verona, è in arrivo l’attaccante FERGUSON dal Brighton, società che ha un discorso aperto anche con il Milan per l’esterno sinistro ESTUPINAN. Nel frattempo, per la fascia destra, il Milan ha preso lo spagnolo PUBILL, oro olimpico con la sua nazionale a Parigi 2024. Il Napoli sta finalizzando con il Torino il trasferimento da Conte di VANJA MILINKOVIC SAVIC, con NGONGE che farà il percorso inverso. Due colpi per il Bologna, che ha preso POBEGA dal Milan e fatto rientrare in Italia BERNARDESCHI, in uscita dal Toronto. Lascerà la squadra canadese anche INSIGNE, che avrebbe promesso a Sarri di attendere gennaio per andare alla Lazio, ma ora ha la concreta possibilità di andare al Sassuolo, per prendere il posto di LAURENTIE’ che passerà al Sunderland per 20 milioni di euro versati dagli inglesi in un’unica rata. La Fiorentina, su indicazione di Pioli, sta tentando di prendere KESSIE’, che vorrebbe lasciare l’Arabia Saudita. Il Pisa, invece, non molla per SIMEONE. Infine follie in Premier League, dove il 25enne franco-camerunense MBEUMO va dal Brentford al Manchester United per 65 milioni di sterline (circa 75 milioni di euro) più 5 di bonus.

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